Il valore dell’accoglienza al centro di comunità di contrada Ischia. Don Fabio: “momento di riflessione”. FOTO
Pubblicato in data: 12/6/2019 alle ore:17:48 • Categoria: Cultura •Il valore dell’accoglienza in una giornata dedicata alla conoscenza e al confronto con protagonisti i migranti. Si è svolta ad Atripalda, presso il centro di comunità di Contrada Ischia, una festa/incontro sul valore dell’accoglienza organizzata dall’associazione di volontariato di “Comunità Accogliente” in collaborazione con la parrocchia di Sant’Ippolisto Martire.
Mercatini, laboratori, musica e letture di poesie intervallati dal dibattito “La nostra civiltà: tra accoglienza e diffidenza” per conoscere e conoscesi favorendo le buone pratiche dell’integrazione. Una giornata di festa e riflessione su un tema attuale e di grande interesse culminato con la degustazione di pietanze africane.
La lunga giornata ha preso il via nella mattinata con il Mercatino solidale con esposizione e vendita solidale di lavori artigianali realizzati dai ragazzi migranti. Nel primo pomeriggio i “Laboratori creativi” dove si sono alternati Mamadou con la creazioni in stoffe; Sey con Coloriamo il mondo; Kemi per Ab- Bracciali, Blessing con la danza interculturale e Tourè con musica e percussioni africane. A seguire un dibattito che ha registrato gli interventi dello scrittore Soumalia Diawara, del ricercatore dell’Unisa Gennnaro Avallone, del mediatore culturale Dimitri Meka e del aprroco barricadiero Don Vitaliano della Sala, vice direttore Caritas Avellino
In serata lettura poesie curate dal Laboratorio “Teatro di Gluk” tratte dal libri di Soumalia Diawara “La nostra civiltà”.
“Tutto è nato all’inizio della Quaresima – racconta il parroco Do Fabio Mauriello – quando abbiamo pensato con i nostri collaboratori di dar vita ad un segno di solidarietà ai nostri giovani contattando questa comunità accogliente di Mercogliano che vive di volontariato, dove i giovani emigranti si attivano in attivati artigianali come realizzare quadri o bracciali. Li abbiamo perciò invitati a tenere una sorta di mercatino enlla nostra parrochia che è andato molto bene. Da qui la festa per riflettere sul valore dell’accoglienza”.
Lascia un commento