Taccone: «Con Marcolini trattativa lampo, ha tutti gli ingredienti per fare bene»
Pubblicato in data: 20/6/2018 alle ore:15:49 • Categoria: Avellino Calcio •«Siamo contenti che Michele Marcolini abbia accettato. E’ stato un fidanzamento immediato nonostante quello che ho letto sui giornali. Mi sono incontrato con il mister e con il direttore Enzo De Vito e subito abbiamo trovato l’intesa. E’ bastata una chiacchierata e spero che questo accordo sia proficuo per tutti. Abbiamo sottoscritto un contratto annuale con l’opzione per il secondo anno».
Così il patron Walter Taccone alla presentazione alla stampa del nuovo tecnico biancoverde Marcolini insieme al ds De Vito. Sull’assenza dei tifosi: «Non posso fare altro che prenderne atto. Non è una novità che da due anni a questa parte ci sono persone che remano contro l’Avellino. E’ uno stimolo in più, dobbiamo fare in modo che tornino allo stadio e che incitino la squadra e lo staff tecnico. Ricordo i momenti con mister Tesser o mister Novellino. Non sono preoccupati perché so bene che bastano due risultati utili per far tornare i tifosi allo stadio».
Si punterà sui giovani: «Abbiamo perso 850mila euro dai contributi di Lega perché i giovani hanno giocato pochissimo. Io non devo costringere il mister a far giocare ragazzi giovani, ma l’allenatore aziendalista deve valutare, oltre all’aspetto tecnico anche quello economico. Queste risorse che arriveranno saranno ovviamente investite nella squadra». Sull’ampliamento dell compagine societria: «Ho l’onore di rappresentare la città di Avellino nel mondo calcistico. Ho l’onere di rappresentare l’Avellino. Se nessuno mi vuole dare una mano ho l’onere e l’onore di continuare da solo. E non è una cosa che mi piace perché non mi piace essere oberato di responsabilità. Confermo che quando ci sarà qualcosa di concreto, la stampa sarà informata immediatamente».
Per il ds Enzo De Vito: «Lo osserviamo da tempo Marcolini, ci è sempre piaciuto il modo di allenare e il modulo. Lo abbiamo fatto crescere e al momento giusto lo abbiamo contattato. Chiediamo alla piazza di pazientare, tra qualche mese capiremo se le scelte operate sono state giuste o meno».
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