Maltempo, il ponte delle Filande di nuovo invaso da fango e tronchi. FOTO
Pubblicato in data: 21/10/2015 alle ore:07:30 • Categoria: Cronaca •La bomba d’acqua caduta sull’Irpinia fa straripare nuovamente il torrente Fenestrelle all’altezza del ponte delle Filande. All’alba di ieri un fiume di acqua, fango, grossi rami e detriti ha fatto temere nuovamente il peggio nella zona di via Pianodardine, già salita alla ribalta della cronaca provinciale negli anni per i danni causati dalle esondazioni. A pochi giorni dal primo straripamento, il livello di guardia ieri mattina è salito pericolosamente fino a superare gli argini. La strada è stata invasa così da fango e detriti ed è rimasta chiusa per gran parte della mattinata per consentire ad una pala meccanica della ditta Pastore di rimuovere da sotto il ponticello grossi tronchi che ostruivano il deflusso dell’acqua.
Lo stato di allerta ha richiesto l’intervento congiunto dei Vigili urbani di entrambi i comuni e dell’Utc che hanno monitorato la portata del torrente e transennato la strada, invasa da grossi rami e detriti, chiudendola per diverse ore al traffico.
Un pericolo più volte annunciato quello che si ripete con cadenza puntuale nel tratto stradale del ponte delle Filande non appena le piogge diventano abbondanti. Un fronte, ubicato al confine tra Atripalda ed Avellino, che regolarmente con le abbondanti piogge diventa critico. Nel 2010 per poco non ci scappò il morto quando durante un violento nubifragio un automobilista a bordo di una Bmw fu salvato di notte in extremis da una pala meccanica proprio della ditta Pastore prima che fosse travolto con l’auto dall’impeto delle acque.
Anche ieri mattina la pala meccanica della ditta Pastore, che ha la sede aziendale adiacente al fiume, è dovuta entrare in azione per rimuovere dei grossi tronchi di albero che ostruivano il regolare deflusso delle acque. Sotto quel piccolo ponticello con le forti piogge si crea una sorta di tappo e strozzatura formata dai detriti e tronchi di albero trascinati dal torrente che si bloccano tra i pilastri del tratto viario, provocando allagamenti e danni con la strada che puntualmente resta sommersa da acqua e fango.
In questi anni si sono sprecati gli appelli al Prefetto di Avellino per la richiesta di convocazione di un tavolo urgente tra Provincia, Comuni, Genio Civile e Protezione Civile per la messa in sicurezza dell’area. Appelli caduti puntualmente nel vuoto mentre i residenti attendono ancora un profondo risanamento.
Oggi c’è un nuovo impegno della Provincia con il delegato ai Trasporti Vincenzo Moschella, che unitamente ai responsabili del settore Ambiente e Viabilità, sono pronti ad affrontare la problematica. Ma i tempi appaiono lunghi mente ogni volta che si abbatte un violento temporale cresce la paura dei residenti.
Nuovamente allegata ieri mattina anche la vecchia strada che collega via Cesinali con Contrada Alvanite. Sotto il viadotto su cui transita il raccordo autostradale Av-Sa si è formato un mare di acqua. Neanche l’intervento tempestivo di pulizia e di ripristino della viabilità messo in campo lunedì dalla Provincia a seguito del maltempo dei giorni scorsi è servito a scongiurare un secondo allagamento.
Sotto monitoraggio continuo anche le contrade rurali ed il fiume Sabato.
Chiacchiere, solo chiacchiere e il pericolo sta’ sempre la’, che Dio c’e’ la manda buona.