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Biblioteca comunale ancora chiusa, “Idea Atripalda” incalza l’Amministrazione Spagnuolo

Pubblicato in data: 19/1/2021 alle ore:07:30 • Categoria: Attualità

«Vorremmo avere chiarimenti sulla mancata riapertura della Biblioteca Comunale». Parte da qui la nuova richiesta rivolta all’Amministrazione Spagnuolo da parte dell’associazione di giovani “IDEA Atripalda” che tornano a chiedere pubblicamente informazioni e notizie su perché la villa comunale “Don Peppe Diana” e la Biblioteca Comunale “Leopoldo Cassese” in essa ubicata risultano ancora chiuse al pubblico e quando riapriranno.
La villa comunale risulta chiusa dall’emergenza Coronavirus. Doveva riaprire ad inizio del mese di luglio dello scorso anno, visto che sono in corso dei lavori di messa in sicurezza della biblioteca comunale, ma ad oggi sia il polmone verde nel centro città che la casa della cultura tanto apprezzata dai giovani restano ancora off-limits.  «Dal 16 gennaio è in vigore il Dpcm, firmato dal capo di Governo, Giuseppe Conte, con le nuove misure per contenere l’emergenza epidemiologica in atto. Tra i vari provvedimenti, ci soffermiamo sulla lettera R) dell’articolo 1 del decreto, che vi riportiamo in foto – scrivono i giovani -. Stando alla disposizione, potranno riaprire, nel rispetto delle norme anti-covid, i musei e tutti i luoghi della cultura riportati nell’articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, anch’esso riportato in foto, tra cui troviamo le biblioteche. Finalmente le prime aperture dal punto di vista culturale, vien da dire. Un primo passo verso la luce per il nostro Paese; nessuno può negare l’importanza della cultura e la riapertura di istituti e luoghi culturali è sicuramente una notizia da accogliere con soddisfazione». Una riapertura però che ad oggi non può interessare la città. «Purtroppo, noi cittadini di Atripalda non vedremo, con ogni probabilità, questa luce accesa; il nostro pensiero va alla biblioteca comunale, che è da oltre un anno inaccessibile ai lettori e agli appassionati, ma anche agli studenti che usufruivano dei locali della biblioteca per poter approfondire gli studi, anche grazie ai volumi presenti – proseguono -. Siamo consapevoli che, a meno di sorprese, la biblioteca non apra per ora. Nonostante quanto detto quando sono stati avviati i lavori. Allora si parlava di 100 giorni, ma stiamo per raggiungere i 400 di chiusura. Certamente l’emergenza Covid ha portato dei ritardi sulla tabella di marcia, ma l’inesistenza di una data certa di apertura al pubblico non fa certo ben sperare. Siamo anche consci che la biblioteca comunale si trova all’interno della villa “Don Giuseppe Diana”, anch’essa sottoposta a dei lavori, ma anche in questo caso non abbiamo notizie». L’ultima ordinanza emessa prorogava la chiusura fino al 5 luglio scorso «Vorremmo avere chiarimenti sulla situazione – chiedono i giovani -. Ormai questa situazione non può più passare inosservata, non ha senso non avere un servizio a disposizione e non ha senso non poter usufruire di quegli spazi, per tutti gli studenti che spesso si trovavano a frequentarli e per tutti gli appassionati che combattono lo scorrere del tempo con la cultura».

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