Salta il Consiglio comunale per la mancanza del numero legale, duro alterco con il consigliere Pacia che attacca il segretario Curto. FOTO
Pubblicato in data: 20/2/2015 alle ore:15:49 • Categoria: Comune, Politica •Salta il Consiglio comunale di ieri sera dopo appena 16 minuti di dibattito per la mancanza del numero legale. Un’assise segnata da un lungo alterco, in aula e poi nei corridoi del Municipio, con il consigliere Pacia che attacca il segretario comunale Curto.
All’ordine del giorno c’era il riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio derivanti da tre sentenze esecutive per un totale di 32mila euro e 442,85 (24.624,29 a favore dell’avvocato Pellegrino Musto; 2.826, 42 a favore della dipendente Anna Spina ed infine 4.992, 14 nei confronti di un condominio di Acqua Chiara via San Giacomo), la sostituzione del dimissionario Antonio Iannaccone dalla Commissione Affari Istituzionali, l’integrazione al Regolamento comunale per il funzionamento del “Question Time” e la riapertura dei termini del Regolamento Iuc (imposta unica comunale) per la componente Tari. Ma nessuno dei punti è stato trattato dall’aula.
Diversi i cittadini presenti pensando che l’aula avrebbe affrontato anche l’inchiesta che ha visto quattro dipendenti comunali indagati per truffa aggravata in concorso e continuata nel tempo ai danni del Comune
Ad avvio di seduta il capogruppo del Pd Gianna Parziale ha ricordato la figura del direttore Elio Parziale, scomparso a 62 anni lo scorso 4 gennaio: «aveva un entusiasmo contagioso. Seguiremo il suo esempio». Anche il consigliere Pacia si unisce al ricordo del direttore ma attacca l’Amministrazione: «non vedo nell’elenco la questione sul personale. Sono rammaricato perché le richieste che ho formulato non trovano mai risposta per tempo ma solo dopo un mese». Il sindaco si scusa: «è stata una dimenticanza e sarà posto come punto all’ordine del giorno della prossima riunione che sarà convocata a breve per discutere di previsionale e rendiconto».
Pacia non si ferma e attacca duramente la segretaria comunale Clara Curto. Al centro della discussione la richiesta del consigliere socialista al sindaco delle modalità di registrazione delle presenze in ufficio della segretaria comunale e chiede se «sia tenuta anche lei a beggiare, se dipende dalla legge o se è facoltà dell’Amministrazione. Visto che non si sa quando sta, sono i cittadini a chiedermelo e poi quando devo parlare con lei io sono un consigliere comunale come tutti gli altri invece ogni volta vengo scavalcato da tutti». Pacia fa riferimento ad un’ordinanza che «non era stata pubblicata ed ho chiesto alla segretaria per quale motivo e mi ha risposto che c’e un atto giudiziario in corso. Io no mi sto zitto e se volete chiamate i carabinieri».
A difendere la dirigente a spada tratta a questo punto è il sindaco Spagnuolo ricordando come si dedichi all’impegno professionale ben oltre gli orari stabiliti: «La segretaria è sempre presente, non ha orari in entrata ma anche in uscita, perché resta molto spesso di più qui. Riguardo ai permessi dal lavoro viene puntualmente a chiederli. L’amministrazione ha solo un interesse che lavori e raggiunga i risultati, cosa che accade».
Prende la parola per difendersi la dottoressa Curto: «sotto gli occhi di tutti ho auto un sinistro riportando una mano ingessata e non ho preso un giorno di malattia. Nel momento in cui non mi ha visto in orari non uniformi ero assoggettata a chi mi accompagnasse a lavoro, non potendo guidare. Prima di parlare della mia professionalità è invitato ad informarsi. Non è vero che non ho sollecitato i capi settore a risponderla. La invito a riflettere prima di parlare sulla mia professionalità».
Anche Spagnuolo incalza Pacia: «se dobbiamo dirla tutta sei tu che non rispetti gli orari ed i giorni del regolamento mentre nei tuoi confronti da parte degli uffici c’è grande disponibilità. C’è un decreto sindacale voluto da Laurenzano che io ho rispettato anche da consigliere comunale di minoranza e gradirei che lo rispettassi anche te. Sarà io a fartelo notare quando non lo rispetti».
A questo punto prende la parola il capogruppo di Fi Massimiliano Del Mauro evidenziando la mancanza del numero legale in aula per le assenze di Geppino Spagnuolo, Massimiliano Strumolo, Luigi Tuccia e Vincenzo Moschella, con quest’ultimi impegnati nel Consiglio provinciale: «A quanto pare non avete il numero legale che noi non possiamo concedere visto che ci sono in discussione punti all’ordine del giorno relativi al Bilancio. E quindi non possiamo come minoranza dare noi il numero legale».
La consigliera di Piazza Grande Nunzia Battista evidenzia: «a parte la materia del bilancio, c’è un dimenticanza sulla materia del personale che è un po’ grave visto quello che è successo in questi giorni. Questa mancanza del numero è perfetta perché questo consiglio non sa da fare».
E così Fi (Del Mauro), Piazza Grande (Battista), il Psi (Pacia) e l’Udc (Musto e Iannaccone) lasciano l’aula.
Allora tocca alla segretaria Curto effettuare la chiama, e dopo la verifica del numero legale con il quorum che non c’è, la seduta è sciolta.
E nei corridoi di Palazzo di città prosegue l’alterco tra il consigliere Pacia e la segretaria Curto, tanto da richiedere l’intervento come pacieri degli altri consiglieri di minoranza.
La Sala leader dell’opposizione.
Nell’articolo parlate di persone accorse a vedere il consiglio ma dalle foto si capisce che non c’era praticamente nessuno.