Amministrative 2017, il Pd pronto a concedere una proroga al sindaco Spagnuolo per candidarsi alle Primarie
Pubblicato in data: 11/4/2017 alle ore:08:30 • Categoria: Partito Democratico, Politica •Il Pd pronto a concedere una proroga al sindaco Paolo Spagnuolo per candidarsi alle Primarie. Il colpo di scena, che potrebbe concretizzarsi nella giornata di oggi, arriva ieri sera ormai quasi al novantesimo minuto.
Quanto mancava poco alle ore 19, termine ultimo per la presentazione di una proposta alternativa al vicesindaco Luigi Tuccia, che nell’assemblea degli iscritti di sabato scorso, aveva formalizzato la richiesta di elezioni primarie presentando la propria candidatura con il sostegno di 116 firme (circa il 45% degli iscritti al partito e ben oltre il 30% come soglia minima fissata dallo Statuto), sancendo nei fatti lo strappo con il primo cittadino che, scuro nel volto, aveva abbandonato l’assemblea con i suoi fedelissimi, ieri sera ha preso corpo il nuovo coup de théatre della politica cittadina.
Sebbene nessuna candidatura ufficiale sul tavolo dell’ex sala consiliare, con firme a corredo, è pervenuta ieri sera alle Primarie del Pd del 23 aprile per sfidare il vicesindaco Tuccia, ci sono stati una serie di contatti telefonici con il gruppo del sindaco Spagnuolo che in contemporanea ha riunito i suoi fedelissimi che hanno fatto pressione su di lui per una sua discesa in campo alle consultazioni democrat.
E così il gruppo reggente del Pd composti da Costantino Pesca, Antonio Iannaccone ed Emanuela Auriemma, alla presenza dello stesso Tuccia, dell’ex segretario Gerardo Malavena, l’ex assessore Andrea Montuori e della consigliera Gianna Parziale, si è riunito per decidere cosa fare, concedere o meno un lasso di tempo, limitato però, affinché il primo cittadino formalizzi la propria candidatura alle primarie. Un segno di debolezza di quel che resta dei democrat che si riconoscono intorno a Tuccia (la diaspora democrat vede infatti un’altra parte con Troisi, Foschi e Penza a sostegno di Geppino Spagnuolo, un’altra ancora quella di Laurenzano che si è tenuta fuori finora, un altro pezzo con Nancy Palladino e Salvatore Antonacci che sono critici e infine c’è la componente new entry del tesseramento online del sindaco Spagnuolo) o l’intenzione di riunire le forze per fronteggiare la corazzata guidata da Geppino Spagnuolo? Un rebus che dovrebbe sciogliersi solo in giornata, quando si capirà se sarà Luigi Tuccia il candidato sindaco del Pd alle elezioni dell’11 giugno o se dovrà sfidare il sindaco uscente Paolo Spagnuolo alle Primarie.
Certo per Tuccia la partecipazione del sindaco alle Primarie sarebbe già una mezza vittoria, visto che il primo cittadino aveva finora dichiarato sempre la sua contrarietà alle Primarie e l’annunciata ricandidatura alla guida di una civica sostenuta dall’associazione “Noi Atripalda”. La mossa giocata da Tuccia sabato nell’assemblea degli iscritti non è piaciuta al sindaco Spagnuolo, tanto che ha abbandonato l’assemblea, e che ieri sera ha riunito i suoi fedelissimi, dai quali si stacca Lello Barbarisi che non è disposto più a ricandidarsi.
Nessuna novità invece sulla possibile candidatura del medico di base Gerardo Piscopo, che ha racconto in questi giorni consenso e sostegno da amici e giovani ma che ad oggi non ha sciolto ancora la riserva mentre anche “Piazza Grande” di Lello La Sala e Nunzia Battista, dopo lo strappo con il listone “Scegliamo Atripalda” che candida a sindaco Geppino Spagnuolo, potrebbe presentare una lista autonoma, anche se gli spazi appaiono stretti visto la presenza questa volta del M5S. E proprio il candidato sindaco dei Cinque Stelle, Francesco Nazzaro, verrà presentato ufficialmente alla città sabato 15 aprile, alle 17.30, nell’ambito dell’iniziativa “Tour trasporti nazionale” promossa dal movimento di Beppe Grillo che toccherà la provincia di Avellino.
Il gruppo del sindaco si è sempre dichiarato contrario alle primarie
per quello che dicono amici vicini al sindaco mai chiesto proroghe,e mai interessati alle primarie.e proprio ieri sera hanno ribadito la loro volontà di non essere interessati a questo tipo di operazione.