Debito fuori bilancio per gli espropri dell’ex Centro Pmi: al via il pagamento della terza rata
Pubblicato in data: 3/2/2021 alle ore:08:41 • Categoria: Comune •Al via il pagamento della terza rata del debito fuori bilancio legato agli espropri di terreni per la realizzazione dell’ex Centro Pmi di via San Lorenzo ad Atripalda.
Dopo il riconoscimento del debito fuori bilancio avvenuto prima in Giunta e poi in Consiglio comunale con l’approvazione del parlamentino cittadino del Piano triennale di rateizzazione del pagamento di un importo di 600mila euro, che costituisce parte del debito di oltre un milione di euro maturato a seguito della sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Napoli, il responsabile del IV Settore – Servizio Ambiente di Palazzo di città, Vincenzo Caronia, ha firmato e pubblicato la determina con la quale si procede ad accantonare presso il Mef (Ragioneria Territoriale dello Stato di Napoli) la somma di 150mila da pagare euro entro il 28 febbraio e 50mila euro entro il 31 luglio. Per l’anno prossimo infine i restanti 150mila euro entro il 28 febbraio e 50mila euro entro il 31 luglio.
Un debito fuori bilancio che parte da un lungo contenzioso che ora è approdato in Cassazione. La Quinta Sezione della Corte di Appello di Napoli che con sentenza n.4266 del 2018, aveva determinato l’indennità di esproprio concernente i terreni di via San Lorenzo di proprietà della famiglia Gengaro, Luisiamaria e Adriana, difese dagli avvocati Antonio e Caterina Barra, siti in località via San Lorenzo ed espropriati dal Comune di Atripalda per realizzarvi il Centro Pmi, poi venduto lo scorso anno ad una società mediante sta pubblica. La somma fissata come indennità era stata di un milione e 150mila euro e la relativa indennità di occupazione legittima dal 25 marzo 1996 al 27 giugno del 2000 nell’importo di 233.432,60 euro. La Giunta, nel novembre 2018, propose ricorso per Cassazione chiedendo in via preliminare la sospensiva della sentenza della Corte d’Appello. Con ordinanza n.1941 del 04/07/2019 emessa sempre dalla stessa Corte di Appello di Napoli veniva sospesa l’efficacia esecutiva della sentenza n.4266/2018 nella parte eccedente l’importo di 600mila euro.
A seguito di un’articolata trattativa tra Comune e la famiglia Gengaro sulle modalità di pagamento del debito, l’avvocato Antonio Barra, aveva depositato in Comune una Proposta di accordo di pagamento della somma complessiva di 600mila euro ripartito in tre anni. E con la determina approvata si dà corso all’accordo.
Un esproprio legato alla costruzione dell’ex Centro Servizi alle Pmi, che l’Amministrazione del sindaco Giuseppe Spagnuolo ad ottobre scorso è riuscita ad alienare ad una società privata per l’importo di 1.760.000 euro.
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