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Blitz al Comune, martedì 3 marzo i quattro dipendenti indagati dinanzi la commissione disciplinare. Ieri mattina il Riesame, a giorni la decisione. Inchiesta dal 2004, emergono nuovi particolari. Un dipendente prova a scagionarsi: «buste paga gonfiate a mia insaputa»

Pubblicato in data: 26/2/2015 alle ore:08:00 • Categoria: Comune, Cronaca

Blitz al Comune, polizia nelle stanzeUno dopo l’altro compariranno dinanzi la commissione disciplinare del Comune per difendersi dall’accusa di aver gonfiato con finti rimborsi chilometrici le proprie buste paga per pagarsi le rate di prestiti personali e cessioni del quinto dello stipendio concessi da istituti di credito.
L’audizione a Palazzo di città è fissata per martedì prossimo, 3 marzo, quando i quattro dipendenti infedeli dovranno fornire la propria versione dei fatti al Responsabile del Settore Economico-Finanziario, dottor Paolo De Giuseppe. Un’audizione necessaria a seguito dell’avvio del procedimento disciplinare deciso dall’Amministrazione Spagnuolo che ha portato prima al trasferimento dei 4 presso altre mansioni ed uffici e due giorni dopo alla sospensione cautelare del rapporto di servizio con decurtazione del 50% del trattamento economico.
E proprio dagli interrogatori potrebbero emergere ulteriori novità anche se gli indagati sarebbero pronti a sollevare sull’audizione dell’organismo dei vizi, anche sulla costituzione, che ne potrebbero far saltare l’appuntamento che sarebbe stato superato dal decreto sindacale di sospensione dal lavoro.
Ieri mattina intanto, dinanzi alla Sezione Penale del Tribunale di Avellino, con presidente di sezione dottoressa Eva Troiano, si è tenuto il Riesame. Ad impugnare il provvedimento di sequestro della documentazione cartacea ed informatica, con computer, sequestrata durante le perquisizioni ad uno dei quattro dipendenti, è stato l’avvocato Gianfranco Iacobelli, che ha presentato una memoria difensiva con la richiesta di annullamento del provvedimento perché ritenuto infondato e immotivato rispetto al concorso in reato. Il giudice si è riservato di decidere entro un paio di giorni. Il dipendente durante l’interrogatorio svoltosi in Questura aveva professato la propria innocenza, sostenendo di non aver commesso il fatto, avvalendosi inoltre della facoltà di non rispondere alle domande.
I quattro, sempre attraverso i propri legali, hanno anche impugnato il decreto sindacale di sospensione cautelare del rapporto di servizio. Dei quattro dipendenti ben due si sono autodenunciati prima del blitz della Polizia al Comune mentre un terzo, che si è dichiarato estraneo ai fatti, avendo sostenuto nella propria difesa di aver ricevuto «a propria insaputa» tali somme, ha versato a favore della tesoreria la somma di 8.580 euro come sorta capitale legata ad una quindicina di buste paga manomesse.
Inoltre si fanno sempre più chiari i contorni dell’inchiesta ed emergono nuovi particolari dall’indagine condotta dal capo della Squadra Mobile, dottor Marcello Castello, coordinati dal Pubblico ministero Fabio Massimo Del Mauro della Procura di Avellino. Innanzitutto le indagini di Questura e Procura stanno risalendo all’anno 2004, in base ad alcuni documenti sequestrati, e l’ammanco alle casse comunali potrebbe aggirarsi sui 300mila euro. L’inchiesta invece avrebbe preso il via da alcuni controlli effettuati dal responsabile del settore Tributi del Comune, dottor Enrico Reppucci, che si sarebbe accorto delle anomalie nelle buste paga di un dipendente e non dall’istituto Unicredit che invece aveva regolarmente accordato il prestito ad uno dei quattro dopo la presentazione delle buste paga e di una missiva di accompagnamento a garanzia sottoscritta da un altro degli indagati.

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5 risposte a “Blitz al Comune, martedì 3 marzo i quattro dipendenti indagati dinanzi la commissione disciplinare. Ieri mattina il Riesame, a giorni la decisione. Inchiesta dal 2004, emergono nuovi particolari. Un dipendente prova a scagionarsi: «buste paga gonfiate a mia insaputa»”

  1. Giovanni ha detto:

    Ma quale commissione disciplinare se vi sono in atto indagini della Procura.
    Dopo, poi s i vedrà.

  2. Gianni ha detto:

    L’ex Ministro Scajola si meravigliò quando si accorse che a sua insaputa qualcuno pagò in parte il suo alloggio a Roma.

  3. Giulio ha detto:

    MO vo verè che o nguacchio l’avimmo fatto nui?

  4. Milena ha detto:

    Fate fare il proprio corso alla giustizia.

  5. INDIGNATA ha detto:

    e che vadano a fare controlli retroattivi…..la giustizia fara’ il suo corso….e che lo faccia presto e bene ripeto in modo RETROATTIVO!!!!!!!!
    VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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