Sosta a pagamento, la società cooperativa pronta al ricorso al Tar contro la sospensiva del Comune. Del Mauro: “Noto che il sistema dei grattini non funziona”
Pubblicato in data: 2/3/2014 alle ore:07:00 • Categoria: Attualità •Senza più un lavoro da giovedì scorso i 9 vigilini della società cooperativa “Punto Lavoro” a cui il Comune aveva affidato la gestione della sosta a pagamento in città.
La ditta è stata sospesa dal Comune a seguito della verifica del’Ispettorato del lavoro che ha riscontrato irregolarità contribuite ed omessi versamenti Inps ed Inail per decine e decine di migliaia di euro per ciascun lavoratore a partire dal 2001.
Un fulmine a ciel sereno per i ragazzi della cooperativa di tipo B con difficoltà socio economiche ai quali l’ente pubblico aveva affidato da anni il servizio della sosta a pagamento disciplinato attraverso l’utilizzo e la vendita dei grattini. Si sono ritrovati infatti tra le mani dopo il danno anche la beffa con la notifica delle due ordinanze comunali di sospensione ad horas, una per le strisce blu nel centro e l’altra per il parcheggio coperto della villa comunale di via Circumvallazione. La cooperativa sociale è pronta a dare battaglia, avendo già incaricato un proprio legale, l’avvocato Gennaro D’Avanzo del foro di Avellino nel presentare ricorso al Tar contro l’ordinanza di sospensione comunale e ricorso al verbale rilasciato dalla Dtl (direzione territoriale del lavoro). “Come cooperativa – afferma il presidente Antonio Capaldo – siamo stati sempre regolari nei versamenti tanto che fino al mese di febbraio è stata rilasciato anche il Durc, il documento unico di regolarità, che era positivo. La cooperativa ha sempre rispettato la convenzione sottoscritta con il Comune, senza inadempienze. Un servizio che finora mai nessuno aveva contestato o sollevato anomalie“.
Una situazione in cui non sono pochi gli automobilisti che non stanno pagando più la sosta. Il Comune sta cercando di arginare l’inconveniente procedendo, in attesa dell’installazione dei parcometri che richiederà alcuni mesi (non prima di aver approvato il Bilancio di previsione 2014), alla vendita dei grattini direttamente attraverso degli esercizi commerciali convenzionati con l’incasso versato direttamente nelle casse comunali. Il controllo invece è stato affidato dalla giunta ai vigili urbani mentre l’apertura e la chiusura del parcheggio coperto e della villa comunale di piazza Sparavigna sarà garantito dei dipendenti comunali già dislocati su parco delle Acacie.
“Quest’amministrazione sapeva benissimo che il sistema dei grattini non funzionasse e l’ho detto tante volte in consiglio comunale – accusa il capogruppo del Pdl, Massimiliano Del Mauro –. Con i grattini non pagava nessuno. Per cui i vigilini della cooperativa come facevano a pagarsi i contributi se a mala pena riuscivano a tirare un mezzo stipendio lavorando 8 ore al giorno per 400 o 500 euro al mese? Io non mi meraviglio. Avevano da scegliere, o mangiare o pagare l’Inps. Che vi fossero delle irregolarità e lacune nella stessa assegnazione lo sapevano i vecchi ed i nuovi amministratori. Vorrei ricordare al sindaco Spagnuolo, agli assessori Iannaccone e Prezioso e a tutti i consiglieri comunali della passata amministrazione che questo sistema dei grattini lo abbiamo insieme contestato. Ora amministrate da anni ma perché non è stato mai cambiato? Potevamo salvare capra e cavoli ritornando al vecchio sistema della presenza dei parcheggiatori che apponevano il talloncino sull’auto incassando quanto dovuto. Ora teniamo anche un problema in più, con tanti vigilini senza lavoro. La maggioranza penso che debba perciò convocare un consiglio comunale per discutere di questi problemi. Una maggioranza inadeguata nel risolvere i problemi“.
quale futuro aspetta noi park-ggiatori?-
Facciamo un’ analisi della situazione:
Una volta che si erano create ad Atripalda le aree di sosta, il controllo doveva essere effettuato solo ed esclusivamente dai vigili urbani. Ma siccome i vigili da anni non si vedono più, e non si capisce il motivo, l’ amministrazione Laurenzano, facendo fare dei corsi a giovani di Atripalda, decise di dare in appalto il servizio. La cosa alquanto strana, è che in questo articolo la Cooperativa è stata dichiarata di tipo B, con difficoltà socio economiche. A questo punto sorge un SOSPETTO:
Ma questi parcheggiatori, potevano elevare contravvenzioni, essendo alcuni di essi forse non idonei a fare i parcheggiatori.
Massimiliano, cerca di approfondire la situazione, anche se l’ ispettorato del lavoro, può arrivare da solo a questa conclusione.
Dovendo fare il controllo sulle aree a pagamento, dai vigili urbani, possiamo parcheggiare aggratis.
Per il Consigliere Del Mauro.
Dal primo giorno della istituzione dei parcheggi, se il controllo veniva fatto ( perchè è dovuto ) dai vigili urbani, non si sarebbe arrivato a tanto. Le amministrazioni, convinte che si poteva dare qualche posto di lavoro, si sono trovate in questa situazione, e cioè la perdita dei posti di lavoro, e l’ assegnazione di tale compito ai vigili urbani. Per questo, gira e gira, si arriva alla conclusione che non bisogna esimere a chi lo deve fare per legge il proprio lavoro, perchè pagati per farlo.
Per Del Mauro.
Non è il sistema dei grattino che non funziona. Sono i vigili urbani che non funzionano.
LA’ NON SI DEVE IMBROGLIARE PUNTO
Ma quando il Comune pagava di volta in volta la cooperativa per i ticket venduti, non era tenuto a verificare la posizione contributiva?
Con il ricorso al TAR della cooperativa, è una manna per il Comune che nomina un altro avvocato.
E io pago.
Io penso che il comune debba mettere parcometri come ci sono Avellino cosi i parcometri rilasciano lo scontrino fisciale e i soldi li prende il comune senza coperativa perche i grattini come dice il consigliere Massimiliano Del Mauro non sono buoni. Deve essere tutto regolare