Regionali, il deputato Pd Epifani: «C’è bisogno di cambiare in Campania, l’Irpinia ha bisogno di Rosetta». La D’Amelio: «Caldoro ha fallito». Fotoservizio
Pubblicato in data: 28/5/2015 alle ore:12:15 • Categoria: Partito Democratico, Politica •«L’Europa corre e se non ci rimettiamo in moto anche noi resteremo indietro. C’è bisogno del rinnovamento e risanamento nel paese, nel Sud ed in Campania. Va fatto perciò uno sforzo e saper scegliere le persone giuste. Rosetta ha un’esperienza straordinaria e sono contento che si sia ricandidata e questa terra ha bisogno di Rosetta». L’imprimatur arriva dal deputato pd Gugliemo Epifani, intervenuto ieri sera ad Atripalda, nell’ex sala consiliare, per discutere sul mondo del lavoro, occupazione giovanile, politiche sociali, buona amministrazione ed utilizzo dei fondi europei con la candidata dei democrat al Consiglio regionale, Rosetta D’Amelio. In sala il segretario provinciale della Cgil, Vincenzo Petruzziello, dirigenti della Uil, l’imprenditore Silvio Sarno, e tanti dirigenti ed amministratori irpini e cittadini come Aldo Laurenzano, Maurizio De Vinco e Nancy Palladino.
L’ex segretario generale della Cgil evidenzia come «in questa campagna elettorale purtroppo non si è riusciti a fare un confronto sui problemi e sul merito. E questo non va bene perché con il voto di domenica si decide la direzione che prenderà il governo regionale. Che non è astratta ma è fatta di cose concrete per risolvere i problemi. Il rischio inoltre è che ci sia un’astensione altissima, come già per il passato. E ciò da un segno di difficoltà di chi è attento alla cosa pubblica: chi vince le elezioni ha bisogno invece di un mandato forte per affrontare le problematiche». Attacca il Governo Caldoro sulla Campania «la più grande regione del Mezzogiorno ha problemi di occupazione, di sviluppo, politiche industriali. Questa è l’eredità che lascia Caldoro che non è riuscito a risolvere i problemi. Su problemi di politica industriale come l’Irisbus, mi chiedo, la regione si è mossa? Così per la politica di sviluppo del porto di Napoli che è attualmente commissariato. La sanità non è quella che racconta Caldoro, ma sarà commissariata per altri due anni. Questo significa altri sacrifici, con tagli e risanamento, aumento imposte. Cosa c’è di peggio di un commissariamento che è segno di un fallimento. Così sui trasporti. Perciò dico che la scelta di domenica è importante e Caldoro, che è una persona corretta, non può nascondere di non essere riuscito a risolvere i problemi che si sono aggravati. Allora mi chiedo: vogliamo continuare come è stato fino a oggi o vogliamo cambiare? Questa è la sfida e il cuore del problema: non si può dare il consenso a chi non è riuscito a risolvere i problemi». Sulla riforma della scuola infine: «doveva essere fatta perché la scuola non può essere lasciata, ma bisogna saper ascoltare e avere l’umiltà di capire e di correggere su quello che si è fatto. Perciò io non l’ho votata questa riforma. E mi preoccupa l’astensionismo. Bisogna saper ascoltare chi soffre. C’è una parte del paese che ha pagato un prezzo più alto alla crisi. Se hai l’obbligo di dover andare via da questo Paese, allora non è un paese libero».
Un lungo j’accuse anche quello della consigliera uscente di Palazzo Santa Lucia, Rosetta D’Amelio: «Epifani ha rappresentato per tanti di noi una grande speranza, mettendo al centro anche i piccoli territori come l’Irpinia messa in ginocchio dalla crisi dell’industriale. Il Pd senza un rapporto stretto con i lavoratori perde la connotazione di partito di sinistra».
Risponde agli stimoli della sezione locale sulle difficoltà del mondo del lavoro e attacca Caldoro sulla sanità e fondi europei non utilizzati «L’Irpinia è stata cancellata da Caldoro in questi anni. C’è bisogno di un governatore che sappia far valere le ragioni del Sud. E’ importante che vinca De Luca perché il 31 dicembre andremo con la giunta Caldoro in disimpegno per 2 miliardi e 400 milioni di euro mentre la povertà colpisce una famiglia su quattro, una sanità in cui è azzerata l’assistenza agli anziani, messo in crisi le strutture sanitarie che andavano sì razionalizzate, ma alla fine è stato chiuso solo l’ospedale di Bisaccia. E’ stato messo in ginocchio l’ospedale di Ariano e quello di Avellino. Caldoro dice di aver risanato i conti della sanità mentre la sanità verrà commissariata indipendentemente da chi vince. Sono preoccupata anche dall’acquisizione di strutture private da persone non limpide. Sulle politiche sociali, sul welfare, questa è stata l’unica regione che ha sperimentato il reddito di cittadinanza che ha aiutato tante persone. Mi sono sentita umiliata, avevo deciso di non candidarmi. Caldoro ha messo poi zero per gli idraulici forestali senza impegnarsi a trovare le risorse ordinarie per una regione in cui l’ambiente va tutelato. Ha perso otto mesi senza utilizzare i Fondi Fars. La prima regione che per due anni non ha avuto l’assessore all’agricoltura mentre sono in ginocchio le economie agricole. Non dimentico anche quel portone chiuso di Palazzo Santa Lucia a tanti amministratori e cittadini irpini che chiedevano di discutere sulla sanità». Va fiera della legge elettorale «che tutela la parità di genere con la Regione che è la più in rosa d’Italia per la presenza di ben 14 consiglieri regionali donne» e conclude «Votare De Luca per dare una speranza alle nuove generazioni altrimenti decideranno gli altri per noi, anche la camorra».
Ad introdurre l’incontro il vicesindaco Luigi Tuccia «sui fondi europei siamo stati abbandonati da tutti e con la vittoria di De Luca speriamo di avere finalmente una regione amica. La Regione sta facendo andare in default molti comuni» ed il segretario cittadino del pd, Gerardo Malavena «ringrazio di essere qui, siete in molti. Ringrazio Rosetta D’Amelio e Guglielmo Epifani per la sensibilità mostrata. Io sono figlio di una generazione saltata, chiedo una maggiore attenzione per questo territorio. L’Irpinia ha bisogno di rilanciare l’economia con lo sviluppo dell’enogastronomia e della agricoltura, utilizzando i fondi europei attraverso la sua progettazione». La giovane dirigente cittadina Emanuela Auriemma ha invitato a votare la D’Amelio: «Una campagna elettorale brutta, con atti di trasformismo come quello fatto da De Mita. Dobbiamo ricordare anche la lista degli intoccabili ed impresentabili che saranno resi noti solo venerdì a poche ore dal voto. Temo nell’astensionismo per evitare una democrazia anoressica».
SALA PIENA…….E, FORESTIERI.
MEGLIO TODISCO
Per cinque anni la “Rosetta” non ha fatto altro che dormire sui “banchi” della regione. Adesso vuole o vorrebbe ripristinare il territorio. Quando nel “suo” territorio, stiamo parlando di Lioni o meglio dell’area industriale di Nusco c’è stata la crisi e la successiva fase della chiusura di diversi opifici, né cito una su tutte la Almec, dove stava la consigliera? alle assemblee e agli incontri No. Si è sempre sottratta ai suoi oneri e doveri, benchè fosse sempre stata invitata ha sempre disertato tutte le manifestazioni con futili giustificazioni.
Adesso si sveglia dal letargo e vuole cambiare le cose?.
L’Irpinia è una terra che non dimentica.
Questo territorio ha bisogno di uomini e di donne vere, che possano combattere chi ci vuole togliere la dignità.
La nostra Terra non è una colonia, semmai abbiamo sempre fatto i colonizzatori.
Meditate gente e votate giusto.
anche io penso che rosetta d’amelio in questi 5 annni non ha fatto niente neanche lì, come altri.
come si fa a candidarsi di nuovo? mi sembra molto strano ciao