sabato 23 novembre 2024
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Amministrative 2017, Del Basso De Caro lancia «l’amico Paolo Spagnuolo che non è orfano politico» e chiede il congresso provinciale del Pd «non c’è una guida». Il sindaco: «l’altra lista capeggiata da un uomo di De Mita nata solo per eliminarmi dalla scena politica». FOTO

Pubblicato in data: 3/6/2017 alle ore:21:30 • Categoria: Partito Democratico, Politica

«Capisco che sono liste civiche più espressione del municipalismo e del campanilismo. E’ difficile organizzare liste di partito in comuni monoturno, dove si cerca di aggregare il più possibile. E’ stato fatto anche dai nostri concorrenti, io mi meraviglio della  meraviglia di Paolo. Quando non c’è il timone fermo tra le mani la barca può avere anche una navigazione non tranquilla. A questo però servono i congressi, i gruppi dirigenti e l’idea di partito. Non faccio invasioni di campo. Sono favorevole ad un congresso subito, con una base di chiarezza, non come è stato fatto con la campagna di adesione però. Se si vuole fare il congresso lo si può fare anche il 15 agosto ma deve essere chiaro dove vogliamo andare. Le strade sono unite quando è chiaro il percorso. Auspico che sia chiaro e condiviso». A parlare è il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro intervenuto questa mattina ad Atripalda nell’ex sala consiliare a sostegno della candidatura a sindaco «dell’amico Paolo Spagnuolo che non è orfano politico» (Fotoservizio a cura di Mario D’Argenio). La cittadina del Sabato martedì prossimo sarà nuovamente caratterizzata, alle ore 15, da un appuntamento elettorale importante con l’arrivo del Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Graziano Delrio che terrà un incontro nella Sala consiliare di Palazzo di città
Sulla composizione dei nuovi collegi elettorali con il proporzionale alla tedesca il sottosegretario prosegue: «erano già oggetto di una revisione. Nella notte è stato raggiunto un nuovo accordo. Quindi capite saremo sempre insieme, Irpinia e Sannio. Poi vedremo se l’accordo reggerà al Senato. Vi è una tale incertezza che non so se si vota o quando si vota. Comunque noi saremo pronti in ogni occasione. La discussione sulla data non mi appassiona, visto che sono in campagna elettorale 365 giorni all’anno».
Non lesina critiche alla Regione Campania l’esponente di Governo: «Il problema è come si fa a spendere i fondi una volta ottenuti senza fare truffe come accaduto nella precedente gestione regionale. Il Patto per la Campania è molto ricco, vale 1 miliardo. Però ancora non vedo un bando in giro. Avremo la capacità di spenderli? Intanto ci dovremo attrezzare con i progetti non più esecutivi ma definitivi. La capacità di spesa è in testa a noi. Altrimenti faremo come nella precedente gestione regionale. In giro vedo solo fogliettini di carta come esercitazioni di idee. Sul piano generale sono preoccupato. I progetti vanno calati nell’ambito dell’Area Vasta che deve essere rappresentativa di 50mila abitanti. Non si può avere una piscina in ogni comune. La spesa deve essere responsabile e selettiva visto che la coperta è corta. Dobbiamo selezionare le priorità e veder come puntare su di esse. Meno si dà all’istituto regionale, meno si dà al tappo istituzionale regionale che crea da filtro politico. C’è bisogno di un rapporto diretto tra Governo e comuni, si guardi all’housing sociale e ai bandi periferie di Avellino. Sono progetti di project financing in cui il privato deve metterci i soldini. Sui fondi europei dobbiamo vedere le misure. Ci metteremo a studiarle. Anche per Atripalda, e a chi dice che Paolo è orfano, non è vero. Dico che ha un padre putativo. Io sto a disposizione per vedere. Faremo tutti la nostra parte fino in fondo così come ho fatto per decine di comuni di Avellino e Benevento, ho privilegiato sempre questo territorio che è il mio. Abbiamo un problema di qualità dei servizi negli enti, i trasporti, la sanità e l’istruzione. Qui abbiamo pochi persone che vivono rispetto alle aree metropolitane. E’ una domanda negata. Siamo sconfitti in partenza perché non abbiamo persone e nuove nascite. Quando abbiamo contrastato in regione il tema della regionalizzazione dei rifiuti, il problema era questo delle città metropolitane a favore delle zone interne mentre abbiamo sostenuto il tema della provincializzazione. Ci venne detto di un’aliquota di solidarietà ulteriore. Noi abbiamo risposto che già le zone interne forniscono l’acqua che da Avellino arriva a Napoli. Ma ci deve essere un ritorno e una compensazione. E poi c’è il paradosso che qui l’acqua costa di più che a Napoli. Questi sono gli obbrobri che la politica deve correggere.  E’ la stessa cosa della soppressione dell’ospedale in alta irpina a Bisaccia. Questo sono i temi su cui un partito, una classe politica si interroga e non su quante tessere ha Paolo Spagnuolo».
Il sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del governo Gentiloni  è intervenuto nel convegno su “Fondi europei e fondi regionali. Sostegno all’economia, soluzioni ed agevolazioni ai problemi dell’edilizia sociale ed alla valorizzazione dei beni negli enti comunali”.
In sala assente il Pd provinciale, ci sono solo Enza Ambrosone e l’ex sindaco di Montefredane Carmine Troncone. In avvio gli interventi di  Flavio Pascarosa consigliere delegato al marketing territoriale «sono il sedicesimo uomo in campo anche se non sono ricandidato. Ma mi impegnerò ancora di più, Sul turismo non ci dobbiamo limitare alle sagre di paese», Raffaele Barbarisi delegato ai Lavori Pubblici e ai Beni Culturali che ha ripercorso il lungo iter travagliato per la riapertura di Abellinum «su cui oggi puntiamo con l’Archeopercorso e nonostante non si riuscisse a parlare con l’ex assessore regionale Sommese abbiamo portato a casa anche l’acquisizione a bene comunale di Palazzo Caracciolo. Con la Regione Campania non abbiamo avuto mai molta fortuna e anche oggi mi sembra ferma come con Caldoro», Domenico Landi assessore con delega al Bilancio e al Patrimonio si è soffermato sulla riqualificazione dell’edilizia pubblica «che crea un malcontento visto le poche risorse a disposizione degli enti locali. I trasferimenti erariali sono circa 800mila euro mentre la  spesa di funzionamento dell’ente è di circa 4 milioni di euro. Ciò crea un deficit di funzionamento. Bisogna invertire la rotta e i criteri di ripartizione dei fondi comunali che arrivano da Regione, Stato e Europa». A moderare il giornalista Franco Genzale.
Poi il sindaco Paolo Spagnuolo: «mi onoro di essere amico dell’onorevole Umberto Del Basso De Caro. Sfatiamo un luogo comune di questa campagna elettorale. La nostra non è una lista di orfani, è stata costruita senza le segreterie di partito. I comuni sono alla canna del gas. Ad Atripalda abbiamo ereditato una situazione disastrosa. La riforma del Titolo V non ci consente di lavorare Non è possibile che nel 2010 arrivavano tre milioni di euro dai trasferimenti statali e oggi solo 800mila. Bisogna riorganizzarli visto che solo i stipendi dei dipendenti comunali sono pari a 206mila euro al mese. Poi ci sono i servizi da erogare. Noi dobbiamo fare degli interventi di riqualificazione della città. Due sono le possibilità o fondi propri oppure dei necessariamente intercettare finanziamenti pubblici. Poi negli enti non ci sono le professionalità adatte per presentare i progetti o non c’è il tempo materiale. Noi ogni giorno dobbiamo affrontare il quotidiano e le emergenze. E anche su questo dobbiamo trovare forme di supporto ai comuni».
Sul Pd invece il primo cittadino non lesina critiche: «ci troviamo in una campagna elettorale nata dall’ennesima cattiva prova di gestione del Pd locale e provinciale. Una situazione paradossale: sono un iscritto del Pd e unico candidato sindaco dei democrat in campo. C’è poi un’altra lista capeggiata da un uomo di De Mita nata solo per debellare il sottoscritto ed eliminarlo dalla scena politica. Si è creata questa lista con quattro pezzi del Pd che tra loro non dialogano e che non dialogano neanche con chi li ha voluti nella lista, il gruppo demitiano. Si è consumata anche un’altra situazione incresciosa, con l’amico vicesindaco, un minuto dopo che la lista Pd non si è concretizzata, le persone che stavano con lui del Pd sono passate tutte alla corte di De Mita. E questo è un fatto gravissimo senza che gli organi provinciali proferissero qualche parola rispetto a questa situazione. Un partito senz’anima, carattere e linea politica. Una situazione di non ritorno. Quindi con te che sei un vero leader, un uomo che si sa far apprezzare per le idee che propone ai suoi seguaci e non per le imposizioni come mi è capitato in qualche altro caso senza imporre le tue idee, a e chiedo uno sforzo ulteriore all’interno del partito per riportare la situazione in un contesto di maggior decoro e agibilità politica. Con me c’è un gruppo di uscenti che hanno dimostrato grande senso di responsabilità. Non sono stato un grande sindaco perché ho ereditato una situazione difficile dove abbiamo scongiurato il dissesto finanziario. Abbiamo presentato una serie di progetti che svilupperemo insieme alle nuove leve che hanno una finalità precisa e la riqualificazione del territorio, che significa valorizzazione del patrimonio storico-artistico. Da questo ci aspettiamo che l’economia di Atripalda ruoti intorno al turismo e ne trarrà giovamento anche il commercio in modo che torni ai fasti di un tempo. Purtroppo in questi ultimi 5 anni sono andati avanti quei progetti sponsorizzati dal politico di turno, elargendo fondi  a pioggia. Poiché ci conosciamo bene, confidiamo anche in un tuo impegno su questo fronte».

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Una risposta a “Amministrative 2017, Del Basso De Caro lancia «l’amico Paolo Spagnuolo che non è orfano politico» e chiede il congresso provinciale del Pd «non c’è una guida». Il sindaco: «l’altra lista capeggiata da un uomo di De Mita nata solo per eliminarmi dalla scena politica». FOTO”

  1. Elettore ha detto:

    Del Basso De Caro, io non l’ho mai visto né sentito in TV. Non lo conosco. Forse si vuol far conoscere ad Atripalda???
    Ecco che la nuova legge elettorale, dovrà essere di eletti e non nominati dai partiti.

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