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Alvanite, l’ex assessore Ulderico Pacia invita l’Amministrazione a tenere un’assemblea pubblica: “i residenti devono essere rassicurati”

Pubblicato in data: 7/9/2020 alle ore:10:18 • Categoria: Attualità

«Invito l’Amministrazione comunale a tenere un’assemblea pubblica con i residenti di contrada Alvanite per mostrare tutta la documentazione che attesti la sicurezza dei prefabbricati pesanti».
Prosegue il dibattito sulla sicurezza dei diciassette edifici del popoloso quartiere periferico della cittadina del Sabato è ancora una volta l’ex assessore socialista Ulderico Pacia interviene sulla polemica scoppiata nella contrada dopo il crollo di calcinacci da alcuni balconi delle palazzine e le nuove proteste dei residenti che attendono l’inizio dei lavori promessi dall’Amministrazione per settembre.
«L’obiettivo di questa assemblea pubblica – prosegue l’sponente socialista – è quello di tranquillizzare i residenti che sono preoccupati sulla staticità delle palazzine. Solo così i cittadini possono stare tranquilli aspettando che si faccia una manutenzione straordinaria delle palazzine nel caso in cui non si riescano a reperire i fondi per abbattere e ricostruire gli edifici comunali».
Proprio il primo cittadino prima dell’estate aveva assicurato i giovani dell’Associazione Culturale di contrada Alvanite, in un incontro tenutosi in Comune, che i progetti di intervento partiranno a settembre per risolvere le problematiche come la sostituzione delle grondaie ormai malandate che non consentono un deflusso regolare dell’acqua piovana che si infiltra lungo le pareti e i balconi provocando così il distacco di calcinacci e delle lastre di marmo che sono volate giù dai piani alti tanto da spingere i Vigili del Fuoco a dover transennare alcune aree intorno ai palazzi e a dichiarare inagibili alcuni balconi delle 17 palazzine in cui vivono oltre mille famiglie.
«Non è vero che gli edifici non presentano scadenza – incalza – visto che non sono mai stati interessati da manutenzione. L’Amministrazione deve mostrare responsabilità verso i cittadini. Perciò un’assemblea pubblica in cui mostrare la documentazione che ne attesti la sicurezza e staticità potrebbe tranquillizzare i residenti. E’ più facile organizzare un’assemblea nel quartiere per far vedere quei pochi documenti necessari che portare i residenti sul Comune come invece aveva dichiarato il capogruppo di maggioranza Del Mauro».
Un impasse che sta interessando anche il progetto “Alvanite quartiere Laboratorio”, che prevedeva la realizzazione di 72 nuovi alloggi: 24 di edilizia residenziale pubblica, 28 in housing sociale (fitto sociale) e altri 20 da cedere con edilizia convenzionata (cooperative). L’intervento dovrebbe portare all’abbattimento di due edifici, c1 e c2, individuati su un totale di 17 edifici, e la ricostruzione di tre nuovi edifici. Degli 8,5 milioni che serviranno per realizzare i 72 nuovi alloggi e le infrastrutture della popolosa contrada, circa 4,5 milioni dovrebbero essere a carico della Regione Campania. La restante parte, pari a circa 3,5 milioni di euro a carico di privati con muti agevolati, mentre infine un piccolo contributo dovrebbe arrivare dalle casse comunali (450mila euro). Ma il progetto è in stand-by.

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