Regionali, Troisi chiede un cambio di rotta nel Pd e nell’Amministrazione: «deve dare risposte alle richieste della comunità oppure meglio il voto»
Pubblicato in data: 10/6/2015 alle ore:16:00 • Categoria: Partito Democratico, Politica •«Auspichiamo una più attenta e serena riflessione sulla conduzione del Pd da parte dell’attuale dirigenza alla luce del deludente 19,62% ottenuto ad Atripalda, considerando il 26,36% ottenuto alle elezioni regionali del 2010 e il 26,85% alle Politiche del 2013. Siamo certi che è iniziata una nuova fase politica che, in breve tempo, porterà a profondi cambiamenti nella gestione del Pd provinciale e locale». E’ l’analisi del voto che fa l’ex assessore dei democrat Tony Troisi, esponente cittadino dell’associazione “Progetto per Atripalda” che chiede un cambio di rotta all’interno del Pd ed un maggior coinvolgimento del partito stesso e invita l’Amministrazione ad una maggiore attenzione rispetto alle problematiche della città «tenendo presente il diffuso malcontento esistente tra i cittadini atripaldesi – prosegue -. Se l’Amministrazione è capace di dare risposte alle richieste della comunità atripaldese, può anche andare avanti ma altrimenti sarebbe più utile per la nostra comunità tornare alle urne».
Un’analisi che parte dal confronto dei numeri: «E’ vero che il Pd in termini numerici è il primo partito ad Atripalda ma le percentuali sono deludenti se confrontate con le elezioni regionali del 2006 e con le Politiche del 2013 quando il partito si è assestato intorno al 26%. I numeri ci dicono che una parte considerevole dell’elettorato del Pd o non è andata a votare oppure ha preferito votare per candidati di altre liste diverse da quelle del partito. Questo significa che c’è un malessere diffuso tra il nostro elettorato ed una forte richiesta di cambiamento che non può essere ancora una volta ignorata. Non si può tenere dalla lista importanti pezzi del nostro partito come quelli rappresentati da Gianluca Festa, da Francesco Todisco che fortunatamente hanno trovato spazio in liste collegate al presidente De Luca».
Proprio in città “Progetto Atripalda” ha sostenuto il candidato Gianluca Festa nella lista “Davvero-Verdi” «oggi perciò è il momento di riconoscere gli errori compiuti e di prendere atto che ci sono energie importanti che vanno coinvolte maggiormente nella gestione del partito, sia a livello provinciale che a livello locale». Sulla segreteria cittadina che con il vicesindaco Tuccia cantano vittoria per la rielezione di Rosetta D’Amelio, Troisi conclude: «a me fa molto piacere che ci sia stata l’elezione dell’onorevole D’Amelio, ma come dicevo prima, i numeri devono consigliare una maggiore prudenza e meno trionfalismi. Anche queste elezioni ci dicono, come certificato da alcuni autorevoli esponenti politici provinciali, che il laboratorio politico cittadino del 2012 è fallito. Oggi abbiamo un’amministrazione in carica che è nata per essere espressione di un centrosinistra rinnovato ma che non si capisce a quale area politica fa riferimento tenendo presente che molti consiglieri comunali di maggioranza, compreso il sindaco, non si sa a quale partito appartengono. L’amministrazione è in difficoltà anche per i numeri molto risicati su cui si mantiene tra l’altro grazie a diversi cambi di casacca avvenuti all’interno della maggioranza e a passaggi dall’opposizione alla maggioranza».
a me non mi pare che questa amministrazione nacque come espressione del centrosinistra, ma si presentò agli elettori come Uniti per Atripalda tanto è vero che c’erano diverse forze politiche di vario colore,d al centro ai socialisti, alla destra con FLI
Allora egr dott. Troisi i mal di pancia oggi non servono se invece serve una resa dei conti tutta interna al PD.E’ affare del pd e di chi vota e ha fatto votare pd.
Voi fate solo chiacchiere Moschella fa fatti.
Bravo Tony, hai fatto una disamina attenta e molto realistica della situazione atripaldese. Tutti cantano vittoria, ma questa è una vittoria di Pirro. Voglio fare una considerazione, quanti di questi signori e signore verranno ad Atripalda, eccenzion fatta se ci dovessero essere nuove elezioni? Anche su questo ho i miei dubbi. Qua vige il termine;” Passato o santo, passata è a festa”. Stativi buono. ci verimmo a priesso.
GRANDE TONYYYYYYYYY!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Alle urne, alle urne.