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Cinema all’aperto a Parco delle Acacie, Sinistra Italiana Atripalda plaude all’iniziativa e chiede al sindaco un impegno per riattivare un polo culturale in città

Pubblicato in data: 18/8/2020 alle ore:09:31 • Categoria: Attualità, Politica, Sinistra Democratica

«Chiudiamo al sindaco, in maniera pacata ma ferma, dov’è il suo impegno per far sì che la cittadinanza abbia di nuovo, pienamente funzionante, il suo storico cinema». Parte da qui il nuovo affondo all’Amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Spagnuolo da parte di “Sinistra Italiana Atripalda”.
Gli esponenti della sinistra atripaldese che si riconoscono intorno alla figura dell’ex assessore Luigi Adamo, prendendo spunto dall’iniziativa “Cinema al Parco”, rassegna all’aperto curata da Laika (Laboratorio di intervento kultur atripaldese) in corso di svolgimento presso Parco delle Acacie, finita anche al centro di alcune polemiche sui social per i fondi comunali ottenuti, e chiedono al governo cittadino un impegno per la riattivazione di un polo culturale.
«Questa amministrazione, è noto, non ci fa impazzire, anzi – scrivono gli esponenti di Si Atripalda -. Ma ci piace ancora meno l’arena dei social quando si alzano troppo i toni e si tende a fare di tutta l’erba un fascio (e il fascio non è mai cosa buona)». Pur riaffermando la contrarietà al tipo di intervento di riqualificazione effettuato difendono la rassegna cinematografica «a noi l’operazione di restyling del parco delle Acacie non è piaciuta affatto e lo abbiamo detto. Ma che ora gli spazi vengano usati per dare finalmente un degno palcoscenico ad un gruppo di giovani che da anni vuole fare cultura nel deserto totale di iniziative, non ci sembra affatto cosa riprovevole, anzi». Da qui la richiesta avanzata al primo cittadino di impegnarsi affinché la cittadinanza «abbia di nuovo, pienamente funzionante, il suo storico cinema». L’ex sala cinematografica di piazza Umberto I, lo storico Cimena Ideal che nel corso degli anni ’60-’80 ha visto calcare il proprio palcoscenico da attori di fama nazionale, è ormai chiuso da decenni.
«E ci aspettiamo che ci risponda perché rispondere è innanzitutto educato, come lo sono sempre i nostri toni, e poi democratico – concludono gli esponenti di sinistra -. Ma ci aspettiamo anche che questi giovani così amanti del cinema stiano al nostro fianco nella nostra storica battaglia per ridare finalmente al nostro paese una struttura stabile dedicata alla cultura».

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