Vendita con frazionamento alla “Xenus Srl” del Centro Servizi, stasera delibera il Consiglio comunale. Spagnuolo: «Risanamento dell’ente alle porte»
Pubblicato in data: 30/9/2014 alle ore:08:00 • Categoria: Attualità, Comune •Sarà venduto in modo frazionato alla casa farmaceutica “Xenus Srl” il Centro Servizi alle Pmi di via San Lorenzo. E’ quanto deciso dall’Amministrazione comunale che questa sera (ore 19) ne fisserà in Consiglio comunale le determinazioni sulle modalità di vendita.
Il civico consesso, convocato dal sindaco Paolo Spagnuolo, sarà chiamato a discutere della Salvaguardia degli equilibri di bilancio 2014, affrontando ben cinque punti all’ordine del giorno tra cui anche l’approvazione dei verbali della seduta precedente, il riconoscimento di legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive e la Presa d’atto dello schema di convenzione, ai sensi della LR n°5 del 24/01/2014, su “Riordino del servizio di gestione rifiuti solidi urbani assimilati in Campania”.
Proprio la vendita del Centro Servizi rientra nel Piano anti-dissesto legato alle difficoltà economiche che vive l’Ente di piazza Municipio e sul quale si sono accesi da tempo i riflettori della Corte dei Conti. Bisogna far fronte al disavanzo di amministrazione (che ammonta a circa 2milioni e 200mila euro) ed il Comune raggiungerebbe il pareggio di Bilancio grazie all’alienazione del Centro Servizi di via San Lorenzo alla casa farmaceutica “Xenus Srl” per un importo di 2 milioni e 650mila euro.
L’edificio sarà frazionato in due sub autonomi sotto il profilo funzionale (così come relazionato dall’Utc). La cessione avverrà con due atti contestuali, attraverso rogito notarile fissato per la metà di ottobre. Il primo atto verrà saldato per interno (663mila euro) ed è relativo alla cessione del piano terra dello stabile. Il secondo atto, relativo al piano interrato e al primo piano, verrà saldato con dilazione di pagamento in aggiunta ad una maxi rata finale a 24 mesi.
«Il Comune si cautela prevedendo che le rate saranno scomputate dal prezzo finale di vendita e qualora tre rate consecutive non saranno pagate dalla società, questa la nostra proposta che porteremo oggi all’attenzione del Consiglio, l’immobile ritornerà nella proprietà in capo al Comune che avrà anche il diritto di trattenere le somme che fino a quel punto sono state pagate – afferma il sindaco -. Perciò da parte nostra c’è assoluta tranquillità rispetto a questo. E’ un Consiglio comunale estremante importante per la salvaguardia degli equilibri di bilancio. Un Consiglio comunale che ci consegna una fotografia assolutamente positiva ed entusiasmante perché riusciamo ormai ad essere certi dell’avvenuto risanamento dell’Ente. Anche alla luce dell’ultimo provvedimento della Corte dei Conti, che sostanzialmente ci ha imposto di imputare a risanamento solo una parte delle alienazioni (900mila euro), con la vendita del Centro Servizi che avverrà ai principi di ottobre, possiamo concludere dicendo che la strada del risanamento iniziata nel 2012 si avvia ormai a conclusione. Tutto ciò che incasseremo oltre i 900mila euro e che deriva dalle alienazioni dovrà essere utilizzato dal Comune per opere di manutenzione. E quindi si aprirà così una stagione tanto attesa da cittadini ed amministratori perché si vedrà una città manutenuta ancora meglio di quello che nell’ambito delle ristrettezze finanziare siamo riusciti a fare fino ad oggi. Tutte cose che dopo il lavoro oscuro del risanamento che purtroppo ha una valenza fondamentale per l’ente pubblico ma che viene percepito poco e giustamente dai cittadini, inizierà una fase in cui a risanamento avvenuto potremo dedicarci ad una stagione di manutenzioni e quindi a fare tutta una serie di attività finalmente visibili e materiali che saranno sicuramente molto apprezzate dai cittadini. Un Consiglio che darà ragione di tutti gli sforzi profusi e della responsabilità assunta dagli amministratori, da tutti i dipendenti comunali ma soprattutto dai cittadini. Non lo dobbiamo dimenticare che i cittadini hanno collaborato fortemente al risanamento. Non dimentico che ad inizio mandato abbiamo calcato anche la mano sulla tassazione, mi riferisco all’addizionale Irpef portata al massimo. E oggi grazie al sacrificio dei cittadini possiamo dire che il risanamento è ormai alle porte. E’ chiaro che poi per poter festeggiare sarà necessario un provvedimento definitivo della Corte dei Conti, che ci dirà di abbassare i riflettori sul comune di Atripalda. La delibera che oggi approveremo sarà inviata subito alla Corte dei Conti. L’iter si concluderà con l’approvazione del Consuntivo 2015».
Pessimo risanamento. I debiti bisogna toglierli diversamente, e non vendendo la proprietà comunale.
De Luca, De Luca dove sei, batti un colpo.
Tutti possono amministrare come questi che vendono ciò che non è loro.
E che aggiungere al già detto, oggi che la materia si affaccia in Consiglio Comunale per discutibili determinazioni e con un rabberciato ed omissivo schema di delibera? Si può, almeno, dire che sussistono fondati dubbi di legittimità e fondate preoccupazioni di danno erariale? Insomma si riapre una questione chiusa, così… senza una determina o un deliberato, in un andirivieni di carte confuse e di…”ci siamo sbagliati”…; si modificano in corso d’opera le condizioni del bando di gara e si tratta sulla base di modifiche regolamentari né discusse né approvate dal Consiglio Comunale (ma che il Consiglio dovrebbe sanare di fatto stasera con le determinazioni …omnibus. E ancora non si capisce se il bene è definitivamente ceduto, in tutto, in parte, a quali condizioni, e con quale misteriosa formula… che dovrebbe garantire nel caso di tre rate insolute (di 14 mila euro…a fronte di una maxirata finale di un milione e 600 mila a due anni) il ritorno del Centro Servizi al Comune (e nessuno parla della conseguente restituzione delle somme anticipate da Xenus). Un disastro amministrativo, contrattuale, finanziario che, insieme a qualche machiavellismo contabile, dovrebbe convincere i cittadini (e la corte dei Conti) che i conti sono a posto. Mentre putipù, campanacci e ciaramelle annunciano risanamenti e prossime felicità, si conferma purtroppo la malinconica certezza di una città allo sbando.