Il Consiglio comunale di Atripalda dimentica il capitano Raffaele Aversa, le critiche di Ermelindo Romano
Pubblicato in data: 26/3/2022 alle ore:14:47 • Categoria: Attualità •Il Consiglio comunale di Atripalda dimentica di ricordare il capitano Aversa nel giorno della sua uccisione alle Fosse Ardeatine e scoppia la polemica politica in città.
Il parlamentino tutto e il primo cittadino, durante l’assise dell’altra sera svoltasi nel giorno in cui ricorre l’uccisione del capitano Raffaele Aversa avvenuta il 24 marzo 1944, eroe martire delle Fosse Ardeatine, alla cui memoria proprio nella sala consiliare di Palazzo di Città campeggia un’immagine, il cartellino storico anagrafico e una targa celebrativa, non ha ricordato il suo sacrificio ed il coraggio.
Aversa, nato a Labico il 2 settembre del 1906, trascorse parte fondamentale della sua vita ad Atripalda. Coraggioso difensore degli ideali di Nazione, Libertà e Convivenza civile, fu trucidato dai nazisti alle Fosse Ardeatine il 24 marzo del 1944.
«Ed anche questa volta, come accade da ormai da più di 20 anni questa Amministrazione, ad Atripalda, questo Consiglio comunale, puntualmente perde l’appuntamento con la Storia, con le sue radici, con i suoi eroi – scrive per protesta l’ex consigliere comunale Ermelindo Romano -. Alle Fosse Ardeatine, luogo della strage nazista del 1944, riposa un eroe di Atripalda, il capitano dei carabinieri Raffaele Aversa, medaglia d’oro al valor militare. Un eroe. Il capitano era già entrato nella storia, fu uno dei militi che arrestò Mussolini. Decise di non abbandonare Roma ma, di restare al suo posto nonostante la barbarie nazista. Fu fucilato il 24 marzo, nonostante torture e violenze non venne meno al suo dovere: servire la Patria e il suo popolo».
Romano, che domenica scorsa dopo le numerose denunce ha ripulito dal degrado la fontana artistica collocata in piazza Umberto alla base del Monumento ai Caduti, attacca l’intero Consiglio comunale: «Ad Atripalda invece, a questo consiglio comunale non importa degli eroi, o dei simboli e degli eroi. Sono impegnati in altro: taglio di nastri e assunzioni nei supermercati. Sarebbe bastato una corona, la presenza del Sindaco e di una delegazione del consiglio comunale. Anche la Pro loco è distratta, la presunta presenza del suo presidente in una delle liste evidentemente non giova ad una struttura che si dovrebbe occupare del territorio e, non di amministrazione. Forse le dimissioni sarebbero dovute per questione di stile e coerenza, ma parlare di stile ad Atripalda negli ultimi tempi è come contare i granelli di sabbia. Forse era chiedere troppo una collaborazione con gli istituti scolastici cittadini al fine di ricordare la figura di un eroe. In fondo è lo stesso consiglio comunale che si riproporrà tra qualche giorno e che in 5 anni non è riuscito a tenere pulito il monumento ai caduti in piazza Umberto I. “Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi ” scriveva Brecht. Ad Atripalda da circa 30 anni, sicuramente non siamo un popolo beato! Resta su uno sfondo grigio e tetro della politica ad Atripalda la figura di un gigante come Raffale Aversa. Riposa in pace Eroe!».
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