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Casi Covid ad Atripalda, le precisazioni dell’avvocato Paolo Spagnuolo sulla vicenda: “commenti feroci e gravemente infamanti sui social, pronti alle querele”

Pubblicato in data: 13/8/2020 alle ore:16:39 • Categoria: Attualità, Cronaca

Pubblichiamo la nota ricevuta dall’avvocato Paolo Spagnuolo che fa chiarezza sui casi di coronavirus riscontrati ad Atripalda:

In riferimento a quanto pubblicato su Codesta testata giornalistica (circa i casi di positività al Covid manifestatisi ad Atripalda), invito, per amore di verità e per fornire ulteriori utili informazioni alla cittadinanza, a pubblicare le seguenti precisazioni.

I fatti incontestati e pacifici sono i seguenti.

  1. La persona, da cui ho ricevuto apposito mandato per tutelare l’immagine e la reputazione propria e della relativa famiglia, suocera della donna (proveniente dall’estero) risultata positiva, non è affetta da COVID!
  2. I casi di positività, quindi, sono due e non riguardano alcun componente il nucleo familiare, residente ad Atripalda (AV), dei parenti della donna (proveniente dall’estero).
  3. La sig.ra proveniente dall’estero è stata (insieme alla figlia, anch’essa risultata positiva) sempre in isolamento, cioè sin dal suo arrivo in Italia, presso un’unità abitativa indipendente ed autonoma. Ella, quindi, non ha avuto alcun contatto con componenti del nucleo familiare del coniuge, né con altre persone.
  4. La positività della bambina non è stata comunicata, al punto che la madre (già positiva) ne ha avuto contezza tramite la stampa.
  5. La persona bersaglio di commenti feroci e gravemente infamanti, nota e stimata in città anche per il lavoro svolto e più volto sottolineato da chi ha elargito sentenze di condanne, non ha mai ricevuto alcuna comunicazione con cui le si imponeva l’isolamento e l’obbligo di sottoporsi a tampone. Non si comprenderebbe, infatti, per quale motivo la sig.ra avrebbe dovuto violare l’obbligo di isolamento.

A mio sommesso avviso, la vicenda è stata gestita male dalle istituzioni coinvolte, con gravi responsabilità, che saranno verificate dall’Autorità Giudiziaria cui le persone coinvolte (donna risultata positiva e parenti) si rivolgeranno nelle prossime ore e che hanno, inevitabilmente, costituito i  presupposti che hanno condotto alla individuazione precisa delle persone affette da COVID e dei loro parenti, scatenando un clima pericoloso di caccia alle streghe.

I danni scaturiti, patiti e patendi dalla mia assistita,  all’immagine ed alla reputazione sono notevolissimi.

Ella, impegnata socialmente, fortemente radicata sul territorio atripaldese anche in virtù dell’impiego lavorativo, ha dovuto assistere impotente e sofferente ad una vera e propria gogna mediatica, ad una campagna denigratoria basata su notizie confuse e non veritieri.

L’aspetto più grave della vicenda è che la persona bersaglio dei commenti è stata additata come una irresponsabile, una untrice ed, oltre ad avere subito offese gravissime, ha rischiato, nel clima di caccia alle streghe diffusosi ad Atripalda, di essere aggredita anche fisicamente da chi la incontrava per strada.

Mi sia consentito di rivolgere, infine, un accorato appello a tutti i lettori perché si astengano da commenti offensivi basati sulla conoscenza parziale dei fatti, allo scopo di riportare la vicenda entro i margini della civile convivenza e del rispetto della dignità umana.

Rivolgo, altresì, un ulteriore invito a tutti coloro che utilizzano strumenti di comunicazione come watthsapp.

Siamo in possesso, infatti, di numerosi messaggi audio e cosiddetti screenshot di altrettanti messaggi scritti su vari gruppi watthsapp, in cui vengono divulgate le precise generalità della sig.ra (non affetta da COVID ed a cui non è mai stato imposto l’isolamento), effettuate richieste di divulgazione delle stesse allo scopo di evitare ulteriori contagi, utilizzate parole molto offensive.

Plenastico aggiungere che i messaggi già in nostro possesso saranno consegnati alla polizia postale mediante apposite querele.

Sicuro della solerte pubblicazione, porgo distinti saluti

Atripalda (AV), 13.08.2020

Avv. Paolo Spagnuolo

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