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Alvanite, i ragazzi dell’associazione e i residenti sistemano il campo di calcetto. Foto

Pubblicato in data: 19/5/2021 alle ore:11:05 • Categoria: Attualità

I ragazzi dell’associazione culturale Alvanite sistemano il campetto e ripuliscono l’area delle giostrine rotte mettendola in sicurezza.
Senza più aspettare l’intervento del Comune, i giovani del popoloso quartiere della cittadina del Sabato, si sono rimboccati le maniche, al motto «Chi fa da se fa per tre…» per mettere in sicurezza l’unico spazio all’aperto aggregativo del quartiere, il campo di calcio da anni abbandonato a se stesso.
Hanno sistemato prima le porte, saldandole, e poi comprato le reti e ripulito l’area. Altri residenti hanno messo in sicurezza le vecchie giostrine in legno per bambini, ormai divenute con il tempo pericolose e arrugginite. Sotto accusa finisce l’Amministrazione «che non è presente».
«Le porte del campetto erano rotte e non avevano reti – racconta Danilo Rispoli dell’associazione culturale Alvanite -. Abbiamo così deciso di sistemarle da soli senza aspettare l’aiuto di qualcuno, altrimenti rischiavamo di diventare vecchi – racconta -. Abbiamo saldato le porte che si muovevano e che si erano dissaldate e abbiamo montato le reti. Il campetto è utilizzato da tanti ragazzini del quartiere, soprattutto con le belle giornate. Ma le porte erano rotte e non avevano reti. Insieme alla gente del quartiere abbiamo cercato di fare qualcosa per i bambini visto che il campo era abbandonato».
Il quartiere è interessato in questi giorni dal taglio dell’erba dopo le polemiche delle settimane scorse per le erbacce alte in cui affondavano le palazzine.
Abbandonate anche le giostrine del quartiere : «sono molte vecchie. Già tempo fa sono state fatte molte segnalazioni per lo stato in cui si trovano – prosegue Danilo Rispoli -. Giostrine rotte. I cittadini del quartiere si sono impegnati a togliere i pezzi pericolosi che presentavano ferri appuntiti».
L’associazione ha anche ripreso in pieno l’attività nella propria sede di quartiere dopo l’incendio doloso dei mesi scorsi. «La sede l’abbiamo ripristinata – conclude – però non la stiamo frequentando preferendo riunirci all’aperto visto la pandemia. Per cui ci incontriamo sul campetto dove c’è più spazio e possiamo stare più tranquilli. Non solo l’associazione ma anche altre persone si impegnano per il quartiere». Quello di Alvanite è un campetto meno fortunato rispetto a quello di contrada Ischia dove la Giunta Spagnuolo ha incassato un contributo ministeriale per l’importo di 45.431,50 euro che l’esecutivo di Palazzo di città ha deciso di destinare ad un intervento di riqualificazione dell’impianto sportivo, annesso alla parrocchia di contrada Ischia, al fine di rendere in tempi brevi nuovamente fruibile il campetto. Stesso destino anche il campetto rionale di via Appia, rimasto a lungo senza porte tanto che nel maggio del 2019 fu giocata dai razzi anche una partita di protesta  dove il goal era lasciato solo all’immaginazione. Campetto poi sistemato dall’Amministrazione grazie a donazioni di privati.

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