Istituto comprensivo “De Amicis-Masi”, scontro tra genitori e preside nel confronto voluto dall’Amministrazione: restano distanti le posizioni sulla gestione. Fotoservizio
Pubblicato in data: 4/1/2020 alle ore:13:43 • Categoria: Attualità •Toni accesi ieri sera al tavolo di confronto tra le istituzioni convocato in Comune dal sindaco Spagnuolo per superare le polemiche scoppiate all’Istituto comprensivo “De Amicis-Masi” di Atripalda. Alla fine restano le distanze tra una parte dei genitori e la dirigente scolastica nonostante il tentativo di mediazione portato avanti dal primo cittadino e dell’assessore all’Istruzione.
Nell’incontro, durato oltre due ore e mezza e svoltosi presso l’Aula Consiliare, gremita come non mai, la dirigente scolastica, professoressa Amalia Carbone, il Consiglio d’Istituto, i rappresentanti di classe, i docenti e i genitori degli alunni si sono confrontati con l’intento di riportare serenità nell’istituzione scolastica finita al centro di una serie di polemiche a fine anno, anche sui social.
«E’ stato un invito – ha esordito in apertura il sindaco Giuseppe Spagnuolo – a confrontarci e discutere perché negli ultimi periodi abbiamo colto segnali d’incomprensioni tra i vari soggetti che hanno il compito di seguire il processo formativo dei nostri ragazzi. E credo sia giusto in una comunità non grande come Atripalda che ci si guardi negli occhi per confrontarci e andare avanti sempre in meglio. Ci possono essere dei punti di vista differenti ma vanno sviscerati in una visione comune, nel rispetto dei ruoli di ognuno confrontandoci reciprocamente». Anche il vicesindaco Anna Nazzaro ha spiegato: «la nostra è stata sempre una comunità collaborativa e tale spero rimanga. Stiamo qui per mediare per il bene formativo dei nostri figli. Il confronto di stasera, anche se in alcuni tratti con toni accesi, è stato in ogni caso costruttivo perché sono stati affrontati diversi argomenti oggetto di disappunto da parte di alcuni genitori e dove la preside ha potuto fornire dei chiarimenti rispetto alla propria posizione».
La dirigente Carbone, nel suo lungo intervento, contestato a tratti da diversi genitori, difende le scelte assunte: «Noi siamo incaricati di spendere al meglio i soldi che lo Stato ci dà. Quando un dirigente arriva in un’istituzione scolastica è tenuto ad approfondire le carte precedenti per come sono stati spesi i soldi. Ci sono delle irregolarità vistose che me l’ha confermate il Ministero. Un dirigente si assume la responsabilità delle proprie scelte. Tutto quello che è stato discusso e deliberato nel Collegio dei Docenti e in Consiglio d’Istituto è scritto nei verbali, che sono qui. L’ordine del giorno di ogni consiglio inizia con la lettura del verbale della seduta precedente e ciò avviene sia nel Collegio che nel Consiglio, organi collegiali. Se si ravvisano imprecisioni si debbono segnalare subito e solo dopo l’approvazione del verbale della seduta precedente si inizia la nuova discussione. Anche nel Consiglio d’Istituto non c’è stato argomento che non sia stato portato in Consiglio, discusso da tutte le componenti, regolarmente approvato, verbalizzato e portato poi all’approvazione nella seduta successiva. Oggi sono 4 mesi dal mio insediamento in cui si sono avvicendati due consigli, il primo in scadenza. I modi per sapere ed esprime disaccordo li conoscete benissimo. Se ravviso delle esigenze posso convocarli anche ad horas. Qui ho tutte le copie dei verbali, pubblicate sul sito della scuola così potrete visionare quello che viene discusso e approvato di volta in volta. Io le mie responsabilità non me li debbo prendere, li tengo già da quando ho firmato il contratto da ds nel 2007. Ma non per questo debbo fare il mio lavoro in maniera inappropriata. Capisco le vostre esigenze sul sabato mattina che si debbono però commisurare con quelle della scuola. Non ho mai detto che dalla sera alla mattina avrei chiuso la scuola dell’infanzia di sabato, ma mi sarei presa tutti i tempi per discutere, studiare e trovare una soluzione, lasciando ancora un mese di tempo alle famiglie. Ci sono problemi il sabato anche di vigilanza e di certo non posso lasciare scoperte le classi e i bimbi».
L’ex consigliere comunale Nunzia Battista, mamma di alunni della scuola, tra gli applausi di diversi genitori, invece, critica la ds: «Atripalda non ha bisogno della lezioncina che lei sta facendo alla comunità stasera. Qui siamo tutti in grado di capire. Vorremo sapere che cosa è stato fatto di anomalo dai dirigenti che l’hanno preceduta e che hanno portato questa scuola a un livello di gradimento altissimo anche da chi viene da fuori Atripalda. Il problema è la sensibilità con cui si sta rapportando alla nostra comunità. Questo che sta accadendo è una cosa sgradevole. Ringraziamo il sindaco per questo incontro, lei però non ha avuto la sensibilità di trattare con noi genitori. Quelli che l’hanno preceduta hanno portato questa scuola a un livello di gradimento alto. Lei deve avere rispetto perché siamo una comunità che ha cose da insegnare a molte altre realtà».
La vicepreside Maria Fasano difende l’operato del dirigente scolastico:«a volte gli incontri si fanno per costruire e non demolire. Rispettando la posizione di ognuno. Sono passata attraverso tre dirigenti. Il primo, Parziale che è stato strappato via prematuramente. Stasera sono state dette tante cose imprecise perché non si è tra i banchi della scuola. Il dirigente attuale non manca di sensibilità. Avendo due scuole è stata molto più presente di quello che potete immaginare. Giudicare dopo 4 mesi e non sapere cosa si sta facendo è un atto ancora più grave del giudicare. Ha avuto anche atti di coraggio, anche con il supporto dell’Amministrazione, come con la manifestazione in piazza per l’ambiente facendo uscire 500 alunni a manifestare con la partecipazione di molti genitori. Lei si è presentata alla comunità con un senso di innovazione. Sono state programmate tante cose. Chi firma questi atti sa cosa firma. Anche negli anni precedenti ci sono stati omissioni, ma i cambiamenti ci sono. Diamole la possibilità di concludere il primo anno. E’ una preside trasparente, se c’è stata una sua reazione al concerto è perché lei è sincera».
Ma i genitori contestano lo sfogo della dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo atripaldese in apertura del concerto di Natale organizzato dagli studenti del musicale. «Il fango dove sta?» incalza Nunzia Battista mentre il genitore Maurizio Limone accusa: «la preside ha gettato fango sulla comunità. Cosa centrava la festa di Natale per buttare fango. Oggi la lezioncina sulla normativa. Lei ha denunciato gravi omissioni di chi l’ha preceduta che hanno rilevanza penale a cui lei dovrebbe dare il giusto seguito nelle sedi competenti, il tribunale».
Non si fa attendere la replica del dirigente scolastico: «La scuola cresce anche da chi porta critiche perché mi consente di migliorare e dar vita ad una scuola a passo con i tempi. Per chi fa il proprio lavoro con amore come me e poi viene infangata gratuitamente non è una cosa piacevole. Venire continuamente attaccata e insultata sui social non è piacevole. Un dirigente è anche un essere umano. Quella sera ho fatto un appello accorato, non ho pianto per dignità. In quella sede ho fatto un appello ai genitori dei mie alunni per dare alle cose il giusto senso e per tutto quello che era stato montato è una cosa ignobile, vergognosa. Non vi siete chiesti cosa c’era dentro di me?». Settimana corta all’Infanzia con la chiusura il sabato che partirà il prossimo anno, uscita anticipata di un quarto d’ora prima per il terremoto e ore al musicale da recuperare rispetto agli anni passati per scongiurare che possa essere invalidato il diploma di scuola media sono stati i temi “caldi” del confronto. Qualche genitore si alza e va via per protesta dopo l’ennesimo botta e risposta con la ds nonostante l’invito del sindaco a restare. Per il genitore Lia Gialanella invece: «noi quella sera abbiamo dato esempio di grande civiltà, restando in silenzio. Abbiamo colto la sua emotività, altrimenti l’avremmo potuta contestare già quella sera» e la Ds chiarisce: «Non ho paura del confronto. Non faccio fatica a porgere le scuse a questa comunità se le mie parole sono andate oltre al senso che volevo darle. Volevo dire che voi genitori dovete stare attenti, state intorno alla scuola, supportatela perché la scuola deve fare una grande crescita in molte direzioni. Oggi lo riesco a dire con serenità, ma quella sera no. Confrontiamoci da adulti con animo sereno. Tutto quello che ne è scaturito sui social, i tanti che hanno scritto non si sono firmati se non in modo generico. Venite da me, confrontiamoci. Non sono una preside che spara nel mucchio». Poi la discussione torna nei toni pacati con la dirigente che snocciola tutti gli impegni e le iniziative programmate per i diversi gradi d’istruzione ringraziando tutti, anche chi ha espresso disaccordo nel confronto.
La Dirigente non riesce a comprendere che non è la proprietaria della scuola e che deontologicamente scorretto fare gratuiti apprezzamenti sui precedenti colleghi. Chi era Elio Parziale lo sa tutta la comunità di Atripalda e della provincia.