Politiche 2018, il governatore De Luca diserta l’incontro con i candidati del Pd ad Atripalda. FOTO
Pubblicato in data: 21/2/2018 alle ore:18:39 • Categoria: Partito Democratico, Politica •«Impegni importanti hanno trattenuto il Governatore Vincenzo De Luca a Napoli». Tocca a al presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio, in veste di moderatrice, annunciare l’assenza del numero uno di Palazzo Santa Lucia all’incontro promosso ieri sera dal Pd con i candidati alle Politiche 2018 nell’ex sala consiliare. Un’assenza legata anche alle polemiche che sta sollevando l’inchiesta di FanPage e che ha portato il figlio del governatore a dimettersi da assessore al Bilancio del comune di Salerno.
In sala diversi sindaci e amministratori democrat (tra gli altri anche gli ex primi cittadini Paolo Spagnuolo e Aldo Laurenzano) e anche i consiglieri regionali Maurizio Petracca, Vincenzo Alaia e Carlo Iannace.
Il saluto introduttivo tocca al sindaco Geppino Spagnuolo: “Un saluto affettuoso va a Valentina (Paris ndr.). Sono uno spettatore interessato emi auguro che vinca il centrosinistra. Una scelta di campo di forze politiche che si propongono di governare responsabilmente rispetto a chi fomenta un’onda populista o di chi individua delle problematiche dei singoli con soluzioni non attuabili. Questa è la scelta di campo di chi vuole governare responsabilmente con la volontà di operare nel bene del nostro Paese”.
La deputata atripaldese rivendica il lavoro fatto al governo dal Pd in questi cinque anni: “Ricordate dove eravamo cinque anni fa, sono state fatte scelte dure. I risultati ci sono dopo 5 anni anche se non si vedono ancora. Abbiamo il dovere di andare avanti perciò sul lavoro fatto. Oggi chiediamo il voto per costruire una speranza. Con il governo di centrodestra già conosciamo come è andata”.
Lavoro rivendicato anche dal candidato nel collegio uninominale alla Camera, l’uscente Angelo Antonio D’Agostino: “Non bisogna interrompere questo percorso il 4 marzo prevalga lo spirito di sacrificio per il nostro paese. Il mio appello all’unità”.
Il presidente regionale del pd, Stefano Graziano sottolinea il momento difficile : “viviamo in momento particolare della vita repubblicana come nel 1948. Oggi ci troviamo nella stessa condizione. Qui ci giochiamo il futuro del Paese. Due visioni politiche, mi fa storcere vedere ancora dopo il 2001 Berlusconi firmare il contratto con gli italiani. il suo governo è stato un disastro politico. In Regione abbiamo fatto un lavoro enorme per lo sviluppo del territorio. Mi preoccupa più il M5S. C’è una visione di chi vuole andare indietro. Noi ci crediamo”.
Luigi Famiglietti lancia strali contro i propri competitor nel collegio uninominale per il Senato: faccio una campagna elettorale con dei fantasmi. Un professore di diritto, Ugo Grassi che che si promette di avallare l’istituzione vincolo di mandato in un partito che piazza una penale di 100mila euro sulla testa dei deputati per impedirgli di cambiare casacca. Grassi sappia che quel contratto è nullo. Poi c’è Galati del centrodestra, in fantasma anche lui. Dovete essere orgogliosi di noi, noi siamo persone perbene. Il Pd è un partito di governo e responsabilità. Stiamo andando avanti. Abbiamo in testa un programma di sviluppo per l’Irpinia. Dobbiamo crederci in questa sfida per essere il primo partito in Italia”.
L’appello al voto lo fa invece l’ex senatore Enzo De Luca: “siamo in una fase di grandissima difficoltà e crisi nonostante una forte azione del governo nazionale e regionale. Soprattutto sulle spalle del Pd c’è una responsabilità enorme. Oggi possiamo davvero scuotere le coscienze dei cittadini”.
A concludere i lavori il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro: “Siamo di fronte ad una campagna elettorale difficile. Abbiamo fatto cose straordinarie in questi anni difficili. In un Paese “normale” i cittadini ci avrebbero apprezzato e premiato. Ora, invece, siamo chiamati ad affrontare alcuni singolari fenomeni. Il berlusconismo di seconda generazione, con un Berlusconi incandidabile ma che continua a promettere la riduzione delle tasse. Un centrodestra a trazione leghista, antieuropeista e populista già pronta all’alleanza con i 5 Stelle a partire dal 5 marzo. Chi ci accusa di inciucio lo sta già facendo. Il Movimento di Grillo, invece, gode dell’appoggio anche di chi vive di stipendi pubblici e magari di qualche pensione di invalidità concessa troppo facilmente. Allora lo sforzo che siamo chiamati a fare è uno sforzo eccezionale, parlare con tutti con la capacità di spiegare che abbiamo fatto. Faccio un appello alla ragione: questo è un voto per l’Italia. Tutti vinciamo o perdiamo tutti”.
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