Al via il nuovo anno scolastico con tre edifici a rischio sismico. Il sindaco: “un dato noto da tempo ma particolari criticità non sono emerse da questo ulteriore approfondimento”
Pubblicato in data: 13/9/2017 alle ore:09:00 • Categoria: Attualità, Comune •Al via il nuovo anno scolastico con tre scuole cittadine a rischio sismico. Sono l’edificio che ospita l’Infanzia “Nicola Adamo” di via San Giacomo, la Primaria “Mazzetti” di via Manfredi e la scuola Media “Raffaele Masi” di via Pianodardine, Dalle relazioni effettuate sui tre edifici scolastici della cittadina del Sabato da esperti dell’università di Benevento, chiamati per verificare la stabilità e commissionati dall’ex amministrazione di Paolo Spagnuolo, emergono delle criticità. Per la scuola dell’Infanzia “Nicola Adamo” di via San Giacomo e la Primaria “Mazzetti” di via Manfredi (FOTO in alto) nelle relazioni si legge: «tenuto conto che questi edifici sono stati progettati senza considerare azioni orizzontali derivanti dal terremoto (all’epoca del progetto e della realizzazione il comune di Atripalda non era collocata in zona sismica), si può concludere, che entrambi le scuole presentano un’organizzazione strutturale molto carente in termini di prestazioni sismiche» mentre per la scuola Media “Raffaele Masi” di via Pianodardine (FOTO a sinistra) «la capacità della struttura per le azioni sismiche previste dalla normativa vigente, appaiono insufficienti non solo per la carenza di resistenza dei singoli elementi strutturali, ma anche per la concezione e l’organizzazione strutturale completamente avulsa dai criteri di progettazione sismica, coerenti con il fatto che la struttura è stata progettata nel comune di Atripalda nel 1966 quando la zona non era classificata come sismica».
Scuole che domani saranno regolarmente aperte e dove suonerà la campanella sin dalla prima ora. Il sindaco Geppino Spagnuolo tranquillizza la popolazione scolastica alla vigilia dell’avvio del nuovo anno scolastico: «Oggi (ieri ndr.) sono state consegnate le certificazioni e non emerge nessuna criticità particolare rispetto allo stato degli edifici scolastici che l’Amministrazione comunale e la cittadinanza conoscono da anni. La presenza di alcuni plessi non antisismici è un dato noto da tempo ma particolari criticità non sono emerse da questo ulteriore approfondimento delle prove. Ciò non toglie, che mentre da un lato questi tre plessi sono agibili avendo oggi consegnato tutte le certificazioni all’istituto e alla dirigente scolastica, parallelamente ci muoveremo con maggiore determinazione per attivare un’azione progettuale di ricerca di fondi per arrivare in tempi non eccessivamente lungi e definitivamente ad avere edifici antisismici. Ripeto che criticità specifiche non sono emerse, il dato lo era già conosciuto. Le verifiche infatti ci hanno fornito dei dati sostanzialmente equivalenti a quelli che già si conoscevano con le prove fatte nel 2003».
Il primo cittadino quindi non ha dubbi: «Lo stato generale delle strutture si presenta buono e ciò non toglie che conoscere il grado di sicurezza è indispensabile. Lo abbiamo fatto, così come lo si era fatto prima. Oggi è stato approfondito e questo è il primo elemento per programmare al meglio tutte le azioni necessarie per arrivare un giorno ad avere tutti i plessi scolastici antisismici. Sarà un lavoro abbastanza complesso e anche abbastanza lungo, ma ci dovremo arrivare. Qualcosa già è stato fatto in precedenza con la presentazione di una progettazione sulla Mazzetti, e anche quella la stiamo seguendo per verificare la possibilità di finanziamento. Altre le faremo sugli altri plessi. Un’attività che va avanti e non mi sembrano che ci siano nuove o particolari criticità rispetto al passato. Quindi la campanella suonerà regolarmente in tutte le scuole con l’augurio di un proficuo anno scolastico per tutti,dirigenza, docenti ma soprattutto per gli alunni della nostra cittadina e di chi sceglie i nostri plessi anche dai comuni vicini. Cosa che tra l’altro, da quello che ho appreso, si sta incrementando nell’ultimo periodo anche rispetto agli anni scorsi».
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