Alienazione Centro Servizi, l’azienda farmaceutica “Xenus Srl” presenta la fideiussione da 2 milioni di euro
Pubblicato in data: 29/4/2014 alle ore:23:30 • Categoria: Attualità, Comune •L’azienda farmaceutica “Xenus Srl” presenta la fideiussione da 2 milioni di euro per l’acquisto del Centro Servizi alla Pmi di via San Lorenzo.
Sembra avviarsi a conclusione la lunga telenovela per la vendita della struttura comunale realizzata per favorire lo start-up della piccole e medie imprese ma mai decollata.
Giorni fa la casa farmaceutica ha depositato al Protocollo del Comune del Sabato la garanzia fideiussoria di circa 2 milioni di euro.
L’alienazione della struttura comunale rientra nel piano anti-dissesto legato alle difficoltà economiche che vive l’Ente di piazza Municipio che raggiunge il pareggio di Bilancio grazie proprio all’alienazione del Centro Servizi di via San Lorenzo alla casa farmaceutica “Xenus Srl” per un importo di 2 milioni e 650mial euro.
Per il rogito si sta interessando il notaio Pesiri. Un pagamento che in base agli accordi avverrà in due tranche: una prima da 700 mila euro immediatamente alla stipula dell’atto di vendita e la restante parte più consistente entro 24 mesi. Trattandosi di una vendita non tra privati ma con una pubblica amministrazione da qui la richiesta alla Xenus dell’esibizione di una polizza per tutelare l’ente rispetto all’eventuale mancato pagamento del saldo.
«E’ giunta al Protocollo di Palazzo di città la comunicazione da parte della Xenus con la garanzia fideiussoria per perfezionare l’acquisto dell’edificio – annunciano il sindaco Paolo Spagnuolo unitamente al delegato al Bilancio Domenico Landi -. Ora gli uffici stanno procedendo alla verifica e valutazione della documentazione. Poi ci vedremo dal notaio con le parti in causa per procedere ad un’ulteriore verifica prima di redigere l’atto».
Sarà come detto il notaio Fabrizio Pesiri di Avellino, incaricato dalle parti, a stipulare l’atto di cessione e a fissare tutti i dettagli. L’importo è di 2 milioni e 650 mila euro. L’azienda è disposta a pagare in tre tranche con una prima da 650mila euro ed altre due, di pari importo, per i restanti 2 milioni di euro.
La cessione rientra nel Piano di alienazione dei beni comunali per far fronte al disavanzo di amministrazione stimato in 3 milioni e 598.463,80 euro al 2012 e sul quale si sono accesi da tempo i riflettori della Corte dei Conti.
L’edificio, costato oltre 6 miliardi di vecchie lire e finanziato con fondi europei, a due piani e di oltre quindicimila metri quadrati, dispone di aule per la formazione e convegni ed uno spazio espositivo. Al di là di sporadiche manifestazioni di rilevanza regionale come Exporienta, Exposcuola, Terra Mia e l’aver ospitato lo sportello del Centro per l’Impiego e corsi post universitari, è restata per lo più inutilizzata.
Un lieto fine perciò dopo ben otto aste pubbliche andate deserte. La trattativa avviata dal sindaco Spagnuolo e dal delegato al Patrimonio Landi con l’amministratore della “Xenus srl” va già avanti da oltre un anno dopo che l’azienda privata aveva presentato manifestazione d’interesse. Poi nei mesi scorsi un rallentamento a seguito del mancato sblocco di fondi legati ad un finanziamento dal Ministero delle Attività produttive sul quale l’azienda farmaceutica confidava nel rilevare la struttura.
La “Xenus Srl” si occupa di ricerca in biotecnologie con sedi a Roma e Napoli. L’obiettivo della società farmaceutica è di realizzarvi un laboratorio scientifico con un impianto biotecnologico all’avanguardia che potrebbe avere una ricaduta anche occupazionale.
Spagnuolo aveva proposto l’acquisto del Centro Pmi anche al manager Florio dell’Asl di Avellino che più volte aveva manifestato in passato l’intenzione di trasferire la sede del distretto sanitario dalla struttura attualmente occupata in via Manfredi.
Ad ostacolare la trattativa però le numerose richieste avanzate dall’Asl al Comune per l’acquisto dell’edificio, tra cui anche un ampliamento della struttura.
Condizioni inderogabili che richiederebbero tempi troppo lunghi d’attesa sia per l’Asl ma anche per un Comune che, con i conti in rosso, ha necessità di dover incassare subito.
Naturalmente in città non mancano i timori, sollevati già tempo fa dal capogruppo del Pdl Massimiliano Del Mauro, che con il Centro Pmi alla Xenus, l’Asl di Avellino possa optare per abbandonare la cittadina del Sabato, scegliendo un altro comune del distretto sanitario, visto l’intenzione più volte espressa dal manager Florio di voler lasciare l’attuale sede di via Manfredi. La città perderebbe così un servizio indispensabile. Oltre ad una marcia indietro del manager che potrebbe rinegoziare il canone di locazione dei locali di via Manfredi, confermando così al sede anche per i prossimi anni, ci sarebbe la possibilità di un ritorno dell’Asl nella vecchia sede di via Tiratore, un’ampia struttura di proprietà dell’Inail da tempo abbandonata dopo che anche gli uffici dell’Arpac si sono spostati ad Avellino.
Che coincidenza adesso che è l’ultima possibilità di presentare in bilancio la somma di vendita, altrimenti la Corte dei conti vi bacchetta, spunta di nuovo la Xenus. Secondo me qua c’è puzza di bruciato
la quillo coso non è stato costruito bbene:->volendo potrebbe anche crollare
LA FIDEIUSSIONE DA CHI SAREBBE GARANTITA ? QUESTO SI DOVREBBE SAPERE , X IL RESTO : è UN AFFARE A VENDERLA A 2.6 MLN DI EURO ! SE CHIUDONO IL CONTRATTO ? IL COMUNE PIAZZA UN BUON COLPO , VISTO I TEMPI CHE CORRONO IN MATERIA DI EDILIZIA ED AFFINI !