La Settimana Enigmistica dedica un cruciverba alle bellezze storiche e paesaggistiche di Atripalda
Pubblicato in data: 4/7/2016 alle ore:09:16 • Categoria: Attualità •Un cruciverba dedicato alle bellezze storiche e paesaggistiche della cittadina del Sabato. La Settimana Enigmistica, il più famoso e diffuso periodo dedicato all’enigmistica, nato nel 1932, ospita al suo interno cruciverba, rebus e vari rompicapi, nonché vignette e rubriche che sono un appuntamento fisso per i lettori di ogni età. Nella pubblicazione di questa settimana, a pagina 21, compare il cruciverba dal titolo “Una gita a….. ?”, con accanto delle foto ritraenti alcuni monumenti e paesaggi, il cui nome viene chiesto in alcune delle domande. Rispondendo a tutti i quesiti “orizzontali” e “verticali” si potrà scoprire la meta della città i cui monumenti sono raffigurati nelle foto. Ed il cruciverba di questa settimana è dedicato proprio ad Atripalda. Le sei foto infatti ritraggono uno scorcio di sei posti di Atripalda, che devono essere indovinati dal lettore. Ad ognuno di essi corrispondono dei quadratini bianchi da riempire con le lettere.
La prima foto ritrae contrada Saltissimo nella parte che costeggia il fiume Sabato, nei pressi di via Tiratore. La seconda foto invece il convento di Santa Maria della Purità in via Cammarota. Una veduta panoramica dall’alto della cittadina del Sabato invece è la terza foto. Spazio anche alla storia della città con la necropoli paleocristiana in vicolo San Giovaniello nella foto quattro. La Dogana dei Grani di piazza Umberto I, storico edificio e immagine della città è la quinta foto. Infine la facciata della chiesa madre di Sant’Ippolisto Martire.
Tra le sei figure manca tuttavia il luogo simbolo della città, l’antica Abellinum, il parco archeologico che sovrasta la cittadina. Gli scavi, che custodiscono al proprio interno un’antica domus romana ad oggi è ancora inesorabilmente chiuso al pubblico e non fruibile. Il sito archeologico di via Manfredi, è chiuso al pubblico da anni a seguito di un contenzioso civile e anche penale tra Soprintendenza, Procura e Comune (costituitosi parte civile per i danni) da una parte ed eredi Dello Iacono dall’altra, che stenta a trovare la parola fine. Una controversia culminata con il procedimento penale in corso avviato nel 2012 dalla Procura di Avellino contro la famiglia Dello Iacono per danneggiamento del sito archeologico, che con l’azione del Pm Patscot ed i militari del Nucleo Tutela Culturale di Napoli e della sezione Pg della Procura, apposero i sigilli per sequestrare l’intero parco (circa 2500mila metri quadri estesi per 25 ettari comprese le mura perimetrali). Attualmente il sito, dal grande valore storico ed artistico, è custodito da operai della Soprintendenza a cui la Procura di Avellino ha affidato la custodia e che hanno eseguito lavori di valorizzazione. Ma la città attende ancora la riapertura.
Comunque c’è visibilita’ per la “bellissima” ATRIPALDA! Spero solo che possa essere un volano per l’economia della CITTA’!
Noto che, anche attraverso il pretesto della Settimana Enigmistica, si tenta di dare una lettura non veritiera dei fatti che riguardano Abellinum. Senza voler difendere nessuno, ma solo per amore della verità, su questa vicenda bisogna raccontare i fatti, le responsabilità le stabilirà il tribunale e i fatti dicono che i Dello Iacono, proprietari del suolo, erano in possesso di una licenza edilizia legalmente ottenuta dall’ufficio tecnico del Comune e chi ha sbagliato è stato proprio il comune per incapacità di notificare un ordine di esproprio. Trascorsi 40 anni dall’inizio dello scavo vorremmo ritenere i Dello Iacono responsabili del degrado in cui versano i reperti archeologici, rimasti per anni senza protezione in balia degli eventi atmosferici. E’ assurdo!!!!!!
bene mi fa piacere