Adozione Tasi in città, l’attacco di Sel: “massima aliquota per gli inquilini, ridotta quella a carico dei proprietari di seconde case”
Pubblicato in data: 12/6/2014 alle ore:07:48 • Categoria: Politica, Sinistra Ecologia e Libertà •Lodevole la volontà dei nostri amministratori atripaldesi che hanno deliberato con estrema puntualità le tariffe relative al pagamento della TASI. I solerti amministratori hanno, infatti, regolamentato, tra i pochi in Irpinia, entro i propri limiti di competenza, il quadro nebuloso sulla tassa relativa ai servizi indivisibili, andando a definire le tariffe che costituiscono la base di calcolo per l’imposta. Solo che, se si entra piu’ dettagliatamente nel merito del provvedimento TASI emanato dal comune, balza agli occhi una macroscopica ingiustizia consumata ai danni dei tanti inquilini atripaldesi che, a quanto pare, dovranno fare il conto non solo con il fitto ma anche con la batosta TASI, novità di quest’anno. I politici seduti a Palazzo di Città potevano, infatti, secondo quanto stabilito dal provvedimento nazionale, decidere come suddividere il totale dell’imposta tra proprietario e inquilino. Ebbene, c’era da aspettarsi, considerata la presenza in amministrazione comunale del PD, che qualcuno ancora crede forza di sinistra, una tutela della parte redditualmente più debole: l’inquilino, ingiustamente coinvolto dalla legge istitutiva della TASI nel pagamento di una tassa proporzionata alla rendita di una casa non sua . E invece no! Si è scelto di prevedere la massima aliquota possibile per gli inquilini, riducendo quella a carico dei proprietari di seconde case. Ma c’è di più ! A conti fatti , sulla prima casa, l’effetto combinato dell’ eliminazione delle detrazioni familiari, della loro sostituzione con una blanda detrazione di 50 € (applicabile però solo a rendite inferiori a 500 €) e della scelta da parte del comune di Atripalda di imporre l’aliquota del 2,8 per mille che è quasi la massima raggiungibile, comporta di fatto un incremento dell’imposizione sulla prima casa rispetto all’odiatissima IMU . Provare per credere !!!!
Della serie: colpiamo soprattutto chi, spesso preda della precarietà del lavoro, la casa non se la può permettere o chi se ne può permettere, a stento, una sola!
E, nel caos di tributi ingenerato dal protagonismo malato di Berlusconi che, pur di eliminare l’IMU, complice il PD , ha consentito l’introduzione di una miriade di incomprensibili gabelle più gravose, l’amministrazione di Atripalda ha approfittato dello stato confusionale in cui versano i cittadini frastornati, per inventarsi una sorta di patrimoniale all’inverso…….ad Atripalda facciamo sempre scuola!
CIRCOLO SEL DI ATRIPALDA
MA STA GENTE CHI L’HA VOTATI ? EBBENE , IL POPOLO QUANDO CI STANNO L’ELEZIONE NON DEVE DIMENTICARE ! SE NO, PAGARE è STATE MUTI ! RICORDATEVI LA CRISI CHE SI VIVE è SOLO LA SOCIALIZZAZIONE DEGLI INTRALLAZZI A DANNO DELLE MASSE ! SE IL POPOLO PENSASSE DI SALVARSI IN PROPRIO ? FORSE SI OTTERREBBE QUALCHE RISULTATO !
trovatevi un lavoro
Bravo Antonio.
Quà si applica il massimo delle aliquote, a Montalto di Castro, l’amministrazione non fa pagare la tassa.
Visto che differenza?
Ci dobbiamo liberare di questa gente, il più presto possibile.
Sanno mettere solo tasse e spostarsi da un partito ad un altro.
Vergognatevi.
Prima li votate e poi vi lamentate.
Tenitivelli mò.
Ha ragione Antonio! Meditate gente,meditate e ricordate per il futuro….
Vottino mazzate a destra e a manca questi politicanti di Atripalda, e noi stiamo a guardare e a pagare.
Bella cosa.
Addà venì baffone.
Bravi! Continuate così.