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Gli studenti del liceo “De Caprariis” di Atripalda a “Pane Quotidiano” su Rai 3. FOTO

Pubblicato in data: 11/2/2016 alle ore:17:12 • Categoria: Cultura

ragazzi_2Il 9 febbraio scorso il Liceo De Caprariis di Atripalda ha partecipato alla trasmissione Pane Quotidiano sulla rete RAI 3, condotta da Concita De Gregorio.
La puntata ha ospitato il professor Antonio Calabrò, giornalista di lunga esperienza ed oggi docente alla Bocconi di Milano. Il programma televisivo offre al pubblico l’opportunità di riflettere sul tema di un libro di recente pubblicazione e di discuterne direttamente con l’autore. Quale migliore audience di una scuola?

ragazzi_conduttriceGli studenti del Liceo de Caprariis di Atripalda si sono proposti per la lettura del libro I 1000 morti di Palermo di Calabrò, pubblicato appena il 2 di febbraio scorso. Nell’arco di una settimana gli alunni delle classi II B, II E e III D della sede di Atripalda si sono messi al lavoro ed hanno tenuto delle lezioni di gruppo per discutere e scegliere gli argomenti più interessanti del libro: gli spunti erano tanti ed anche difficili da affrontare, visto che la notevole esperienza dell’autore forniva una lunga lista di eventi relativi a fatti legati alle attività mafiose degli ultimi trent’anni a Palermo e non solo. La pubblicazione coincide con il trentennale, infatti, del famoso maxiprocesso alla mafia tenuto a Palermo nel 1986.

ragazzaGli studenti del De Caprariis seguono da anni un progetto di Educazione alla Legalità che li aiuta a comprendere i problemi della convivenza civile e li guida a maturare le competenze di Cittadinanza, come vuole la scuola, la famiglia e la società: il curricolo scolastico, infatti, prevede un percorso interdisciplinare con questi obiettivi formativi e i docenti coinvolti organizzano occasioni di confronto sia con argomenti di cronaca e con protagonisti della Storia che con temi letterari. Pertanto, gli studenti hanno dimostrato di saper affrontare con disinvoltura queste occasioni di discussione, non solo a scuola, ma anche in una diretta televisiva.

magliettaL’ambiente insolito dello studio televisivo non li ha messi a disagio. Accompagnati dalle docenti Adele Testa, Marina Della Vecchia, Maria Antonietta Rizzo e Clelia Troisi, hanno seguito le indicazioni dei responsabili tecnici, i suggerimenti degli autori del programma, gli inviti della conduttrice e dell’autore del libro in sala ed hanno fatto sentire la loro voce.  Hanno chiesto, ad esempio, qual è e quale è stato il ruolo delle donne nei fatti e nei processi di mafia, visto che ne sono state spesso protagoniste; come può un cittadino comune tutelarsi dall’illegalità ai nostri giorni, dal momento che la cronaca più recente fa emergere casi di corruzione e collusione nella vita pubblica; come si deve interpretare il fenomeno del pentitismo, che ha caratterizzato proprio i grandi processi alla mafia. Il professor Calabrò ha risposto con cortesia e semplicità, in uno stile da giornalista ma con un tono paterno, offrendo consigli, più che spiegazioni, a studenti che apparivano già consapevoli della gravità degli argomenti ma curiosi nell’affrontarli da protagonisti del loro tempo.

della_vecchia_testaUn’altra occasione di confronto sarà nei prossimi giorni, in una nuova puntata del medesimo programma, quando gli stessi alunni del De Caprariis incontreranno Paolo Rumiz, autore del romanzo autobiografico Il Ciclope. In questo caso si tratta di un’esperienza tutta personale del narratore, che sceglie di vivere un periodo sabbatico su di un’isola dalmata dove un faro continua a svolgere la sua funzione di guida e ammonimento insieme, ai naviganti e non solo a loro.

ragazzi I nostri studenti, questa volta, hanno fatto i conti con un testo intimista: hanno osservato come la tecnica del flashback induca il fruitore ad imitare il narratore e a fare lo stesso percorso di ricerca interiore per dare un senso vero alle proprie esperienze di vita: in seguito a questa scoperta, hanno voluto chiedere conferma all’autore se era questa la giusta lettura, oppure se dovevano conferire maggiore importanza allo spettacolo del paesaggio, che pure ricorre nella narrazione.
studioMa forse ciò che ha colpito la loro curiosità è stato il fatto che il protagonista sceglie di rinunciare assolutamente alla tecnologia pur di vivere sull’isola e al cospetto del faro: l’autore spiega ai ragazzi che questa esperienza, pur scabrosa come sembra, si può fare ed è alla portata di tutti, anche di un adolescente. Ancora una volta, dunque, gli studenti del De Caprariis hanno dato prova di aver maturato notevoli abilità nell’affrontare una lettura impegnativa e promettono di diventare lettori sempre più competenti.

ragazzo (1)Questa occasione è stata molto gratificante per tutti quelli che vi hanno partecipato: gli studenti hanno dato prova di competenza e preparazione, i docenti si sono compiaciuti degli esiti del loro lavoro appassionato, la Dirigente si è detta orgogliosa della comunità scolastica di cui è responsabile.

Prof. Adele Testa

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