Scandalo al Comune, la Squadra Mobile di nuovo in Municipio nel giorno dei primi interrogatori e del trasferimento ad altre mansioni dei quattro dipendenti indagati. FOTO
Pubblicato in data: 17/2/2015 alle ore:08:00 • Categoria: Comune, Cronaca •La Squadra Mobile di nuovo al Comune alla ricerca di documentazione utile ai fini dell’indagine nel giorno dei primi interrogatori e del trasferimento ad altre mansioni dei quattro indagati. Ieri mattina tre poliziotti in borghese hanno rovistato a lungo nelle stanze comunali sottoposte a sequestro alla ricerca di ulteriori riscontri nella documentazione contabile. Gli agenti, dopo aver rimosso per alcune ore i sigilli, hanno lavorato nelle tre stanze incriminate del secondo piano, quella dell’ufficio personale, ufficio ragioneria e copisteria. A finire sotto la lente d’ingrandimento le buste paga dal 2011 dei quattro dipendenti accusati di aver gonfiato a dismisura la voce “indennità chilometriche” delle proprie buste paga per tranne indebiti vantaggi. L’ipotesi investigativa, su cui anche ieri mattina i poliziotti hanno cercato in Comune ulteriori riscontri contabili, è che i quattro avrebbero utilizzato le indennità chilometriche, percepite indebitamente, per “pagarsi” la cessione del quinto dello stipendio e anche di più.
Ieri mattina accertamenti all’Utc anche da parte dei Carabinieri della locale stazione per attività di polizia giudiziaria.
Sempre ieri, con disposizione firmata dal sindaco Spagnuolo e dal segretario generale Clara Curto e pubblicata all’albo pretorio, i quattro, interessati dall’avvio di un procedimento disciplinare, sono stati temporaneamente trasferiti ad altro ufficio. In particolare sono stati destinati all’Ufficio anagrafe, biblioteca comunale, servizio politiche sociali ed Ufficio passi: «fatti salvi i provvedimenti di carattere cautelare e sanzionatorio – si legge nel provvedimento – che dovessero rendersi obbligatori per la natura degli sviluppi giudiziari». Provvedimenti ai quali l’avvocato Alfonso Maria Chieffo, difensore di tre dei quattro indagati, preannuncia di presentare riesame per uno dei suoi assistiti.
Ieri è stata anche la giornata negli Uffici della Questura del sindaco Paolo Spagnuolo, del segretario generale, dottoressa Clara Curto e del responsabile del servizio economico-finanziario e capo del personale al Comune, dottor Paolo De Giuseppe. I tre sono stati sentiti come persone informate sui fatti visto che, unitamente al responsabile del settore Tributi e Polizia municipale, dottor Enrico Reppucci, sabato 7 febbraio avevano varcato le porte di via Palatucci per presentare denuncia verso i quattro dipendenti infedeli dando il via all’inchiesta. Ieri mattina è toccato al primo cittadino e al dottor De Giuseppe ricostruire l’intera vicenda. Nel pomeriggio è stata la volta della dottoressa Curto.
Giovedì invece toccherà ai quattro dipendenti comunali che, accompagnati dai propri legali, gli avvocati Chieffo e Iacobelli, si dovranno difendere dall’accusa di truffa aggravata in concorso e continuata nel tempo a danno dell’ente pubblico. Due dei quattro, il martedì prima che scattasse il blitz, si erano recati presso la locale stazione dei carabinieri per autodenunciarsi e rilasciare dichiarazioni spontanee. Saranno interrogati dagli agenti della Squadra Mobile, guidata dal dottor Marcello Castello, a cui è stato delegato il compito dalla Procura della Repubblica, con il procedimento affidato al Pubblico ministero Fabio Massimo Del Mauro.
Intanto cresce l’interesse sullo scandalo atripaldese che ha travolto il Comune del Sabato con l’interessamento anche di trasmissioni televisive nazionali come quelle della Rai con “l’Arena” e la “Vita in diretta”. Ma per ora il sindaco Spagnuolo preferisce avere un profilo basso, senza prendere parte in tv, aspettando prima che l’inchiesta faccia il proprio corso.
MA COSA E SUCCESSO??
NESSUNO COMMENTA, PER LA BUFALA DELLA LEGA NORD AD ATRIPALDA ABBIAMO RIEMPITO PAGINE DI COMMENTI, PER QUESTO SCANDALO (O SCHIFO FATE VOI) NEMMENO UNA RIGA.
DUE SONO I CASI:
1) NON FREGA NIENTE A NESSUNO TANTO SIAMO ABITUATI A FARCI DERUBARE
2) TUTTI SAPEVANO CHE C’ERA DEL MARCIO IN COMUNE QUINDI NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SOLE
PER IL SINDACO: LA BANDA DEI QUATTRO SI PUO’ SPOSTARE IN UFFICI A CONTATTO CON IL PUBBLICO E VEDERE SE HANNO IL CORAGGIO DI GUARDARE NEGLI OCCHI CHI NON ARRIVA A FINE MESE?
trasferimento ad altre mansioni mi sembra una presa per i fondelli ancora di piu’ mi sembra tutto una messa in scena,i soggetti venivano prima sospesi e dopo che la questura finiva le indagini se era il caso licenziarli,e ora non mi dica Sindaco che la legge non glie lo permette perche’ non e’ cosi. PER QUESTO MI SEMBRA TUTTO UNA FARSA.
Caro Sindaco Spagnuolo questi 4 dipendenti devono essre licenziati perche hanno fatto una truffa continua. non ti fare commuovere da queste persone
lloco vi sequestrano il-pal.zzo-
Per MAURIZIO ed Alfio:
Il provvedimento del Sindaco è solo cautelare, fermo restando che vi è in atto, una sospensione dal lavoro dei 4.
Bisogna ora attendere l’esito delle indagini, per trarne le conclusione.
La cosa è abbastanza seria.
Anche perché ci sono due di loro che hanno confessato è ammesso le colpe quindi con un ammissione palese come si può pensare ancora di tenerli in comune.Licenziateli altrimenti cari miei non avete fatto una bella mossa perché si ritorcerà tutto contro di voi come un boomerang
http://archiviostorico.corriere.it/2007/gennaio/07/Corrotti_licenziati_subito_anche_patteggiano_co_9_070107010.shtml