Scontro in Consiglio: la maggioranza si vota da sola le variazioni al Bilancio e l’opposizione abbandona l’aula. FOTO
Pubblicato in data: 31/12/2016 alle ore:08:00 • Categoria: Comune, Politica •Scontro in Consiglio sulle variazioni al Bilancio già bocciate due giorni prima con la maggioranza che li vota da sola e l’opposizione che abbandona l’aula e attacca anche il segretario comunale. Nel Consiglio comunale dell’antivigilia di Capodanno il sindaco ritrova ad ora di pranzo i numeri per una maggioranza risicata (9 a 8), riuscendo ad approvare tra le polemiche i primi due punti relativi a variazioni al Bilancio sulle quali 48 ore prima avevano registrato uno stop del parlamentino (8 voti favorevoli e 8 contrari) ma si vede costretto a dover rinviare invece «perché molti consiglieri comunali non si sentono bene»al nuovo anno la discussione sul Regolamento Comunale per la disciplina del Commercio sulle Aree Pubbliche che dovrebbe consentire il ritorno in centro del mercato del giovedì e il Riconoscimento di debiti fuori Bilancio derivanti da sentenze esecutive. Sono proprio le opposizioni, con Massimiliano Del Mauro, ad avvio di seduta, a sollevare eccezioni sulla ratifica alle due variazioni: «per quanto riguarda i primi due punti all’ordine del giorno ritengo che non si possa procedere, perché vengono riproposte nelle stesse modalità che invece l’aula ha già respinto 48 ore prima. Visto la mancata ratifica l’articolo 175 comma 5 D.lgs n.267/2000 parla chiaro».
Posizione condivisa anche dall’Udc con Geppino Spagnuolo: «Il Consiglio comunale non può esprimersi due volte sullo stesso argomento. Non vorremmo tra anni essere chiamati dalla Corte dei Conti. L’articolo 175 parla chiaro: l’aula può analizzare i provvedimenti necessari nei riguardi di quei rapporti che sono sorti rispetto a quelle deliberazioni fatte a novembre e su quelle dobbiamo trovare la soluzione».
Anche Pacia concorde:«la ratifica è stata già bocciata, per cui si deve operare secondo l’articolo 175 che fissa i casi del mancato recepimento». Posizione non condivisa dalla maggioranza che con il sindaco Spagnuolo chiarisce:«la formulazione dell’ordine del giorno è corretta. Questo divieto non esiste rispetto a questioni di consiglio comunale. Inoltre in questo caso il Consiglio ha un obbligo rispetto a un termine perentorio del 31 dicembre . Visto che ad oggi non c‘è stata ancora decadenza, abbiamo la possibilità di riproporre il medesimo ordine». Interviene nella discussione anche il segretario comunale Beniamino Iorio che difende la procedura adottata: «la norma prevede la ratifica entro 60 giorni ed entro il 31 dicembre peno la decadenza».
Ma è proprio il segretario a finire nel mirino degli attacchi di “Piazza Grande”: «Si sta facendo un illecito – accusa Nunzia Battista -. Il segretario comunale non è garante delle minoranze e della legalità in questo Consiglio. Ancora una volta è alla dipendenze del sindaco mentre dovrebbe garantire che l’amministrazione non usi a suo piacimento anche l’organo consiliare. I cittadini di Atripalda lo debbono sapere». Dopo la sospensione dei lavori le minoranze chiedono il ritiro dei primi due punti. Ritiro respinto dall’aula (9 a 8) e così le opposizioni lasciano l’aula prima del voto. La maggioranza così si vota da sola con 9 voti a favore le due variazioni mentre vengono rinviati tutti gli altri punti all’anno nuovo.
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