Regionali, il viceministro Riccardo Nencini: «i voti del Psi determinanti per la vittoria del centrosinistra». Di Lello: «Qui in Irpinia l’elezione di un consigliere». Fotoservizio
Pubblicato in data: 28/5/2015 alle ore:08:00 • Categoria: Politica, Psi •«Quello che sappiamo a pochi giorni dal voto, visto anche il silenzio dei sondaggi, è che una delle regioni più contese è la Campania. Scommetto che quando andremo a scrutinare i voti che prenderà il Psi saranno determinanti per la vittoria del centrosinistra». E’ il messaggio lanciato dal viceministro alle Infrastrutture e Trasporti e segretario nazionale del Psi, Riccardo Nencini, intervenuto ieri pomeriggio con il deputato Marco Di Lello e lo stato maggiore del partito nell’ex sala consiliare di Atripalda per chiudere la campagna elettorale della lista dei socialisti irpini guidata dal capolista avvocato Arturo Iaione e composta da Agata Tarantino, Beniamino Del Regno e Irene Mascioli.
«Con le primarie regionali avevamo messo in campo il personaggio più rappresentativo del partito in Italia e in Campania (Marco Di Lello ndr.) -prosegue – . Ha avuto un risultato onorevole. Noi rispettiamo gli impegni assunti. La Liguria è una sorta di laboratorio politico, ma il risultato della Campania è decisamente rilevante anche per la politica nazionale. Una regione che avrà una serie di opere infrastrutturali importantissime e una centralità con l’arrivo dei porti e fondi europei. Una regione che non deve essere in competizione con il governo nazionale ma dal governo avere una sprint ulteriore ed una spinta decisa verso il cambiamento di cui i cittadini non ne potranno che godere. Le elezioni regionali si avvicinano di più al taglio politico nazionale». Rivendica la proposta sul reddito di cittadinanza «adesso portata avanti da Grillo, ma che porta la firma in Campania di un socialista scomparso pochi tempo fa, Fausto Corace» da finanziare, secondo i socialisti alzando la pressione fiscale sul gioco d’azzardo. Sugli impresentabili afferma: «Non so come sono usciti fuori i quattro nomi, questo non va bene. Se fossero stati dati tutti insieme venerdì sarebbe stato meglio visto che serve la totalità della conoscenza da parte dei cittadini che domenica andranno al voto. Con l’onorevole Di Lello abbiamo chiesto in commissione, già una settimana fa, di rendere piena trasparenza sui nomi che già c’era dei nomi. Rimane il nostro approccio garantista ma la conoscenza dei nomi da parte dei cittadini rimane obbligatoria», passando la parola a Di Lello che rivendica il lavoro della commissione «come socialisti abbiamo presentato una proposta di legge su uno screening da parte delle prefetture 30 giorni prima della presentazione delle liste per affrontare senza alibi il tema». Assicura l’impegno del Ministero dei Trasporti per la sicurezza dell’A16 dopo il doppio incidente mortale in pochi anni, con l’installazione del Tutor: «nell’arco di dieci anni abbiamo dimezzato gli incidenti mortali, l’ultimo dato Istat indica una retrocessione che ci fa allineare alla media europea. Nel tratto autostradale vi è l’assenza di ogni forma di controllo della velocità. Cosa che va immediatamente suggerita all’Anas in modo che vi adempi. Resta il fatto che ci sono dei limiti di velocità che vanno rispettati che è la causa maggiore degli incidenti nel mondo». Una stoccata la riserva all’ex compagno socialista e governatore uscente Stefano Caldoro, candidato per il centrodestra: «Diceva Nenni che è socialista chi è iscritto al partito socialista. Tra noi e lui c’è un discrimine soprattutto nel governo della cosa pubblica: è più un discrimine sui programmi ma c’è una differenza anche nella tipologia delle alleanze. Noi ci siamo posti un paletto oltre il quale non siamo andati con storie conflittuali alla nostra. C’è un pezzo della destra italiana, ho visto foto con Alessandra Mussolini, con cui io non ne ho». Sul ddl scuola infine tiene a precisare «c’è un numero consistente di precari che verrà assunto grazie agli emendamenti socialisti. Al Senato ci impegneremo per un potenziamento dei fondi da destinare alle scuole con finalità pubblica e sul riequilibrio dei poteri, assegnati nella prima scrittura della legge, al preside».
Vede rosa il coordinatore nazionale del partito, l’onorevole Marco Di Lello, che chiede di svoltare nel governo regionale e attacca De Mita: « Il voto ai socialisti andrà oltre il 3%. Sono fiducioso. Tutti i cittadini richiedono un voto di cambiamento. A noi la capacità di rendere tale voglia fruttuosa. La prima cosa è combattere l’astensionismo, spiegando che dando il voto cambiare si può. La Campania non è condannata da un destino cinico e se siamo andati indietro in questi anni è colpa della giunta Caldoro, del disastro tra sanità e trasporti. E’ il momento di svoltare dopo questo fallimento. Porteremo avanti le nostre idee impegnando il governatore in questa direzione. In questa sala sono venuto mesi fa a fare una battaglia contro il centrodestra e De Mita che tante responsabilità hanno per il fallimento regionale. Non cambio una virgola nonostante l’accordo last-minute raggiunto con De Luca. Ogni voto ai socialisti è un voto contro i trasformisti che vogliono stare sempre sul carro dei vincitori e che vogliono condizionare sempre poi il governo. Qui in Irpinia ci può essere una sorpresa. Abbiamo l’ambizione di eleggere due consiglieri regionali e ad Avellino qui ci può essere una sorpresa importante insieme a Salerno e Napoli».
Il capolista Arturo Iaione preannuncia un incontro questa sera con gli atripaldesi «a cui darò risposte alle domande. Nel girare l’Irpinia abbiamo trovato grande disponibilità per la presenza del simbolo. Questa è una terra di socialisti. Andremo in regione per far pulizia anche dal punto di vista degli emolumenti e vitalizi a cui i socialisti rinunceranno».
Confida nella vittoria segretario regionale Antonello Scuderi: «la grande svolta è la presenza della nostra lista con il nostro simbolo. Stiamo correndo per vincere. Dobbiamo crederci perché il partito è in salute in tutte e cinque le circoscrizioni. Dobbiamo avere un grandissimo risultato che avrà un‘importanza per i socialisti campani».
Ad introdurre il segretario provinciale e vice regionale Marco Riccio «da questa sala è partita l’idea mesi fa di presentare la lista con un proprio simbolo. Abbiamo messo in campo il meglio che avevamo e ci proponiamo di essere la seconda forza della coalizione affidando al compagno Arturo Iaione il ruolo di capolista, avendo dimostrato le sue capacità. Credo che abbiamo messo in campo due uomini e due donne che possano rappresentare al meglio la storia e la prospettiva dei socialisti irpini. Daremo un contributo per riportare al governo il centrosinistra dopo il non governo di Caldoro. Credo e penso che possiamo lavorare partendo dal risultato che abbiamo ottenuto alle Primarie per Di Lello e siamo convinti di superare quella percentuale del 3%. C’è bisogno di una svolta nell’interesse dei cittadini».
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