Restaurato il gonfalone della Città grazie all’impegno del cittadino onorario Enzo Angiuoni, oggi la presentazione in Comune. L’imprenditore tessile: “il mio sogno è ricostruire il campanile e risistemare la chiesa madre riportandola ai fasti di una volta”. FOTO
Pubblicato in data: 8/6/2018 alle ore:08:30 • Categoria: Attualità, Comune •Restaurato il gonfalone della città grazie all’impegno del cittadino onorario Enzo Angiuoni. Questo pomeriggio, alle ore 16.30, nella sala consiliare, si svolgerà la cerimonia di consegna e presentazione del vessillo completamente restaurato dall’imprenditore tessile atripaldese trapiantato dagli anni ’60 in Brianza Enzo Angiuoni, cittadino onorario di Atripalda che non ha mai dimenticato le proprie radici.
Il restauro dello stemma civico, che raffigura un guerriero con lo scudo armato, palazzo Caracciolo e il “baculum iustitiae”, è stato eseguito da un sapiente artigiano restauratore di Bergamo, Soleari. Un lavoro certosino durato quattro mesi. Il tessuto scelto e utilizzato per il fondo del gonfalone è quello della “EnzodegliAngiuoni”. «Siamo molto felici che domani (oggi ndr.) presentiamo il gonfalone restaurato alla città – commenta il sindaco Geppino Spagnuolo – grazie all’opera, all’interessamento e al coinvolgimento del nostro cittadino onorario Enzo Angiuoni. Appena ci siamo insediati ci ha rappresentato la sua voglia di fare qualcosa per Atripalda e noi abbiamo subito immaginato, visto le condizioni abbastanza deteriorate del nostro gonfalone, la necessità di doverlo restaurare. Un’opera che costa molto dal punto di vista finanziario e l’imprenditore Angiuoni lo ha fatto con una sponsorizzazione. Essendo del settore ovviamente ha individuato anche i tessuti e gli artigiani specialisti in materia. Ci è stato consegnato ieri e domani faremo la presentazione ufficiale alla città per mostrarlo, far vedere il gonfalone restaurato e per ringraziare ovviamente Enzo che si è speso per questo, sostenendone i costi. Così testimonia sempre la sua attenzione e il su affetto per la città di Atripalda. Questo è uno dei tanti elementi tangibili che testimonia la sua vicinanza alla città». Alla cerimonia di questo pomeriggio a Palazzo di città ci sarà con l’amministrazione e il sindaco Geppino Spagnuolo anche l’imprenditore atripaldese Enzo Angiuoni che racconta: «Da sempre sono molto vicino al mio paese, Atripalda. Ho fatto tante belle cose, mi sono sempre reso utile per il mio paese. Quando posso fare qualcosa lo faccio volentieri, ce l’ho nel cuore Atripalda. Mi è stato data l’occasione di rimettere a nuovo il gonfalone che era rovinato, sfilacciato. Così mi sono preoccupato di trovare un restauratore a Bergamo che ci ha messo 4 mesi. Non abbiamo recuperato il vecchio tessuto perché era tutto sfilacciato e inutilizzabile. Per poterlo fare più reale possibile all’originale ho semplicemente chiesto all’Amministrazione delle bozze e dei disegni che mi sono stati inviati dal vicesindaco Anna Nazzaro. Abbiamo potevo recuperare tutti i ricami e le parti interessanti che il restaurato ha riportato sul nuovo gonfalone. Un lavoro certosino Il fondo l’ho sostituito avendo il grande onore di mettere un mio tessuto. E’ venuto penso un capolavoro. L’ultimo sogno che voglio realizzare ora per Atripalda è ricostruire il campanile della città distrutto dal terremoto e risistemare la chiesa madre riportandola ai fasti di una volta».
«Non è un nuovo gonfalone – tiene a precisare in conclusione il primo cittadino -. Si tratta del nostro gonfalone restaurato. Ovviamente la tela che era deteriorata è stata sostituita mentre sono stati recuperati tutti una serie di elementi dal vecchio gonfalone e ricuciti sulla nuova tela base come le scritte “Municipio di Atripalda”. Ci sarà l’imprenditore Enzo Angiuoni alla cerimonia e abbiamo invitato anche le autorità locali».
La prima uscita ufficiale avverrà nella prossima settimana in occasione della processione in onore di Sant’Antonio.
sindaco. va bene il gonfalone. ma non nascondiamoci dietro al gonfalone. il marciapiede a ridosso della sopraelevata alvanite-novesoldi, quello che i cittadini di alvanite percorrono per arrivare al centro E’ IMPERCORRIBILE. bisogna uscire sulla carreggiata con tutti i rischi del caso. in piazza si cammina sulle mattonelle rotte. i residui delle sfalciature sono abbandonati ai margini delle strade col rischio che questi vadano ad ostruire le caditoie. di parco acacie non ne parliamo. delle cacche dei cani pure.
e contrada fellitto??? è fuori dall’agenda??? via pianodardine sembra beirut. strada da asfaltare con urgenza. abellinum senza manutenzione.
l’elenco sarebbe lungo. e il gonfalone non ce la fa a coprire.
buon lavoro.