Violenza sulle donne, l’assessore regionale alle Pari Opportunità Chiara Marciani ieri al Consorzio A5 per il “Progetto Svolte”. Foto
Pubblicato in data: 7/5/2019 alle ore:10:30 • Categoria: Attualità •«Sentendo sempre quelle che sono le storie di cronaca di violenza sulle donne quello che mancava era dare una modalità di svolta a queste donne. E questo progetto vuole proprio questo, dare un’occasione duratura e di reinserimento lavorativo in modo da poter pensare ai propri figli in maniera più serena». A parlare è l’assessore regionale alla Formazione e alle Pari Opportunità Chiara Marciani intervenuta ieri pomeriggio ad Atripalda, presso il Consorzio dei Servizi Sociali A5, per fare il punto delle attività del “Progetto Svolte” che prevede un tirocinio lavorativo per cinque donne che hanno subito violenza di genere. L’iniziativa, alla quale hanno preso parte anche i partner del progetto, oltre al presidente del Consorzio A5, il sindaco Ciro Aniello Tango e al direttore generale Carmine De Blasio, si è articolato con due visite presso le strutture, un negozio di confezioni di Solofra e un caseificio di Montoro, dove partiranno i tirocini lavorativi per le cinque donne. «Questo è un progetto importante che termina la filiera – prosegue la Marciani -. Come Regione sosteniamo le donne che hanno subito violenze con i centri antiviolenza e un fondo per le prime necessità di 8mila euro. Però quello che poi serve davvero è renderle autonome economicamente e indipendenti e questo progetto del Consorzio di Atripalda è la giusta conclusione del lavoro svolto dai centri antiviolenza».
Il progetto “Futuro donna”, finanziato dalla Regione Campania, nell’ambito dell’Avviso “Svolte”, segna il primo concreto tentativo di superare il livello di accoglienza e di presa in carico delle donne vittime di violenza, aprendo alla possibilità del percorso formativo e dell’inserimento lavorativo delle stesse.
«Il Consorzio è in prima linea contro la violenza sulle donne – illustra in conferenza stampa il presidente, il sindaco Ciro Aniello Tango -. La verità è che questi terribili episodi, che si stanno verificando in Italia non sono giustificabili in nessuno caso, neanche quando dice qualche giudice che la donna non era giustificata la violenza. Tutti i tipi di violenza sulle donne sono da condannare. Personalmente sono contrario alla castrazione chimica però non ammetto nessun tipo di violenza sulla donna, sia dal punto di vista domestico che verso le donne che rifiutano una relazione con il proprio partner. E per questo motivo penso che chi commette violenze sulle donne debba essere punito con pene molto dure».
In collaborazione con i due partner del progetto, la cooperativa sociale “Isola che c’è” che gestisce il centro antiviolenza dell’ambito A5 a Solofra e l’Ente di formazione selezionato, C.S.I., il progetto “Futuro donna – Svolte” ha già completato la fase di orientamento, formazione professionale e bilancio delle competenze a favore di cinque donne individuate nell’ambito di coloro che sono state prese in carico dal Centro antiviolenza, e, adesso si apprestano a realizzare un percorso di tirocinio lavorativo della durata di 12 mesi, presso le azienda che si sono rese disponibili.
«Il progetto Futuro Donna ci consente di sperimentare una modalità più concreta di risposta alla donna vittima di violenza e cioè offre l’occasione, dopo la prima fase dell’ascolto e dell’accoglienza, svolta dagli operatori del centro antiviolenza, di favorire un percorso di formazione professionale e di possibilità di inserimento lavorativo» conclude il direttore Carmine De Blasio. In chiusura la testimonianza di una delle cinque donne, Angela Lettieri: «ringrazio per l’opportunità che ci hanno dato noi».
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