Amministrative 2017, parla il dottor Gerardo Piscopo: «mi candido per dare risposte e riconnettere le membra sparse di una comunità che non si sente più tale in quanto disaggregata»
Pubblicato in data: 21/4/2017 alle ore:09:26 • Categoria: Le interviste di AtripaldaNews, Politica •«Atripalda è un laboratorio politico dove spesso avvengono cose prima di altri luoghi. Qui stiamo assistendo ad una grave implosione tutta interna al Pd, o di quel che resta, con una mancanza di politica forte di direttive. Non ci sono state indicazioni comprensibili alla società su un percorso che fosse condiviso, chiaro e credibile e questo ha provocato la frammentazione di tutte queste liste in cui trovi pezzi disgregati un po’ di qua e un po’ di là sopratutto del Pd». A parlare è Gerardo Piscopo, medico di base, cardiologo, figlio dell’amato e compianto sindaco Mimmo, già consigliere provinciale, che ha ormai rotto ogni indugio ed è pronto alla sfida dell’11 giugno per la conquista di Palazzo di città.
Piscopo spiega così la sua proposta politica: «noi, perché non solo io, ma un gruppo di persone, siamo l’effetto dell’allontanamento, in maniera sempre più marcata e graduale, della politica dalla realtà quotidiana, giovanile, professionale e dai semplici cittadini e soprattutto dai loro problemi. Io ho offerto l’ascolto, la possibilità di dialogare e di confrontarci, di proporsi in prima persona, e questa cosa è diventata ogni giorno sempre più corposa, intensa e partecipata al punto tale da richiedermi un impegno diretto. Trovo che dietro a questa proposta ci sono idee, ci sono esperienze, ci sono progettualità originali, innovative tutte caratterizzate da competenza, passione e generosità».
Capacità d’ascolto, è questo che si prefigge: «noi vogliamo essere uno stimolo per ripensare alla politica in maniera diversa, attiva, fuori dagli schemi e dalle liturgie alle quali siamo abitati. Occorre un grosso impegno, molta umiltà, molta capacità di ascolto e una grande capacità d’inclusione soprattutto verso le categorie di persone che si sono sentite invisibili finora quale il mondo della disabilità, del volontariato, dell’ambientalismo, del commercio e delle persone che si sono allontanate per sfiducia dalla vita pubblica. Abbiamo molte idee che esporremo a breve frutto di un laboratorio attivo, quotidiano nel quale tante persone stanno mettendo le proprie capacità e il loro impegno». La sua candidatura sta scompigliando il campo e i giochi, in tanti lo cercano e gli fanno la corte dal sindaco uscente, al suo vice Tuccia fino a Piazza Grande. Una discesa in campo che sta creando non poche fibrillazioni negli altri cinque schieramenti che hanno annunciato la loro partecipazione alle elezioni: la civica del sindaco uscente Paolo Spagnuolo, la lista del Pd di Luigi Tuccia, “Scegliamo Atripalda di Geppino Spagnuolo, quella dei Cinque Stelle con il giovane Francesco Nazzaro e infine la lista di “Piazza Grande” dell’unica donna candidata a sindaco, la consigliera Nunzia Battista.
Su che cosa abbia bisogno davvero Atripalda, il dottor Piscopo non ha dubbi e conclude così: «recupero di una forte identità, una valorizzazione convinta delle risorse esistenti che sono di carattere culturale, commerciale, di servizi, centralità e capacità attrattiva rispetto all’hinterland. La creazione di possibilità lavorative innovative, recuperando nello stesso tempo in maniera virtuosa le attività tradizionali, inserendo il discorso ambientalistico, paesaggistico, con una riconversione e riutilizzo del fiume in maniera moderna, sostenibile e armonizzata nel tessuto sociale della città. In poche parole riconnettere le membra sparse di una comunità che non si sente più tale in quanto disaggregata».
Gerardo, potevi pensarci un poco prima, il 2012.
Gentile Direttore, ho il dovere ed il piacere di precisare che Piazza Grande non ha cercato e non ha fatto la…corte a Gerardo Piscopo. Con Gerardo, al quale mi lega una antica consuetudine familiare, ci siamo incontrati su suo esplicito invito. Abbiamo preso qualche caffé e scambiato qualche opinione. I contatti si sono ad un certo punto interrotti, e l’ incontro ufficiale, fissato per giovedì della scorsa settimana, annullato con modalità sulle quali è meglio tacere. In tutte le occasioni abbiamo ribadito all’amico Piscopo che il problema (al di là di alcune condivise riflessioni, che avrà sicuramente trovato anche nel programma elettorale di Piazza Grande) non è eventualmente vincere le elezioni, ma amministrare una realtà complessa, per la quale non basta eventualmente l’entusiasmo e qualche buona parola. Insomma tempistica e modalità di analisi, ci hanno convinto che il progetto di Piscopo e degli amici che gli stanno intorno, non fosse ancora, nonostante le migliori intenzioni sufficientemente chiaro e definito.
DOTT,CON TUTTO IL RISPETTO LA SUA E UNA NOBILE INIZIATIVA MA FATTA A QUALCHE MESE DALLE ELEZIONI CI LASCIA UN PO’ PERPLESSI.ANCHE PERCHE’ CI AUGURIAMO CHE LEI INSIEME AI SUOI AMICI SOSTENITORI CAPISCA IN COSA SI VA A CACCIARE,AMMINISTRARE UN COMUNE COME ATRIPALDA SIGNIFICA DEDICARE ALMENO 10 ORE AL GIORNO.
Con tutto il rispetto per la persona,ma dal 12 Giugno,qualora fosse eletto Sindaco sarebbe un buon Dottore,un buon Cardiologo o un buon Sindaco?
In questo momento storico Atripalda necessità di un Sindaco “full-time”,e di sicuro la salute dei cittadini nn può essere messa al secondo posto…
Un abbraccio,nella speranza che il buon senso prevalga…