San Sabino nel segno di Raf, stamattina messa con il vescovo, in serata la processione. Don Fabio: «Festeggiarlo significa non solo chiedere una grazia, ma averlo come modello di vita per le sue virtù». FOTO
Pubblicato in data: 16/9/2016 alle ore:07:00 • Categoria: Cultura •I festeggiamenti di San Sabino Vescovo ad Atripalda nel segno di Raf. Sarà il noto cantautore pugliese il clou dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono, che si celebra oggi. Il concerto, che si terrà domani sera in piazza Umberto, alle ore 21,30, rientra nel tour estivo “Sono Io Tour 2016”. La piazza principe della cittadina del Sabato ospiterà così una serata di grande musica in un mix tra classici e canzoni inedite tratte dal nuovo disco. Non mancheranno, però, “Come una favola” (presentata a Sanremo 2015); “Rimani tu”, il singolo che ha anticipato l’album, “Pioggia e vento”, “Con le mani su” e hit come “Via”; “In tutti i miei giorni”; “Due”; “Sei la più bella del mondo”; “Ti pretendo”; “Infinito”; “Non è mai un errore”; “Cosa resterà di questi anni 80”. Classici che hanno fatto sognare intere generazioni.
Il programma dei festeggiamenti religiosi e civili, organizzati dal Comitato Festa San Sabino, presieduto dal parroco Don Fabio Mauriello e coordinato dal signor Carmine Pesca, prevede per questa mattina, ore 11, la Santa Messa nella chiesa madre d Sant’Ippolisto Martire presieduta dal vescovo di Avellino Francesco Marino.
Nel pomeriggio alle ore 18,30 santa messa celebrata da Don Fabio con Omaggio Floreale dell’Amministrazione Comunale al Santo Patrono. A seguire alle ore 19,30 Solenne Processione con la partecipazione delle autorità e di tutte le associazioni cittadine. In serata, alle ore 21, in Piazza Umberto I concerto bandistico “La Grande Orchestra Italia” diretto dal maestro Formisano offerto dall’Amministrazione Comunale di Atripalda. Domani sera invece, come detto, alle ore 21,30, in piazza Umberto I, Raf in concerto. Domenica sera, sempre ore 21, si chiude in piazza Umberto con Jovine in concerto.
«Con il nuovo comitato festa abbiamo cercato di dare grande valore all’aspetto religioso e civile di questo appuntamento che è nel cuore di tutti gli atripaldesi – spiega don Fabio Mauriello, parroco della chiesa madre di Sant’Ippolisto Martire, culla della cristianità in Irpinia per la presenza dello Specus Martyrum-.Tutto è questo è stato possibile grazie al lavoro fondamentale di questi ragazzi che unito a qualche persona del vecchio comitato hanno appoggiato la mia linea di fare una bella festa per il Santo Patrono. Una bella figura che deve diventare punto di riferimento per tutta la provincia. Festeggiarlo significa non solo chiedere una grazia, pregarlo per un’intercessione ma averlo come modello di vita per le virtù eroiche e la sua vicinanza ai poveri agli indifesi. Pur essendo vescovo è stato sempre vicino ai suoi fedeli più poveri ed emarginati». Un Santo Patrono vicino anche ai quartieri periferici della città: «non solo al centro ma anche vicino alle contrade – conclude Don Fabio -. Quest’anno abbiamo deciso di portare il Santo nei quartieri per dare maggiore spessore alla devozione nei confronti del santo perché ci sono persone anziane e malate che non possono neanche partecipare alla processione di stasera».
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