Consorzio dei Servizi sociali A5 di via Belli: Spagnuolo verso la presidenza, riconferma in arrivo per De Blasio come direttore. Polemica nel Pd, Todisco: “sgradevole intesa ad Atripalda”
Pubblicato in data: 28/6/2014 alle ore:15:10 • Categoria: Attualità, Partito Democratico, Politica, Scelta Civica con Monti •L’intesa per i vertici del Consorzio dei Servizi Sociali A5 di via Belli ad Atripalda, riapre lo scontro all’interno del Pd provinciale.
A sollevare dubbi e perplessità è il coordinatore dell’area “Un senso alla nostra storia“, Francesco Todisco.
Ieri infatti con voto unanime di 25 su 28 sindaci che compongono il Consorzio di zona sociale A5 di Atripalda (3 sindaci assenti), hanno provveduto al rinnovo degli organismi che erano in proroga da due anni. Sono stati così eletti i 10 membri che compongono il nuovo Cda che dovranno riunirsi martedì pomeriggio, alle ore 17.30, per procedere all’elezione del nuovo presidente e del direttore generale.
In base all’accordo tra Partito democratico e Scelta Civica per la presidenza è in corsa il sindaco di Atripalda, comune capofila, Paolo Spagnuolo coordinatore provinciale di Scelta Civica. Per la direzione vicina la riconferma del segretario provinciale del Pd, Carmine De Blasio.
E Todisco attacca: «Pare che sia stata raggiunta – ha detto Todisco – un’intesa per la gestione del PdZ sociale di Atripalda tra il Pd e Scelta civica e che tale patto prevederebbe, in cambio del sostegno del PD alla elezione del Sindaco di Atripalda – Spagnuolo – alla Presidenza, la riconferma di Carmine De Blasio alla Direzione. Se di questo si trattasse, saremmo di fronte a un accordo sgradevole e inopportuno, per l’odore che emana di confusione tra l’interesse generale della collettività, a cui la politica dovrebbe guardare, e quello particolare del Segretario provinciale del Pd, De Blasio. Siamo sicuri che sarà lo stesso De Blasio a fare in modo che tale confusione venga eliminata, evitando che il suo ruolo lavorativo, anche ora che è il massimo esponente del Pd irpino, benefici di una intesa politica di cui è egli stesso contraente. La sua, d’altronde, non è una scelta difficile, in quanto rinunziare alla posizione apicale, a quanto ci risulta, non comporta la perdita del lavoro. Sarebbe un contributo doveroso – conclude Todisco – per dare il segno che la “svolta” renziana tocca anche l’Irpinia e, soprattutto, sul terreno delicato dell’affermazione di una politica che mette gli uomini a servizio della collettività e non è usata dagli uomini per i propri personali vantaggi».
Ma todisco non apparteneva a quella parte politica del Pd che ha lavorato incessantemente perché alle ultime elezioni comunali di atripalda si arrivasse all’accordo tra una parte del Pd (Tuccia) e questa sgangherata maggioranza(DIMISSIONI DA Partitini ma non da incarichi). Ora si è svegliato?