Le interviste – Tensioni con il Pd e verifica di maggioranza, parla il coordinatore provinciale di Scelta Civica Paolo Spagnuolo: “C’è bisogno di un rafforzamento dell’azione amministrativa. No a rimpasti in giunta, la stagione della provincializzazione dei rifiuti è finita”
Pubblicato in data: 20/1/2014 alle ore:11:30 • Categoria: Le interviste di AtripaldaNews, Politica, Scelta Civica con Monti •“Un accordo che partorisce un regolamento con lacune importanti e che non va nel solco che abbiamo tracciato a livello provinciale come Scelta Civica insieme al Pd per un’azione di rinnovamento negli enti sovracomunali“. A parlare è il coordinatore provinciale Paolo Spagnuolo che boccia l’intesa raggiunta dai sindaci al Piano di zona sociale A4 e chiede un incontro con i vertici di via Tagliamento.
“La nostra posizione è stata ben rappresentata dall’assenza del sindaco di Pratola Serra Antonio Aufiero. Insieme al Pd all’Ato Calore abbiamo scelto di attuare alla lettera la spending review riducendo il numero dei consiglieri d’amministrazione. Lo stesso dicasi per l’Alto Calore Servizi dove con il Pd abbiamo spinto affinché si facesse una messa in liquidazione reale volta a far cessare questa società salvando le poche unità lavorative. Lo stesso si è fatto per il Piano di zona A5 di Atripalda dove abbiamo deciso di scongiurare un inciucio volto sostanzialmente a sostituire un direttore (Carmine De Blasio ndr.) con qualche altro per motivi veramente politici avulsi dalla qualità di servizi offerti ai cittadini. Perciò ci aspettavamo che questo percorso continuasse anche al Piano di Zona di Avellino dove invece abbiamo assistito ad un atteggiamento che ci ha sconcertato da parte del Pd. Non c’è stato nessun coordinamento e Scelta Civica è stata esclusa dagli incontri più importanti che dovevano forse essere fatti in questo modo per partorire questo regolamento“.
Che cosa non va?
“E’ un regolamento fatto un po’ su misura. Perciò credo che il Pd abbia preso uno scivolone andando in una direzione diversa da quella tracciata insieme. Alla fine hanno vinto i ricatti mentre noi vogliamo che questi enti non rappresentino più dei bacini di voti ma siano funzionali ad offrire servizi importanti ai cittadini o alle imprese come nel caso dell’Asi. Perciò vogliamo capire se questa posizione, assunta fino all’altro ieri, è oggi ancora condivisa dal Pd. Per fare questo abbiamo necessità di un incontro chiarificatore“.
Al comune di Avellino la maggioranza intanto ritrova l’unità intorno al progetto di Foti:
“In giunta abbiamo un assessore con deleghe di grande responsabilità che a detta di tutti sta svolgendo un ottimo lavoro. Questo credo che il Pd lo debba riconoscere. Il nostro appoggio a Foti continua. Ha una squadra, dopo le dimissioni dei due assessori, ben delineata e definita. Da sindaco dico che bisogna avere un rapporto con i partiti che però non debbono prevaricare con questioni politiche. Si al confronto e anche allo scontro su questioni amministrative. Foti ha ben chiaro questo aspetto e anche qui vogliamo sempre più discontinuità nei metodi di gestione”.
Tensioni con il Pd anche al comune di Atripalda da lei amministrato:
“Riconosco che è necessario un rafforzamento dell’azione amministrativa e lo chiedo ai vari delegati, tenuto conto che come sindaco ho distribuito deleghe a tutti i consiglieri sostanzialmente. Ora mi aspetto da ciascuno, nel rispetto del mandato elettorale e delle linee programmatiche, un’accelerata alla propria delega. E’ evidente che questi rallentamenti sono dovuti al’aspetto del personale che in parte è sottodimensionato ed in parte, come ho già sottolineato, si dovrebbe lavorare un pò di più. Ma anche per il contesto normativo che non ci dà certezze, basti pensare alla questione Imu, Tarsu dove sia arriva all’ultimo giorno per poter formulare della proposte per la città “.
Rimpasto in giunta in vista?
“No, nella maniera più assoluta. Anche perché sia il Pd che l’Udc in maniera responsabile hanno detto di non essere interessati a questo. Scleta Civica, che è il mio partito, ancora di più. Bisogna perciò andare avanti. Con il supporto dei partiti cercheremo di dare quest’accelerata all’azione amministrativa, poi faremo una verifica. All’esito, se dovesse servire, procederò ad una ridistribuzione delle deleghe. Ma allo stato attuale non c’è necessità. Oggi siamo ad un buon punto su tutte le materie oggetto di deleghe ma i risultati definitivi non si vedono ancora, perciò dobbiamo accelerare per raggiungere i risultati definitivi”.
Il presidente di Confindustria Basso lancia l’idea di un patto tra ricerca ed imprenditoria.
“Venerdì 31 gennaio la prima assemblea programmatica di Scelta Civica sul tema: “Le proposte di Scelta Civica per l’Italia, la Campania e l’Irpinia” che vedrà la partecipazione dei deputati D’Agostino e Cesaro, e quelli nazionali. Mi fa piacere che Basso abbia posto un questione di metodo. Questa provincia ha necessità strategica di individuare della priorità. L’Irpinia ha nuclei industriali che vanno salvaguardati, migliorandone le infrastrutture, prendendo coscienza dei punti di forza e di eccellenza e puntando ai Por 2014-2020. I finanziamenti a pioggia si sono rivelati infruttiferi”.
Isochimica ed inquinamento della valle del Sabato tra Stir ed Ecoballe:
“Bisogna riaprire un tavolo di confronto tra comuni, associazioni ambientaliste e cittadini.Ho riattivato un protocollo d’intesa stipulato tre anni. Il problema Isochimica riguarda più la città di Atripalda che quella di Avellino. Fortunatamente sono stati fatti grossi passi avantiCon Foti si sono fatti passai avanti. Resta fermo l’inquinamento del fiume Sabato, lo Stir e le ecoballe. Ma qui ci dovremo confrontare con la nuova legge regionale sul ciclo integrato dei rifiuti”.
La Regione punta a superare la provincializzazione dei rifiuti. Lei da sindaco aveva prodotto un braccio di ferro con IrpiniAmbiente:
“Una rivoluzione con la competenza che torna ai comuni che si organizzeranno in Ato. Su questo sono favorevole. La stagione della provincializzazione è finita. Avevamo visto giusto come Atripalda con un po’ di anticipo, perciò siamo soddisfatti. Grazie a quel braccio di ferro poi IrpiniAmbiente ha migliorato notevolmente il servizio in città. Questo mi viene riferito dai cittadini atripaldesi e questo è l’aspetto che mi interessa particolarmente. Dato atto di questo avevo fatto un delibra poi impugnata da IrpiniAmbiente presso il Tar. La settimana scorsa c’è stata la sentenza definitiva che sostanzialmente dà ragione al comune con la quale avevao deliberato di dare mandato all’Utc di predisporre un bando per l’affidamento da parte del Comune ad altra società del sevizio di raccolta e smaltimento sulla base della legge nazionale per la spending review che sottolineava che questa funzione doveva ritornare ai comuni con più di 5mila abitanti. Si è poi verificata di una vacatio legis in Campania, la mancanza di una legge regionale per una regione in gestione commissariale. L’assessore regionale Romano è intervenuto con questa legge. Alla regione bisogna dare atto di aver tutelato anche i lavoratori”.
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