Riqualificazione di contrada Alvanite, ottanta giorni di tempo per individuare il soggetto privato attuatore del progetto da oltre 8 milioni di euro
Pubblicato in data: 29/1/2016 alle ore:10:45 • Categoria: Attualità, Comune •Ottanta giorni di tempo per individuare il soggetto privato attuatore che dovrà accollarsi il 45% dei costi ed iniziare i lavori di housing sociale a contrada Alvanite. Parte da qui la nuova sfida per il Comune di Atripalda, che dopo aver incassato l’ok regionale al progetto di riqualificazione, dovrà ora dimostrare di saper superare questo nuovo step se vuole realmente ridisegnare il volto di contrada Alvanite.
E’ stato infatti pubblicato il bando di gara per il Progetto “Alvanite Quartiere laboratorio”. Un progetto da 8 milioni e 522 mila euro che punta alla ristrutturazione urbana, nuove costruzioni per 72 nuovi alloggi, rivitalizzazione sociale e riqualificazione degli spazi esterni della contrada composta da prefabbricati pesanti realizzati nel post sisma. Un progetto che prevede però un cofinanziamento da parte del soggetto privato pari a 3.323.396,27 euro.
«Si tratta di un bando europeo – commenta il vicesindaco con delega all’Urbanistica Luigi Tuccia -. All’inizio eravamo 67 comuni a concorrere al bando regionale per l’edilizia residenziale asociale, avendo individuato in Alvanite l’area da poter riqualificare dove, grazie alla perimetrazione stabilita in Consiglio comunale, ci ha consentito di partecipare al bando con un ritorno anche al privato. La vera sfida che ora ci attende è che al bando rispondano un o più partners privati, noi ne speriamo più di uno. C’è un cronoprogramma che fissa anche l’avvio dei lavori che dovrebbe avvenire per fine estate. L’intervento invece dovrà essere completato nel giro di due anni circa. Siamo molto contenti perché la riqualificazione di Alvanite è nel nostro programma elettorale e se si realizzerà sarà una promessa mantenuta».
Con i fondi stanziati da Palazzo Santa Lucia l’ente municipale potrà realizzare 72 nuovi alloggi: 28 alloggi Ers (Edilizia residenziale sociale), 24 alloggi Erp (edilizia residenziale popolare) e 20 alloggi convenzionati da destinare ai privati che godono dei requisiti, in un mix tra pubblico e privato. Oltre alle residenze è previsto un sistema di servizi: un alloggio sarà destinato per un laboratorio formativo ambientale denominato Ecolab; un ambiente sarà destinato alla Banca del Tempo, uno spazio sarà destinato inoltre per lo svolgimento delle attività del Comitato di quartiere, una ludoteca, un gruppo appartamento per anziani, una casa famiglia e quattro locali per attività commerciali ed artigianali. Le opere di urbanizzazione invece prevedono realizzazione di area a verde, percorsi pedonali, parcheggi residenziali per un tutale di 3500 mq. Gli 8 milioni e 522 mila euro sono così ripartiti: 3milioni e 382mila euro sono contributi in conto capitale da parte del ministero delle Infrastrutture e della Regione Campania; contributo in conto interesse per 1 milione e 367mila euro; un finanziamento del Comune per 450mila euro ed infine ai privati o soggetto attuatore per 3 milioni e 300mila euro. E proprio questo è il passaggio più cruciale e delicato che si è appena aperto perché nel caso in cui l’ente comunale non riuscisse ad individuare, con il bando pubblicato, il soggetto o più soggetti privati attuatori dell’intervento, una cooperativa o una società, Atripalda perderebbe di fatto tutto il finanziamento. «Nel caso dovesse accadere ciò finirebbe il nostro sogno come è già successo a Casalnuovo di Napoli – conclude Tuccia- . Al massimo potremmo riproporre il bando ma la Regione potrebbe revocarci il finanziamento accordatoci».
Ma cosa volete riqualificare se Alvanite è stata è e sarà un DORMITORIO.
Non vi illudete cari amministratori, che potete promettere BEN poco stavolta, perchè trovare chi inizia i lavori anticipando il 45 per 100 non lo troverete mai. Solo un pazzo lo può fate, perchè il 45 per 100 è il costo reale degli alloggi.