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Abellinum, notificato il quarto decreto di esproprio. Barbarisi: «il 2016 sarà l’anno buono». Fariello:«la città romana è integra e salva». FOTO

Pubblicato in data: 11/12/2015 alle ore:08:00 • Categoria: Comune, Cultura

Abellinum, Lello Barbarisi e Maria FarielloNotificato il quarto decreto di esproprio per riconsegnare il parco archeologico di Abellinum alla città. Ad annunciarlo ieri sera a Palazzo di città il delegato alla Cultura e Lavori Pubblici Lello Barbarisi con la dottoressa Maria Fariello della Soprintendenza ai Beni Archeologici. Ministero, Soprintendenza e Comune in campo quindi per scrivere la parola fine ad una lunghissima querelle con la famiglia Dello Iacono segnata nei decenni da sentenze, ricorsi, carte bollate, espropri e risarcimenti, marcia e sitin di protesta dinanzi ai cancelli del parco di via Manfredi, che a tutt’oggi restano chiusi al pubblico.
«Finalmente dopo 40 anni si arriva a scrivere la parala fine sulla questione dell’esproprio di Abellinum – annuncia il delegato Lello Barbarisi -. L’ultimo atto è di poche ore che porta al definitivo quarto esproprio, quasi coattivo, che si sta notificando in queste ore alla famiglia Dello Iacono, che non consentirà più ai legittimi proprietari di ricorrere nel merito ma solo per quanto riguarda l’indennizzo. Un suggerimento venuto dalla magistratura. La stesa strada era già stata seguita con il terzo esproprio ma poi è stato sconfessato dal Tar di Salerno».
Abellinum, Labate e Barbarisi e FarielloAll’incontro in sala giunta presente anche il presidente della Pro Loco Atripaldese, Lello Labate che a fine estate aveva avviato un’azione forte con raccolta di firme per riaprire il sito archeologico. «Una campagna di sensibilizzazione della Pro Loco che aveva creato clamore ma in questi anni Soprintendenza e Ministero non hanno mai mollato la presa. Ringrazio il dottor Capuano per la pazienza. L’impegno dell’Amministrazione e del sottoscritto è di dover portare risultati a casa nel rispetto della fiducia accordataci dagli elettori e nel nostro programma elettorale c’era la questione Abellinum che ora viene sottratta, con il nuovo esproprio, dalla gestione dei Dello Iacono. La dottoressa Fariello fu nominata custode giudiziario dalla Procura di Avellino, che sta procedendo per danneggiamento contro i Dello Iacono, per consentire di completare i lavori e recuperare la struttura della domus dai danni ingenti provocati dalla nevicata del 2012. Con questo atto il parco può essere riaperto anche domani mattina. I lavori eseguiti sono al 97% e gli ulteriori 3% non ne condizionano la riapertura. Speriamo che anche gli altri restanti 3% possano essere eseguiti in poco tempo per consentire l’accesso da rampa San Pasquale, dando vita ad una sorta di osmosi tra vecchio e nuovo. L’appello forte della Pro loco meritava un’altrettanta risposta forte ma il nostro silenzio non era legato ad inerzia. Se ritardo c’è stato c’è stato anche qualcuno dall’altra parte che ha ritenuto di tenersi stretto quello che era un patrimonio che ha fruttato in termini di indennizzo anche parecchio». Ad illustrare i dettagli del quarto esproprio la dottoressa Fariello della Soprintendenza: «Oggi siamo giunti al quarto esproprio in una vicenda intricatissimo dopo che i Dello Iacono erano riusciti ad ottenere un’ulteriore sospensiva. Abbiamo perciò posto in essere un nuovo atto di esproprio, quasi un atto di perfezionamento. Il sequestro già ci cautela visto che abbiamo potuto proseguire i lavori,  di riaprire il parco e conservare il materiale. Abbiamo assistito a delle cose assurde. Speriamo che al più presto la causa per danni avviata e che va parallelamente con l’esproprio, ci consenta di definire il tutto. La città romana  è integra e salva e sotto il terreno, per cui ci impegneremo alla ricerca di nuovi fondi. L’iniziativa del Comune di raccordare tutte queste emergenze storiche è meritoria».
Sui tempi di riapertura si sbilancia Barbarisi: «il parco può esser riaperto avendo il titolo di proprietà che si materializza con il nuovo atto esproprio che è in itinere e con il completamento del 3% dei lavori restanti per i quali si procederà con un nuovo appalto per rendere quanto più agile il nuovo ingresso da Rampa San Pasquale. Il 2016 sarà e deve essere l’anno buono. Il desiderio è di consegnare il parco alla Passione di Cristo di Pasqua, palcoscenico all’aperto unicoa
Sui progetti in cantiere da parte dell’Amministrazione per valorizzare il parco Barbarisi conclude: «C’è un progetto di valorizzazione, in estensione ad una convenzione già esistente con la Soprintendenza, con un ufficio di progettazione, per dar vita ad un sistema che veda al centro il parco archeologico con un progetto preliminare che valorizzi non solo Abellinum ma tutti i nostri beni archeologici e poi mettendoli a sistema con l’area vasta su cui auspico l’interesse della città capoluogo che trova qui le sue radici. In questa città c’è molto del lavoro che viene da vecchie amministrazioni, c’è tutto un lavoro in continuità. Il mi auspicio è che la gestione dei fondi strutturali avvenga in maniera diversa da quella finora vista. Perciò puntiamo ad un convegno politico che capisca la necessità di una comunità come la nostra che vuole valorizzare un patrimonio immenso di cui dispone. Vogliamo che la politica ci dia quello che ci spetti e non per titolo. Il futuro di questa città è nel suo passato. Se ci crediamo in questo possiamo dare una speranza ai futuri giovani di questa città e dell’area vasta intorno ad un ragionamento culturale. E questo s’intreccia con la vocazione commerciale dando vita ad un elemento di grande attrattiva che non può non partire da Abellinum».

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Una risposta a “Abellinum, notificato il quarto decreto di esproprio. Barbarisi: «il 2016 sarà l’anno buono». Fariello:«la città romana è integra e salva». FOTO”

  1. paola ha detto:

    credo che i Dello Iacono hanno messo in evidenza tutta l’incapacità e il pressapochismo con il quale lavora la Soprintendenza coadiuvata da Pro-Loco e Amministrazione comunale. Non può, un organo dello Stato farsi mettere sotto scacco per ben tre volte da privati e per tale motivo dover pagare, a titolo di indennizzo una barcata di milioni di euro. Soldi di chi? Dello Stato e chi è lo Stato? Siamo noi. Riassumendo “i cittadini hanno pagato una barcata di milioni ai Dello Iacono perchè gente incompetente e presumibilmente incapace e stata chiamata a svolgere mansioni più grandi di loro. E se anche i proprietari della zona di Civita chiedessero l’indennizzo per i quarant’anni di vincolo posto sulle loro proprietà? Meditate gente Meditate

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