Luca Toni denuncia: «Aggrediti fuori dallo stadio». L’Us Avellino condanna l’episodio
Pubblicato in data: 12/2/2017 alle ore:09:30 • Categoria: Avellino Calcio •Attimi di paura per Maurizio Setti e Luca Toni, presidente e dirigente del Verona, al seguito della squadra nella trasferta di Avellino che, durante il percorso per raggiungere lo stadio in auto, a bordo della quale c’erano altre tre persone, sono stati dapprima minacciati e poi bloccati da una decina di persone. “Un vetro della vettura è stato infranto ed è stata scagliata pure una bottiglia di birra all’interno, che è finita sull’addome del presidente”, ha raccontato Luca Toni in sala stampa facendo una denuncia ben precisa e grave: “Dispiace che a venti metri ci fossero dei vigili e non hanno fatto nulla: vedendo loro ci siamo sentiti protetti, sicuri che avrebbero fatto qualcosa, e invece no”.
Sull’episodio sta indagando la squadra mobile della Questura di Avellino. Sono stati ascoltati pure i due vigili urbani che non avrebbero fornito elementi tali da potere individuare gli autori del gesto, sostenendo che quelle persone erano travisate.
Potranno rivelarsi utili i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona dov’è situata la rotatoria tra Via Annarumma e Via Capozzi.
L’U.S. Avellino, con una nota stampa a fine gara: “condanna fermamente l’aggressione perpetrata ai danni dei dirigenti dell’Hellas Verona prima della gara, nel tragitto che conduce allo stadio Partenio-Lombardi. Un gesto vile, da parte di ignoti, che rovina una giornata di sport e che deve far riflettere tutti. Il presidente Walter Taccone, il presidente onorario Michele Gubitosa, i dirigenti biancoverdi, amareggiati e sorpresi dall’accaduto, hanno subito mostrato concreta e sincera solidarietà nei confronti dei dirigenti scaligeri, sin dal loro arrivo allo stadio.
Questa società, nel rimarcare in modo netto la propria condanna in merito a quanto accaduto, prende altresì le distanze dal violento episodio che mina la filosofia di assoluta sportività del club e che non rappresenta minimamente lo spirito e l’identità degli sportivi irpini.
Un’aggressione da parte di violenti che nulla hanno a che fare con la sana tifoseria biancoverde, che si è sempre distinta per un comportamento civile e corretto, esprimendo valori di fedeltà, sportività e lealtà che non possono essere intaccati da questi atti di teppismo”.
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