Sarà ampliata l’area di scavo in piazza Garibaldi e valorizzati i reperti archeologici riaffiorati dal sottosuolo
Pubblicato in data: 21/7/2015 alle ore:10:30 • Categoria: Attualità, Comune, Cultura •Sarà ampliata l’area di scavo in piazza Garibaldi e valorizzati i reperti archeologici riaffiorati dal sottosuolo. E’ quanto deciso da Soprintendenza e Comune a distanza da una settimana dalla scoperta, durante l’esecuzione dei lavori di scavo per la cablatura del centro storico da parte della Telecom, di una soglia di 2000 anni fa e di diversi tratti di muri dell’antica Abellinum. Reperti affioranti e collocati ad appena 50 centimetri di profondità. Un rinvenimento a pochi metri di distanza dalla necropoli di piazza Garibaldi dove già da anni è stato portato alla luce un antico cimitero con basilica paleocristiana scoperta in vicolo San Giovanniello nel 2013.
E così la Sovrintendenza ha avanzato richiesta all’impresa esecutrice dei lavori di interramento della fibra ottica di ampliamento dello scavo limitatamente all’area dove sono stati rinvenuti i reperti dell’antica Abellinum. Sarà così allargata e approfondita l’area per accertare la presenza di ulteriori materiali di interesse archeologico. Il basamento emerso dal sottosuolo è certamente di provenienza dall’antica Abellinum e da altri scavi sono emerse tracce evidenti di muratura a reticolo di origine romana. Ricordiamo che l’area è considerata dalla Soprintendenza un’importante necropoli di Abellinum sviluppatasi nel centro storico ed intorno alla basilica paleocristiana.
«Confermo la richiesta di approfondimento dello scavo da parte della Soprintendenza anche su mia sollecitazione – ci anticipa il delegato alla Cultura e ai Lavori Pubblici, Lello Barbarisi – al dirigente dottoressa Maria Fariello che non ha avuto esitazioni a richiedere ulteriori indagini. Se dovessero emergere altri reperti archeologici non avremmo alcun problema a chiederne la valorizzazione dell’area con la realizzazione di un probabile affaccio dalla sede stradale sui reperti emersi che consenta a tutti di poterli ammirare. La valorizzazione consisterà nella sistemazione dell’area e nel render visibili i reperti affiorati».
Proprio sui lavori di cablaggio del centro storico non sono mancate polemiche, come quella sollevata dall’ex consigliere Lello La Sala che ha criticato che fosse consentito il passaggio dei cavi delle fibre ottiche proprio all’interno di un’area così di pregio storico. «L’osservazione del professore La Sala è giusta, tanto è vero che l’avevo posta anch’io in fase progettuale – conclude Barbarisi -. Ma abbiamo avuto rassicurazioni che lo scavo non sarebbe andato mai oltre certe profondità e non sarebbe stato molto invasivo ed inoltre si sta svolgendo sotto la sorveglianza quotidiana al cantiere da parte di un archeologo della Soprintendenza. Da qui la scelta di scongiurare che la zona del centro antico venisse del tutto esclusa dalla banda larga. E’ nell’interesse di questa Amministrazione procedere alla valorizzazione del patrimonio dei bene culturali e ovviamente anche del centro storico e quindi non si escludono ulteriori interventi anche di altra natura a tutela e a salvaguardia del vecchio quartiere di Capo La Torre. Ringrazio anche l’ex sindaco Laurenzano, per taluni incoraggiamenti che mi ha fatto pervenire in questa direzione condividendo insieme a me questi interventi a salvaguardia che privilegiano l’interesse generale rispetto a quello di natura privatistico con ulteriori azioni a miglioramento della qualità della vita dei residenti del centro storico e della tutela dello stesso».
OI MADONNA QUANDO ERA GRANDE QUELLO SCAVO(RISKIAVO DI NON PASSARE CON IL MIO MEZZO??
E ABELLINUMMMMMMMMMMMMM?????????????????