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“Il libro in fiera”, lo scrittore Pino Aprile: «La poesia è come il giornalismo, non muore». Il sindaco Spagnuolo: «amministratore e giornalista ruoli delicati». Ciro De Pasquale: «il pensiero del direttore Elio Parziale qui con noi». FOTO

Pubblicato in data: 20/5/2016 alle ore:18:50 • Categoria: Cultura

Il libro in fiera 2016, Pino Aprile1«La poesia è come il giornalismo, è l’arte del togliere, di essere conciso e di stringere. Il giornalismo non muore, i giornali sì».
E’ l’incipit della lezione tenuta questa mattina dallo scrittore e giornalista Pino Aprile al corso di formazione per giornalisti nell’ambito della manifestazione “il Libro in Fiera” che si sta svolgendo nella Dogana dei Grani di Atripalda. Tema del convegno “Giornalismo e deontologia: i confini di un delicato rapporto” promosso dall’Ordine regionale dei giornalisti.
Il libro in fiera 2016, Pino Aprile2E lo scrittore ha portato alla numerosa platea la sua esperienza di giornalista, avendo ricoperto il ruolo di vicedirettore di Oggi e direttore di gente, lavorato in televisione con Sergio Zavoli nell’inchiesta a puntate “Viaggio nel sud” e a Tv7, settimanale di approfondimento del Tg1. È autore di libri tradotti in più lingue come Elogio dell’errore, Elogio dell’imbecille, Terroni e Carnefici.
«E’ una cosa enorme quella che facciamo, senza il giornalismo non esisterebbe la civiltà, non esiterebbe la comunità, non esisterebbe probabilmente l’homo sapiens, un cacciatore raccoglitore  – ha proseguito lo scrittore pugliese -. Ce ne vogliamo almeno due, ma quando, come diceva Aldo Moro, un uomo incontra un altro nasce la politica, ovvero la comunità, cioè quello scambio di notizie che crea le gerarchie. Con la politica governa chi ha le informazioni. Nel mondo i giornali stanno  tutti morendo, è la crisi dei giornali non del giornalismo. Il giornalismo non è in crisi. Anzi la bellezza del giornalismo è la multiculturalità, se studi e sei curioso su una cosa tu ci arrivi con le esperienze di tanti altri».
Il libro in fiera 2016, Pino Aprile4Nel suo saluto il sindaco Paolo Spagnuolo ha tenuto a sottolineare la similitudine tra il ruolo delicato di giornalista e quello di amministratore pubblico:«è un motivo di grande orgoglio venire qui dove sono riuniti i giornalisti provenienti da tutta la Campania perché il ruolo che voi svolgete in questa fase storica è molto importante. Siete qui ad ammirare anche le bellezze che fanno parte del nostro patrimonio storico culturale a partire dalla Dogana. Ci sono delle similitudini tra il giornalista e l’amministratore in questa fase storica. Intanto le difficoltà del momento perché per voi occorre quasi reinventare la professione di giornalista mentre noi come amministratori dobbiamo rifondare il rapporto con i cittadini perché è stato completamente deteriorato per errori commessi dalla politica. E noi abbiamo il vostro stesso compito: pensare a ciò che il cittadino si aspetta,  a parlare il suo linguaggio e dell’interesse pubblico. Un’altra similitudine è che abbiamo grosse responsabilità perché siamo dei centri di imputazione, noi come amministratori e voi perché riuscite a fare opinione. Oggi poiché nelle famiglie c’è molta distrazione, si dialoga poco e c’è anche molta approssimazione nell’approcciarsi alle cose quotidiane, molto spesso si legge un giornale o si guarda un programma televisivo e si pensa che quella sia la verità storica o la verità processuale. Allora avete una grossa responsabilità perché siete in grado di orientare il pensiero delle persone. E questo vi rende estremamente responsabili, dovete fare attenzione».
Il libro in fiera 2016, Pino Aprile6Il primo cittadino ha esortato i giornalisti a non scrivere sentenze con la pubblicazione delle intercettazioni: «leggo in questi giorni dell’inchiesta che c’è stata qui ad Avellino e non riuscivo a rendermi conto del perché le intercettazioni fossero così presenti in maniera copiosa sulla stampa, e al di là delle responsabilità e mi auguro che la magistratura vada avanti anche in maniera pesante, c’è però un dato che io cittadino che leggo vede davanti a me una sentenza di condanna. Quindi la vostra responsabilità anche sotto questo profilo c’è questo rischio,  che quando si parli di indagini e inchieste la cosa venga recepita dal cittadino come l’emissione già di una condanna. Quindi dobbiamo fare molta attenzione, ispirando la nostra condotta, in primis di chi ha un ruolo istituzionale come nel mio caso, ma anche nel vostro caso, all’essere moderati, accorti e di essere rispettosi della sensibilità di chi legge e di chi è oggetto dell’articolo di turno. E’ un lavoro sicuramente difficile ed in questa fase ancora di più. Facciamo attenzione, però è un lavoro che offre ai cittadini un diritto costituzionalmente garantito ed io per questo vi ringrazio, il diritto all’informazione che è fondamentale. Più si legge e più si studia e agli studenti presenti dico che attraverso la cultura più si ha la capacità di filtrare ciò che il politico ci dice o il giornalista scrive. Cioè si acquisisce la capacità di saper giudicare senza condizionamenti ciò che gli altri ci dicono».
Il libro in fiera 2016, Pino Aprile7La manifestazione, organizzata dall’Associazione culturale “Cento Uomini d’Acciaio”, è stata supportata anche dal Comitato provinciale Telethon e patrocinata dal Comune. Domani spazio alla seconda edizione del premio “Elio Parziale – Amore e dedizione per la Scuola, futuro dei giovani”, promosso dalla famiglia dell’indimenticata direttore dell’Istituto comprensivo “De Amicis – Masi”. Di mattina saranno consegnati gli attestati di partecipazione, mentre di pomeriggio la premiazione dei vincitori della manifestazione. «Ha dato tanto a questa manifestazione – ha ricordato nell’introduzione il giornalista Ciro De Pasquale, organizzatore della manifestazione e moderatore – è stata una delle poche persone che sei anni fa credette in maniera ferma, decisa e spontanea che questa manifestazione avrebbe avuto successo. Non avrei mai immaginato di arrivare alla sesta edizione. Il direttore mi disse: la decima edizione la festeggeremo insieme. Purtroppo non c’è, non ci sarà fisicamente ma sono certo che fra quattro anni il suo pensiero e la sua anima sarà qui con noi».
Il libro in fiera 2016, Pino Aprile5

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  1. Giovanni De Caro ha detto:

    Come fare a meno di apprezzare questa meravigliosa iniziativa. Iniziativa che fonde la cultura la poesia la pittura, in breve ‘arte nelle sue innumerevoli sfaccettature creando stimolanti momenti di aggregazione, per giunta donati, cosa alquanto rara, completamente gratuiti. Come non avere la curiosità di partecipare, anche solo come semplici incuriositi spettatori.
    Voglio concludere con una sintesi di una stupenda poesia del grande poeta Pablo Neruda: Chi non è desideroso di conoscere; chi non prova interesse per le novità; chi non ama l’arte… lentamente muore.

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