Consiglio comunale, ok tra le polemiche alla cessione gratuita degli alloggi di Alvanite e al nuovo regolamento per le sponsorizzazioni
Pubblicato in data: 5/9/2015 alle ore:23:30 • Categoria: Politica •Approvata tra le polemiche in consiglio comunale ad Atripalda la cessione gratuita della proprietà degli alloggi popolari di Contrada Alvanite per i richiedenti aventi diritto.
Il civico consesso riconvocato d’urgenza dopo che lo scorso 27 agosto è venuto meno il numero legale. Il consigliere Lello Barbarsi, infatti, lasciò la seduta per motivi di lavoro seguito poi dai colleghi di minoranza presenti, Del Mauro, Battista, Moschella, Pacia e Musto facendo così venire meno il numero minimo di presenza, nove, per far sì che il parlamentino cittadino potesse proseguire dopo aver approvato il bilancio di previsione. Dunque, ieri mattina, si è proceduto a discutere dell’applicazione art.21 bis D.L. n. 244/1995, convertito in Legge n. 341/1995 e dell’adozione del nuovo regolamento per la disciplina e la gestione dei contratti di sponsorizzazione. «Andiamo a riconoscere ai richiedenti aventi diritto, gli assegnatari degli alloggi post terremoto di contrada Alvanite, il diritto di riscattare gratuitamente gli alloggi – spiega l’assessore Antonio Prezioso -. Finalmente viene riconosciuto un diritto inapplicato da anni, tale iniziativa attesta l’attenzione di questa Amministrazione al quartiere periferico, dopo l’impegno di spesa riconosciuto nell’ultimo bilancio pari a circa 100mila euro per interventi in numerosi palazzi. L’iter che andiamo ad approvare oggi troverà nel corso degli anni ancora più proseliti. Al momento sono circa 20 le richieste giunte che testimoniano l’avvio di un percorso di emancipazione del quartiere troppo spesso ricordato solo in campagna elettorale. Un discorso del resto già fatto per gli alloggi di via San Giacomo». Subito la replica di Ulderico Pacia in riferimento ai nominativi in questione alcuni dei quali «non figurano non figurano nell’elenco dei post terremotati». A spiegare Mimmo Landi «c’è stata un’integrazione rispetto al primo elenco dato che altri cittadini aventi diritto ne hanno fatto richiesta al Comune». Più nel dettaglio il sindaco Spagnuolo: «oggi non si approva l’elenco dei nominativi ma si delibera l’autorizzazione generale in base alla quale il Consiglio si dichiara d’accordo ad applicare la norma di concedere l’immobile a titolo gratuito mentre si rimanda agli uffici competenti la fase istruttoria e la verifica nome per nome». In ogni caso specifica il primo cittadino si tratta di «un’opportunità e non di un obbligo per il cittadino mentre il Consiglio comunale, data la difficoltà a manutenere questi immobili, ha la possibilità di sgravarsi da questi oneri e di dare la possibilità di far diventare di proprietà l’immobile in cui si vive e in cui magari sono fatti interventi migliorativi. Intanto abbiamo messo in bilancio interventi di sistemazione di grondaie da fare a breve».
Ad incalzare dai banchi dell’opposizione anche Massimiliano Del Mauro: «Vi siete avventurati nella gestione dell’ente con una maggioranza risicata, questi sono i rischi – sottolinea -. E’ opportuno stabilire l’elenco degli aventi diritto oggi anche se con questa operazione di fatto bocciamo la questione di “Alvanite quartiere Laboratorio”, che evidentemente era solo uno specchietto per le allodole, uno spot elettorale irrealizzabile ma presente in bilancio». La questione secondo l’opposizione creerebbe disagi in futuro: «Se in un fabbricato c’è un appartamento di proprietà, i titolari parteciperanno alle spese di interventi, di abbattimento e costruzione se necessario? Stiamo parlando di immobili del 1986, arrivati quindi a scadenza naturale. Mi auguro che tutto ciò sia chiarito e pubblicato l’elenco di tutti gli aventi diritto. Per gli alloggi di via San Giacomo c’è una differenza sostanziali perchè sono stati pagati 40 mila euro. Su Alvanite è diverso, certo è un diritto del cittadino ma occorre tutelare anche l’ente che si taglia la possibiità di intervenire con i finanziamenti europei dato che la proprietà totale non è più esclusivamente pubblica».
In disaccordo anche Nunzia Battista: «Manca una programmazione a lungo termine e chiarezza in diversi aspetti. L’amministrazione in futuro avrà difficoltà a gestire. In discussione anche il metodo, in un quartiere che dovrebbe avere il Comitato affrontiamo un problema così delicato con comunicazioni personali ai cittadini e non pubblicamente. Non è possibile nemmeno mettere in un unico stabile tutti i richiedenti. In pratica diamo loro una casa che doveva essere abbattuta già dieci anni fa, teoricamente è inagibile, non facciamo un favore nemmeno ai cittadini. Se davvero si vuole rivalutare Alvanite si poteva dare loro la proprietà del nuovo e non alloggi portatori di spese. Il dato politico è che non avete intenzione di fare alcun intervento su Alvanite, solo un castello in aria dato che un appartamento di proprietà in un immobile creerà problemi per futuri interventi dovendo ad esempio garantire loro un’altra abitazione in caso di abbattimento. Tale scelta andava discussa meglio con i cittadini per far capire loro a cosa vanno incontro, si tratta di prefabbricati pesanti per cui è un pacco per i cittadini». Poi l’intervento di Dimitri Musto per il gruppo di Area Popolare che sottolinea che «coloro che avranno l’abitazione gratis non potranno partecipare poi alle successive assegnazione di nuovi appartamenti».
A rispondere Prezioso: «Andiamo semplicemente a riconoscere un diritto, è chiaro che in qualsiasi condominio i condomini cambiano e tutti gli obblighi e le competenze di spese sono divisi per millesimi e regolati per legge. Queste solo osservazioni allarmistiche, dato che tale indirizzo è stato dato in altre zone della Campania ben più difficili di Atripalda, senza problemi».
A fare chiarezza sul progetto Alvanite Quartiere Laboratorio Luigi Tuccia: «La settimana prossima uscirà il bando approvato dalla Regione, il finanziamento c’è e il progetto ha visione futura, stiamo mettendo tutti nella condizione di partecipare. A noi costa 400 mila euro a fronte di 8 milioni dell’intervento che avrà anche un buon risvolto sociale per un quartiere residenziale per tutte le fasce sociali. A breve si faranno anche interventi Ers di riqualificazione».
Il punto passa con 11 voti a favore, 2 astenuti Del Mauro e Pacia e un voto contrario di Battista. Assenti Geppino Spagnuolo, Vincenzo Moschella e Massimiliano Strumolo.
Nel corso della seduta, inoltre, è stato adottato anche il nuovo regolamento per la disciplina e la gestione dei contratti di sponsorizzazione, astenuti due contrari tre. «rispetto al vecchio consente anche le sponsorizzazioni tecniche previste nel nuovo codice degli appalti pubblici – spiega Lello Barbarisi – abbiamo allineato la norma all’attuale visione in materia». Pronta la replica di Del Mauro: «sul limite di 40mila euro abbiamo perplessità, è troppo alto e andrebbe sensibilmente abbassato. Inoltre si potrebbe inserire la valutazione di volta in volta se associare o meno una determinata immagine all’ente», Pacia e Battista che vede bocciati gli emendamenti proposti ad eccezione del ruolo del dirigente di settore per l’individuazione degli sponsor e l’esclusione dei certificati come luoghi di sponsorizzazione.
FdL
Questa soluzione di concedere gli alloggi di madre TERESA di Calcutta a titolo gratuito ai residenti risale alla De SIMONE e fu un altro flop.
Caro Nando ma quale desimone questi sono case costruite dal terremoto è percio chi vive con regolarita ha diritto di segniato gratuamente la casa