Consuntivo 2019 e disavanzo al Comune, il gruppo “Noi Atripalda” attacca con l’ex sindaco: «ci avviciniamo inevitabilmente al Pre-dissesto, decretando la morte della Città»
Pubblicato in data: 14/8/2020 alle ore:10:20 • Categoria: Attualità, Comune, Politica •«Si tratta dell’ennesima approvazione tardiva del Rendiconto 2019 rispetto alla proroga che era stata concessa per l’emergenza Covid-19, perché si doveva approvarlo entro il 30 giugno mentre lo abbiamo fatto solo oggi 12 agosto. Questo dimostra ancora una volta un problema, che il bilancio va seguito con maggiore dedizione e attenzione, nella quotidianità e il sindaco non è nelle condizioni di poterlo fare. Per come sono i conti ci avviciniamo inevitabilmente al Pre-dissesto». A parlare il giorno dopo il via libera al Consuntivo è l’ex sindaco Paolo Spagnuolo che attacca il primo cittadino che conserva in capo a sé deleghe importanti come quella al Bilancio e all’Urbanistica. «Ancora una volta il sindaco dimostra un problema politico nella sua compagine – incalza Paolo Spagnuolo – di non riuscire a conferire la delega ad altro consigliere perché evidentemente non si fida dei compagni di viaggio. L’ottimismo del sindaco sul Rendiconto si giustifica solo per avere il voto favorevole degli altri consiglieri di cui pochi hanno letto con attenzione le carte di bilancio. Sono cambiali che si stanno posticipando, decretando la morte della Città. I numeri sono infatti disastrosi, il disavanzo non è stato recuperato e per legge deve essere recuperato sul Previsionale 2020, missione quasi impossibile, visto che 8/12 della gestione 2020 sono stati già erosi. E quindi tutto si baserà sulla vendita del Centro Servizi che dovrà avvenire in soli tre mesi, una cosa pazzesca». Un Rendiconto di gestione 2019 che chiude con un disavanzo di amministrazione di – 6.056.343,61 euro. L’opposizione rappresentata dal gruppo consiliare “Noi Atripalda”, guidato proprio dall’ex sindaco Paolo Spagnuolo, ha evidenziato nei numerosi interventi, prima del vota contrario al Consuntivo «Se ci fossimo trovati di fronte ad un’amministrazione dinamica che interveniva sulla soluzione dei problemi avremmo potuto votare anche a favore, ma la gestione finanziaria dell’Ente è scadente ed è lo specchio della gestione quotidiana del territorio e della cura della comunità. Siamo in una città in cui regna la sporcizia, non si capisce perché bisogna spendere dei soldi per la Città dei Mercanti se poi è cosi sporca e in uno stato di degrado. Ma la colpa non è dell’Amministrazione secondo loro ma dei “leoni da tastiera”. Ci sono poi poche opere realizzate, costose e inutili come il parco delle Acacie. C’è un problema di edilizia residenziale sociale che è a un punto di non ritorno come contrada Alvanite, largo Fiumitello e dell’ex contrada Spagnola ma anche qui c’è da dire che la colpa non è dell’amministrazione ma di quelle passate come va dicendo questa maggioranza».
Stoccata anche sul campo della cultura: «Non c’è promozione del territorio, con eventi organizzati da associazioni private ed è mancato il coordinamento dell’amministrazione. Piazzetta degli Artisti è morta così il Forum dei Giovani».
Uffici comunali ancora chiusi, pianta organica carente «risolta aspettando con un anno di ritardo l’arrivo dei tirocinanti del concorso regionale che vengono qui per imparare non per produrre. Ci sono strade dissestate ovunque, Atripalda è diventata la città delle transenne. Ma mettere in sicurezza non significa porre una transenna e lasciarla lì per mesi. C’è un’assenza totale di sicurezza e polizia municipale mentre da due anni aspettiamo ancora un concorso bandito per sei vigili».
Il capogruppo della minoranza pone l’accento anche sull’imminente avvio del nuovo anno scolastico visto l’emergenza Covid: «C’è una forte disgregazione del tessuto sociale e lo dimostra la questione della scuola dove c’è un contrasto tra dirigente e genitori, tra alcuni genitori e altri, e non abbiamo sentito dire una parola dall’Amministrazione su questi aspetti. In Consiglio comunale non abbiamo avuto risposte sulla questione edilizia scolastica legata al Covid. Sappiamo di una riunione del Consiglio d’Istituto andata deserta per assenza dell’amministrazione la quale dopo qualche settimana, e questo è un fatto gravissimo, forse perché non c’era la dirigente, convoca un consiglio d’istituto informale, inutile e ad oggi non sappiamo cosa è stato deciso. Ad oggi i genitori ci chiedono al 14 settembre come le scuole cittadine riapriranno. E come hanno pensato di risolvere questi problemi? Cercando di mandare vi la dirigente ma non sono riusciti nell’intento. E ora che si fa? Si continua questo scontro o si interviene per porre fine a quest’atteggiamento da Ponzio Pilato assunto dal sindaco e dalla delegata?».
“Noi Atripalda” ha infine presentato una mozione condividendo la proposta dell’associazione “Idea Atripalda” di concedere la cittadinanza a Patrick George Zaki.
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