Nuova edilizia in periferia, il sindaco: «Si riammoderna una parte della città»
Pubblicato in data: 1/3/2022 alle ore:17:10 • Categoria: Attualità •«Con questa attività riusciamo a determinare una riqualificazione urbana prima di tutto escludendo nuovo consumo di suolo con la realizzazione di nuove residenze abitative utilizzando gli stessi volumi edilizi e spazi in dismissione non più in sicurezza. Si riammoderna così una parte della città». A parlare è il sindaco Giuseppe Spagnuolo sull’intervento di realizzazione di abitazioni al posto dell’ex fabbrica di ceramica in via Cesinali. Sono partiti infatti da giorni i lavori di demolizione di un immobile industriale dismesso che produceva piatti al posto del quale saranno realizzati nuove palazzine «La ristrutturazione prevede due interventi distinti. Questo che è appeno partito si riferisce al primo permesso a costruire in deroga in applicazione del Piano Casa: a seguito della volontà del Consiglio comunale si è compiuto tutto l’iter autorizzativo e ora sono iniziati i lavori – illustra il sindaco Giuseppe Spagnuolo -. Sostanzialmente si tratta di un intervento deciso dal Consiglio comunale in deroga alle norme urbanistiche finalizzate, utilizzando il decreto sviluppo ed il piano casa regionale per la riqualificazione di aree produttive dismesse. La finalità era questa ed è questo l’esempio classico di come proviamo ad accompagnare gli imprenditori che vogliano fare questo tipo di attività finalità ad un’importante riqualificazione del centro abitato della città di Atripalda».
Il progetto totale punta alla demolizione e ricostruzione del complesso edilizio ad uso produttivo che ha ospitato per anni una ex fabbrica di ceramica, che confina con la locale stazione dei Carabinieri. Al posto dell’ex fabbrica sorgeranno due edifici con civili abitazioni.
«Si riammoderna una parte della città ma la si riammaglia anche perché abbiamo voluto fortemente che ci fosse un collegamento pedonale pubblico tra via Cesinali e via Salvi, tra la stazione dei carabinieri e il centro sportivo comunale. E anche in questo da un punto div ista pedonale c’è un riamagliamento degli spazi urbani. Credo che si vada nella direzione di migliorare la nostra città con la modalità migliore: avere nuove residenze sicure ed efficienti dal punto di vista energetico, moderne in un centro città non appesantendo la zona e la sua vivibilità, ma anzi recuperando attività produttive dismesse che avrebbero potuto determinare altre attività più invasive e nocive».
Il Consiglio comunale ha dato mesi fa il via libera all’unanimità ad una seconda istanza di permesso a costruire in deroga allo strumento urbanistico nella stessa area che un tempo ospitava una fabbrica di piatti.
Il parlamentino cittadino si era pronunciato favorevolmente per la determinazione di un permesso a costruire alla ditta “Del Giudice Ernesto”. Questo permesso si va così ad aggiungere ad un secondo intervento che interesserà la stessa area industriale ed approvato nel novembre 2019 e che verrà invece effettuato dall’impresa edile Top House Srl. Il progetto totale punta alla demolizione e ricostruzione del complesso edilizio ad uso produttivo che ha ospitato per anni una ex fabbrica di ceramica, che confina con la locale stazione dei Carabinieri. Al posto dell’ex fabbrica quindi sorgeranno due edifici con civili abitazioni.
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