In piena Pandemia, mercoledì 18 marzo 2020, Don Ranieri Picone (Foto di Oscar Maiello), Parroco di Santa Maria del Carmine, fece deporre, sotto il manto sacro della Vergine Maria del Monte Carmelo, Regina e Patrona di Atripalda, una lettera con su scritto l’atto di affidamento a nome di tutta la Città. In quei momenti difficili segnati da paura e morte, don Ranieri affidò sotto lo sguardo della Vergine la protezione di Atripalda. Un’intercessione, che a distanza di mesi, ha preservato il popolo Atripaldese dal terribile Coronavirus. E così nel giorno dei Festeggiamenti della Vergine don Ranieri ha voluto rendere nota alla Città la preghiera da lui scritta. A leggere l’atto di affidamento, durante la Santa Messa celebrata giovedì sera in piazza Umberto I, è stato il vescovo di Avellino, sua Eccellenza Mons. Arturo Aiello. Un atto di riconoscenza verso la Vergine Maria che don Ranieri ha voluto così condividere con i tantissimi fedeli accorsi in piazza per “celebrarla con animo grato“.
Ecco il testo completo dell’atto di affidamento:
O Vergine Maria, Madre del Carmelo, Regina e Patrona della Città di Atripalda, noi, tuoi figli devoti, ci rivolgiamo a te, in questo momento difficile della nostra vita, e ci affidiamo al tuo cuore materno perché la tua intercessione possa liberarci dal flagello di questa pandemia che ci tiene schiavi della paura, ci fa sentire fragili e tristi, scoraggiati e disorientati nel cammino della vita.
In Te i nostri padri hanno sempre visto un segno potente di amore e di premurosa attenzione verso coloro che con fede e devozione ricorrevano a te soprattutto nei momenti più difficili del loro cammino terreno. Quante persone hanno pregato davanti a questa tua santa immagine, quante nostre nonne, mamme, hanno posato i loro sguardi sul tuo sguardo, lo sguardo di una Madre tenera e misericordiosa, quanti hanno portato qui, ai tuoi piedi, dinanzi a questo tuo trono glorioso, le loro preghiere e i loro voti e tu, non li hai mai mandati a mani vuote, ma essi hanno portato con sé la gioia di una grazia ricevuta, lo stupore della salute e della pace ritrovata. Io so, o Maria, che tu in questo luogo hai effuso tante grazie, e più di una volta tanti hanno sperimentato il tuo sollievo e la tua materna protezione. Risuonano davanti al tuo trono, in questo momento, le belle parole di San Bernardo di Chiaravalle:
Ricordati, o piissima Vergine Maria,
che non si è mai inteso al mondo
che qualcuno sia ricorso alla tua protezione,
abbia implorato il tuo aiuto,
chiesto il tuo patrocinio
e sia stato da te abbandonato.
Animato da tale confidenza,
a te ricorro, o Madre,
Vergine delle vergini,
a te vengo, e, peccatore come sono,
mi prostro ai tuoi piedi a domandare pietà.
Non volere, o Madre del divin Verbo,
disprezzare le mie preghiere,
ma benigna ascoltale ed esaudiscile.
Sì, o Maria. Oggi permettimi di venire ai tuoi piedi, davanti al tuo trono. Vengo, a nome del tuo popolo atripaldese, della tua gente, della comunità che porta il tuo nome e che il Signore mi ha affidato, vengo in silenzio, con il cuore misto a tristezza e speranza. Siamo così fragili o Maria, siamo peccatori e ben consapevoli che spesso ci allontaniamo dalla via del Signore; ma non sappiamo più dove sbattere la testa, siamo preoccupati, perche questo tempo non solo fa paura per la morte, ma per le incertezze, per i cambiamenti, per lo stravolgimento della vita che esso ha comportato anche per il nostro ministero.
Accompagno ormai morti alla sepoltura a cui non è possibile dare il calore e il conforto dei loro cari, né un bacio, né una carezza se non quella di una benedizione…sto assaporando con la mia gente quanto sia duro non vedersi, non incontrasi più, non potersi abbracciare. Celebriamo la Messa senza il popolo…i sacramenti è da un bel pò che non si celebrano…il silenzio avvolge questo tempio….la piazza, le strade…il tempo sembra essersi fermato…non risuonano più le preghiere del tuo popolo o il canto “Fiore del Carmelo”. Ogni tanto un rintocco di campane ci fa affacciare dalla finestra e ci ricorda di unirci tutti in preghiera lì dove siamo… tanti in maniera personale o come istituzioni stanno cercando di fare rete per tendere la mano a chi è in difficoltà, ai poveri e ai bisognosi privi del necessario. O Maria, è un tempo di prova, è un tempo in cui sentiamo il bisogno di affidarci a te perché l’unica arma che abbiamo, oltre a tutte le precauzioni giuste che dobbiamo seguire, è la fede, sorretta dalla preghiera d’intercessione che oggi mi fa essere qui compiendo, a nome di tutto il popolo di Atripalda, un gesto semplice ma profondo. Sotto la tua veste, ricoperta dal tuo manto dorato, metto questo atto di Affidamento della Città, perché tu possa liberarci dal flagello del virus, e ti promettiamo solennemente, che esauditi i nostri voti e le nostre preghiere, celebreremo, appena sarà possibile e tutto sarà finito, una Santa Messa di ringraziamento portandoti in processione per le vie della Città, insieme al Santo Vescovo Sabino nostro Patrono che dal cielo con te intercede per noi, uniti di nuovo come avvenne dopo il terribile terremoto del 1980, tra grida di giubilo e canti di festa. Per questo oggi
AFFIDO A TE O VERGINE MARIA, MADRE E REGINA DEL CARMELO,
questa Città e tutti i suoi abitanti, le nostre famiglie, i bambini, i ragazzi e i giovani, gli anziani e gli ammalati, i poveri e gli abbandonati. Preservaci da questo male, dona salvezza, salute e pace. Allontana da noi questo flagello del virus e dona ai nostri cuori la pace e la serenità. Stendi il tuo manto su di noi e ascoltaci, aiutaci, proteggici, confortaci, esaudiscici. Te lo chiediamo nel nome di Gesù Tuo Figlio, che porti tra le tue braccia… il frutto benedetto del tuo seno…o Clemente, o Pia, o dolce Vergine Maria. Amen.
MERCOLEDÌ 18 MARZO A.D. 2020
Il Parroco
Don Ranieri Picone
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