Seconda edizione “Premio Elio Parziale”, cerimonia conclusiva con i sette vincitori. Il sindaco: «L’intera comunità atripaldese ha bisogno di esempi positivi». Fotoservizio
Pubblicato in data: 22/5/2016 alle ore:10:48 • Categoria: Cultura •«L’intera comunità atripaldese ha bisogno di esempi positivi ed Elio Parziale, uomo onesto, dedito al lavoro, che ha assunto il ruolo di istituzione scolastica».
A parlare è il sindaco paolo Spagnuolo nella cerimonia conclusiva della seconda edizione del premio “Elio Parziale – Amore e dedizione per la Scuola, futuro dei giovani”, promosso dalla famiglia dell’indimenticato direttore dell’Istituto comprensivo “De Amicis – Masi” scomparso lo scorso anno. L’ appuntamento ha concluso la sesta edizione della manifestazione “il Libro in Fiera” svoltasi nella Dogana dei Grani e organizzata dal giornalista Ciro De Pasquale con l’associazione “Cento uomini d’acciaio”. Nella mattinata consegnati gli attestati di partecipazione, nel pomeriggio la premiazione dei sette vincitori, tutti studenti dell’Istituto comprensivo “De Amicis-Masi”. «Un ricordo che va rinnovato ogni anno – ha concluso il primo cittadino – visto che i destinatari della sua passione erano i bambini e oggi dimostrano che dell’insegnamento del direttore è rimasto tantissimo. Ringrazio tutti, la famiglia, i bambini, il nuovo dirigente Rita Melchionne che ne ha raccolto l’eredità».
Sette le borse di studio del valore ciascuna di 100 €, consegnate dai figli del dirigente scomparso Antonio e Margherita per la quale «i bambini sono ambasciatori del ricordo, il ricordo di mio padre». Cinque gli alunni premiati della scuola primaria: Alessio Foscoli, Noemi Limone e Valeria Marra per le classi V, Davide Cucciniello e Franco Pio Galasso per le classi IV ed infine due agli studenti della scuola secondaria di primo grado Luis Davide Gentile e Gian Marco Del Mauro. Le somme, in buoni fruttiferi, offerte dalla moglie del dirigente professoressa Teresa Aquino e dal cognato dottor Sabino Aquino, potranno essere utilizzate per l’acquisto di libri scolastici. Sessantatré gli elaborati in tutto visionati dalla commissione composta dai dirigenti scolastici Tina Gargiulo e Tullio Faia unitamente alla professoressa Maria Teresa Fontanella.
«All’indomani di una tragedia è nato questo premio. Eravamo tristi, una comunità affranta – ha ricordato nell’introduzione il giornalista Ciro De Pasquale, organizzatore della manifestazione e moderatore – è stata una delle poche persone che sei anni fa credette in maniera ferma, decisa e spontanea che questa manifestazione Il Libro in Fiera, avrebbe avuto successo. Non avrei mai immaginato di arrivare alla sesta edizione. Il direttore mi disse: la decima edizione la festeggeremo insieme. Purtroppo non c’è, non ci sarà fisicamente ma sono certo che fra quattro anni il suo pensiero e la sua anima sarà qui con noi».
«Di Elio ricordo la sua onestà – ricorda la dirigente dell’istituto comprensivo atripaldese Rita Melchionne – quando mi trovo in difficoltà nel mio lavoro lo penso tantissimo. Essere atripaldese non lo aiutava visto che le persone oggi chiedono sempre di più e per me che non sono di Atripalda forse è più facile dire di no. Elio era un uomo di scuola, un esempio in cui mi riconosco, credeva nel suo compito».
«Ho in me una convulsione di emozioni – la testimonianza della dirigente Tina Gargiulo –. Elio era un amico carissimo, ci sentivamo tutti i giorni. Lui amava Atripalda e lottava per la città. Viveva per la sua cittadine non l’avrebbe mai lasciata. Una comunità di cui ne faceva parte in pieno».
Poi ancora il ricordo della professoressa Fontanella: «lui credeva tantissimo nella scuola come il futuro dei giovani».
Inviato anche un messaggio di saluto dal preside Mario Narciso e a seguire il ricordo della dirigente Emilia Di Blasi: «lo ho avuto come dirigente, è stato il mio mentore».
Ad avvio della manifestazione la presentazione del libro “Il torneo stracittadino” scritto a Gioso Tirone: «un torneo dei riunioni riservato solo agli atripaldesi. Si creò un movimento per Atripalda, trascorrendo tre quattro mesi in allegria, e Gigino Parziale che ha sempre partecipato ne è testimone. Feci dieci edizioni poi mi fermai. A distanzi di anni l’ho riprese. Il calcio come divertimento. Ho chiesto delle testimonianze a chi allora giocavano o faceva il dirigente portando degli aneddoti».
Chiude il pomeriggio la poetessa Lucia Gaeta, promotrice ideatrice della manifestazione cittadina “Premio poetico San Valentino”.
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