Centro Pmi, l’affondo di Pacia (Psi): «Non può essere venduto dal Comune perché c’è un vincolo paesaggistico regionale»
Pubblicato in data: 1/11/2014 alle ore:10:30 • Categoria: Politica, Psi •«Il Centro Servizi alle Pmi non può essere venduto dal Comune perché c’è un vincolo paesaggistico regionale». Parte da qui l’affondo del Psi all’Amministrazione Spagnuolo contro la decisione registratasi nell’ultimo Consiglio comunale che ha visto approvare la vendita dell’edificio di via San Lorenzo alla società farmaceutica “Xenus Srl”. Proprio su questa alienazione il consigliere Ulderico Pacia solleva dubbi. «Un vincolo paesaggistico legato al passaggio del torrente Fenestrelle nei pressi della struttura. Siccome non è stato chiesto il parere alla Regione, l’edificio non può essere venduto perché la struttura, così come realizzata risulta abusiva. A suo tempo infatti il Comune avrebbe dovuto chiedere il permesso alla Regione per costruirlo perché realizzato a meno di 150 metri dal torrente Fenestrelle, che viene chiamato Rio Rigatore. Ho contattato la Soprintendenza di Avellino che mi ha confermato che per loro vale il parere del dirigente regionale».
Sulla sussistenza del vincolo paesaggistico relativo al corso d’acqua Rio Rigatore è in atto anche un braccio di ferro tra Comune e Regione, con l’Amministrazione Spagnuolo che ritiene che non ci sia nessun vincolo ambientale avvalendosi anche del parere legale dell’avvocato e ricercatore universitario salernitano Francesco Armenante «in quanto non iscritto nell’elenco delle acque pubbliche», vincolo invece esistente per l’Ente di Palazzo Santa Lucia, così come da nota a firma del responsabile U.O.D. architetto Alberto Romeo Gentile, con la quale lo stesso dirigente regionale rappresenta invece che il corso d’acqua Rio Rigatore è iscritto nell’elenco delle acque pubbliche con il toponimo “Torrente Irrigatore e Vallone Fenestrelle” e perciò sottoposto a vincolo paesaggistico.
Tante anche le altre questioni che finiscono nel mirino dei socialisti, che in città possono contare sull’apporto del segretario Silvano Casillo e del leader provinciale Arturo Iaione. «Sulla pubblica illuminazione la maggioranza ha concesso ben tre proroghe alla stessa ditta quando la legge sancisce che può essere concessa al amassimo una sola proroga e massimo per sei mesi mentre con le tre proroghe si è arrivati a 18 mesi – – incalza Pacia -. Il contratto inoltre non è stato rispettato nella sua interezza inoltre sulla documentazione che ho richiesto agli uffici ad oggi non mi è stata ancora consegnata la copia degli ordini di servizio e le schede di manutenzione». Sotto i riflettori finisce anche il passaggio del gestore dell’energia elettrica, da Enel ad Edison: «senza fare un bando ad evidenza pubblica. Facendo la gara si poteva arrivare ad un maggior ribasso ed inoltre nella determina comunale è stata omessa la parte più importante della legge che recita “o a procedure di evidenza pubblica”».
Altra questione urbanistica al centro dello scontro politico è il rilascio del permesso a costruire a privati per la realizzazione di un intervento di riqualificazione di un vecchio edificio in piazza Umberto (palazzo edicola) con la riduzione di due piani e la delocalizzazione di parte della volumetria (circa 1000 metri cubi) in un terreno di via Appia, di fronte alla clinica Santa Rita, per la realizzazione di un nuovo fabbricato per il quale l’amministrazione difende l’interesse pubblico ma dal consigliere Ulderico Pacia arriva parere contrario: «Via Appia è già una zona satura inedificabile. Non c’è interesse pubblico per questo intervento. Perciò sulla riqualificazione del palazzo dell’edicola in piazza Umberto sono contrario alla delocalizzazione dei due piani dello stabile in una zona satura, via Appia, dove gli standard urbanistici non vanno in deroga – conclude Pacia -. Oltretutto l’approvazione in Consiglio comunale è solo un atto amministrativo che non può scavalcare una legge regionale».
Cosi fate gli interessi della città? Facendo il tifo per il fallimento? Bravi.
In seguito alla solerzia del Consigliere Pacia che si rivela, a chi come il sottoscritto non lo conosceva, molto competente
E’ bene far notare che le parole dell’avvocato si contraddicono con quanto si è giunti ad intendere nella bozza di Piano Urbanistico redatta dallo stesso comune (!) che vorrebbe difendere…
BRAVO ULDERICO PACIA.
UTC.UTC.UTC. QUANTE NE FAI.
scusa consigliere pacia ma quando ti sei candidato nella lista con spagnuolo non c’era nel programma elettorale la vendita del centro servizi o no!
Fà ridere leggere che il fenestrelle, solo perché non incluso nell’elenco, non viene considerato pubblico.Queste sono interpretazioni politiche che lasciano il tempo che trovano. E’ lecito sapere quanto è costato ai cittadini ll parere legale? Ci voleva poco a capire che non esistono corsi d’acqua privati? Il parere poteva essere chiesto, gratuitamente, alla regione che avrebbe già a suo tempo chiarito l’equivoco. Alla politica gli equivoci fanno comodo, solo che non ci deve essere un PACIA che si preoccupa di spulciare le carte.. Grazie ULDERICO.
PER FRANCESCO.
VERAMENTE ALL’ALTEZZA DELLA SITUAZIONE IL TUO COMMENTO.
O.K.
scusa cons, perchè non ci spieghi un eventuale dissesto quale ricaduta avrebbe sui cittadini in termini di aumento dei tributi?
Per Silvio
L’eventuale dissesto comporterebbe lo scioglimento del Consiglio Comunale e la nomina di un commissario ad Acta.
Tutto rimarrebbe invariato. Se no lo sai, caro Silvio, la giunta cercherà di portare il loro gettone da 4 mila euro a ottomila euro al mese.
Capito mi hai.
Con tanti avvocati al Comune, si sono andati a spendere altri soldi per un parere legale all’Avv. Armenante di Salerno. Cosa molto strana.
E siamo sempre noi a pagare,
Si va avanti solo con pareri legali. E la legge dove la mettiamo.