“Una città allo sbando, tra giuristi ed urbanisti…”, nota di Lello La Sala (Piazza Grande)
Pubblicato in data: 8/11/2014 alle ore:14:48 • Categoria: Lista "Piazza Grande", Politica •E insomma tanto tuonò… e la pioggia finalmente è arrivata (e pure peggiore di quella meteorologica). Una vera e propria tempesta… di provvedimenti contraddittori, senza capo né coda, un passo avanti e due indietro, per manifestare senza possibilità di equivoco di che cosa sono capaci…(e di cosa sono incapaci) le inossidabili alleanze di giuristi ed urbanisti. Non c’è che dire, il tandem Spagnuolo-Tuccia, il boxer iberico grande incassatore e l’ingegnere col pallino della politica, hanno finalmente trovato la pedalata, e asfaltano avversari, smantellano uffici, bandiscono concorsi e precipitosamente li ritirano, disegnano organigrammi e scenari di guerra, nel silenzio di una città allo sbando. L’ultima settimana è così densa di provvedimenti e di scelte “non punitive”, che si fa veramente fatica a trovare il filo della intricata matassa amministrativa senza politica e senza qualità. Partiamo dalla delibera delle indennità? E vediamola questa perla di caritatevole ipocrisia: 1) Spagnuolo & friends si aumentano le indennità fino al massimo consentito dalla legge, più del doppio (indennità ridotta prima dal sindaco Capaldo, poi ulteriormente dal sindaco Rega e confermata da Laurenzano); 2) Dichiarano che per l’ultimo trimestre del 2014 (per il futuro si vedrà…) incassano le stesse indennità degli ultimi dieci anni; 3) dichiarano di cedere al bilancio comunale la parte eccedente, come atto di personale liberalità. Non so se sono stato chiaro… Per il bilancio comunale non cambia un acca, forse, a parte un po’ di lavoro per gli uffici, un assestamento di bilancio a farsi e la dichiarazione, a futura memoria, della loro -presunta- generosità (dico di Spagnuolo & friends… vuoi mettere…).
E poi passiamo alle procedure disinvolte, fino all’applicazione sistematica dell’articolo quinto, con cui si mortificano professionalità, si lanciano messaggi obliqui e veri e propri avvertimenti; si fanno le faccine minacciose, nella non dimostrata convinzione di fare proprio paura. L’efficienza amministrativa? sarà sicuramente assicurata da un urbanista (l’architetto Cocchi, a scanso di equivoci) ed un geometra (Cecchini) trasferiti all’anagrafe; mentre alla vicesegretaria, dottoressa Katia Bocchino, viene addirittura cancellato ruolo e funzione e per lei sembra profilarsi un futuro con la divisa (che più che una destinazione, per quanto anche questa “non punitiva”, appare come un infausto preavviso per la già vacillante funzione di comando del tenente Giannetta). A tutti si chiede conto di provvedimenti e pareri, di comportamenti e solidarietà, persino di saluti e sorrisi politicamente…sospetti. Si respira una brutta aria, scrivevo una settimana fa. In pochi giorni l’aria si è fatta irrespirabile, in un’ atmosfera opaca e livida di agguati e di vendette, dove il primo che arriva comanda e ad alcuni basta un pennacchio per sentirsi generali. A proposito, mentre si consumano i giorni, aspettando la Xenus (che aspetta il Comune, che aspetta la Xenus, che aspetta il Comune… e siamo ancora alla bozza di contratto) è già inutilmente trascorsa la prima scadenza del 1 novembre, per la prima rata della sospirata cessione del Centro Servizi e, nonostante la carità pelosa di Spagnuolo & friends, non sarà facile tenere a posto i conti. Una pena.
E poi passiamo alle procedure disinvolte, fino all’applicazione sistematica dell’articolo quinto, con cui si mortificano professionalità, si lanciano messaggi obliqui e veri e propri avvertimenti; si fanno le faccine minacciose, nella non dimostrata convinzione di fare proprio paura. L’efficienza amministrativa? sarà sicuramente assicurata da un urbanista (l’architetto Cocchi, a scanso di equivoci) ed un geometra (Cecchini) trasferiti all’anagrafe; mentre alla vicesegretaria, dottoressa Katia Bocchino, viene addirittura cancellato ruolo e funzione e per lei sembra profilarsi un futuro con la divisa (che più che una destinazione, per quanto anche questa “non punitiva”, appare come un infausto preavviso per la già vacillante funzione di comando del tenente Giannetta). A tutti si chiede conto di provvedimenti e pareri, di comportamenti e solidarietà, persino di saluti e sorrisi politicamente…sospetti. Si respira una brutta aria, scrivevo una settimana fa. In pochi giorni l’aria si è fatta irrespirabile, in un’ atmosfera opaca e livida di agguati e di vendette, dove il primo che arriva comanda e ad alcuni basta un pennacchio per sentirsi generali. A proposito, mentre si consumano i giorni, aspettando la Xenus (che aspetta il Comune, che aspetta la Xenus, che aspetta il Comune… e siamo ancora alla bozza di contratto) è già inutilmente trascorsa la prima scadenza del 1 novembre, per la prima rata della sospirata cessione del Centro Servizi e, nonostante la carità pelosa di Spagnuolo & friends, non sarà facile tenere a posto i conti. Una pena.
Raffaele La Sala – coordinatore di “Piazza Grande”
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Visto Lello a che spettacolo noi cittadini dobbiamo assistere.
Mai visto di peggio.
Ha perfettamente ragione prof. La Sala.
Atripalda è una cittadina allo sbando. Basta ascoltare Lamberti Rosario.
“Ahi serva italia – atripalda – di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province ma bordello!”. Consoliamoci alla sarcastica constatazione che, una volta toccato il fondo, non si può che risalire…
Per Enrico
E allora cosa si deve fare a questo punto?????
In sintesi: ‘a cera si consuma e ‘a processione nun cammina”
Per Nicola.
Sembra chiaro, soprattutto in virtù di certe circostanze, che le dimissioni sono la strada maestra.
Poi, votare persone che abbiano un minimo di capacità amministrativa (e non meramente gestionale).
Mi dirai: questa è una storia troppo vecchia, forse troppo semplice… infatti io sono uno di quelli che i problemi li cerca a monte, e ivi sale per recuperarli…