Debito fuori bilancio per gli espropri del Centro Pmi: al via il pagamento della seconda rata
Pubblicato in data: 10/6/2020 alle ore:07:00 • Categoria: Attualità, Comune •Al via il pagamento della seconda rata del debito fuori bilancio legato agli espropri di terreni per la realizzazione dell’ex Centro Pmi di via San Lorenzo ad Atripalda.
Dopo il riconoscimento del debito fuori bilancio avvenuto prima in Giunta e poi a fine febbraio in Consiglio comunale con l’approvazione del parlamentino cittadino del Piano triennale di rateizzazione del pagamento di un importo di 600mila euro, che costituisce parte del debito di oltre un milione di euro maturato a seguito della sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Napoli, il responsabile del IV Settore – Servizio Ambiente di Palazzo di città, Vincenzo Caronia, ha firmato e pubblicato la determina con la quale si procede ad accantonare presso il Mef (Ragioneria Territoriale dello Stato di Napoli) la somma complessiva di 50mila euro per il pagamento della secondo rata che scade entro il prossimo 31 luglio, che si va ad aggiungere ai 150mila euro già versati come prima rata entro il 3 aprile scorso.
Per il 2021 invece la somma da pagare è di 150mila euro entro il 28 febbraio e 50mila euro entro il 31 luglio del 2021. Infine per l’anno 2022 i restanti 150mila euro entro il 28 febbraio e 50mila euro entro il 31 luglio.
Un debito fuori bilancio che parte da un lungo contenzioso che ora è approdato in Cassazione. La Quinta Sezione della Corte di Appello di Napoli che con sentenza n.4266 del 2018, aveva determinato l’indennità di esproprio concernente i terreni di via San Lorenzo di proprietà della famiglia Gengaro, Luisiamaria e Adriana, difese dagli avvocati Antonio e Caterina Barra, siti in località via San Lorenzo ed espropriati dal Comune di Atripalda per realizzarvi il Centro Pmi. La somma fissata come indennità era stata di un milione e 150mila euro e la relativa indennità di occupazione legittima dal 25 marzo 1996 al 27 giugno del 2000 nell’importo di 233.432,60 euro. La Giunta, nel novembre 2018, propose ricorso per Cassazione chiedendo in via preliminare la sospensiva della sentenza della Corte d’Appello. Con ordinanza n.1941 del 04/07/2019 emessa sempre dalla stessa Corte di Appello di Napoli veniva sospesa l’efficacia esecutiva della sentenza n.4266/2018 nella parte eccedente l’importo di 600mila euro.
A seguito di un’articolata trattativa tra Comune e la famiglia Gengaro sulle modalità di pagamento del debito, l’avvocato Antonio Barra, aveva depositato in Comune una Proposta di accordo di pagamento della somma complessiva di 600mila euro ripartito in tre anni. E con la determina approvata si dà corso all’accordo.
Un esproprio legato alla costruzione dell’ex Centro Servizi alle Pmi,che l’Amministrazione Spagnuolo, ha deciso di alienare e per il quale si attende l’esito del terzo esperimento di gara, sospeso durante la pandemia. Un terzo tentativo, dopo i primi due andati deserti, che alla luce del lungo lockdown che ha interessato tutto il Paese, appare sempre più complicato. L’importo a base d’asta è di 2.443.500,00.
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