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Alta tensione in Consiglio sulla Salvaguardia degli equilibri di bilancio, Puc e municipalizzata: l’opposizione abbandona l’aula per ben due volte. Foto

Pubblicato in data: 18/7/2023 alle ore:16:22 • Categoria: Attualità

Alta tensione in Consiglio sulla Salvaguardia degli equilibri di bilancio, la redazione del Puc e il contratto che trasferisce i servizi alla municipalizzata con l’opposizione che abbandona l’aula in segno di protesta per ben due volte.

«Sulla salvaguardia non sono emerse situazioni di squilibrio» spiega il vicesindaco con delega al Bilancio Domenico Landi. Un punto che passa con dieci voti a favore ma sul quale si registra il voto contrario dei cinque consiglieri d’opposizione per la polemica sul futuro della scuola “Mazzetti” mentre l’ex sindaco denuncia la mancata presentazione a finanziamento regionale del progetto.
Via  libera tra le proteste e l’abbandono dell’aula da parte dell’opposizione sulla Legge Regionale 13/2022 modificata e integrata dalla n.18/2022 con gli indirizzi al progettista per la redazione del Puc.

Le opposizioni, “Abc” e “Atripalda Futura”, ad avvio di discussione hanno chiesto il rinvio del punto «è un argomento di natura urbanistica – hanno esordito Nunzia Battista e l’ex sindaco Giuseppe Spagnuolo – e chiediamo che venga portato in discussione al prossimo consiglio comunale dopo la convocazione di una conferenza dei capigruppo» e l’ex primo cittadino rimarca «c’è un regolamento di funzionamento del consiglio comunale che è una carta straccia». La maggioranza, con il sindaco Paolo Spagnuolo ha ribadito invece «Quella norma del regolamento non prevede nel merito questioni urbanistiche ma attiene alla programmazione». Neanche i chiarimenti forniti dal segretario comunale hanno rassicurato i consiglieri di minoranza. Il clima sale quando l’assessore all’Istruzione attacca l’ex fascia tricolore di aver operato in cinque anni «con permessi in deroga e non c’è nessuna traccia di discussione» con Giuseppe Spagnuolo che respinge al mittente le accuse: «All’assessore Labate ricordo che i permessi in deroga sono passati tutto all’unanimità in questo consiglio. Mentre voi volete fare il Puc a colpi di maggioranza».

Respinta dal voto la pregiudiziale proposta dalle minoranze di rinviare il punto, i cinque consiglieri abbandonano l’aula non partecipando al voto finale. Finisce peggio la discussione sulla municipalizzata. A relazionare sull’approvazione del contratto dei servizi tra Comune e la partecipata per l’affidamento dei servizi pubblici in regime di “in house providing” è il vicesindaco Landi che alle perplessità sollevate dall’ex sindaco, Musto e Palladino poi fa salire i toni della discussione quando li accusa di aver detto “sciochezze” «molte cose sono state dette con ilarità. Il personale sarà assunto secondo la normativa e il contratto collettivo nazionale e in base agli affidamenti e al numero di servizi che verranno attivati». Da qui l’abbondano tra le proteste dell’aula da parte di Giuseppe Spagnuolo, Mirko Musto e Nancy Palladino che attacca: «Tu non sai parlare senza offendere. E’ un consiglio comunale diventato una bancarella». Ma il sindaco difende: «Viene lo scoramento a sentire certe cose. Quando si abbandona l’aula è perché non si ha la competenza giusta per affrontare un confronto.
Se questa società nasce oggi è perché abbiamo capito che gli uffici non possono garantire certi servizi e che poi tra qualche mese possono nascere nuove esigenze. Vogliamo creare una società snella e non ingessata. Questa società nasce parametrata su esperienze di molte altre città, come Mercogliano ed Avellino».

Votano contro, restando in aula, invece Nunzia Battista e Anna Nazzaro «i costi esosi ricadranno sulle casse comunali. Continuo ad avere molte perplessità».

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