Il gruppo di maggioranza “Attiva Atripalda” risponde alla conferenza stampa dell’opposizione
Pubblicato in data: 14/3/2024 alle ore:15:08 • Categoria: Attualità, Politica •«La minoranza consiliare si è lanciata nelle più disparate affermazioni con dichiarazioni offensive, denigratorie e diffamatori dichiarazioni offensive, denigratorie e diffamatorie e. Per chi occupa ruoli istituzionali è grave che si arrivi a strumentalizzare questioni eticamente e moralmente censurabili ai soli fini elettorali».
A distanza di due settimane il gruppo di maggioranza di “Attiva Atripalda” replica alle accuse sollevate dall’ex sindaco Paolo Spagnuolo e della minoranza consiliare di “Atripalda Futura” nella conferenza stampa respingendole come «affermazioni qualunquiste e non corrispondenti al vero».
Secondo il gruppo consiliare di Paolo Spagnuolo l’ex sindaco «ha guidato l’Ente come “un uomo solo al comando”, mostrandosi totalmente arrogante e non rispettoso nei confronti dell’allora minoranza. Ricordiamo che all’allora gruppo “Noi Atripalda” non è mai stata concessa una stanza all’interno del Comune, a differenza di quanto oggi disposto dall’attuale amministrazione a favore dei gruppi consiliari».
Rivendicano il lavoro svolto e la programmazione, elencando le attività realizzate in venti mesi di governo della città e il contatto con i cittadini atripaldesi «con i quali condividono le scelte amministrative e raccolgono le loro istanze».
Accusano la passata amministrazione di aver lasciato una città sporca «resta di loro il ricordo della spesa imbarazzante di circa un milione di euro per il nuovo e già obsoleto, sistema di parcometri cittadini, lo scempio ambientale perpetuato ai danni della Pineta Sessa, la disastrosa gestione del Covid-19 e la maldestra e opportunistica gestione delle politiche sociali, l’assenza di manutenzione del patrimonio pubblico, l’incuria totale del verde cittadino».
Contestano il “paventato” risanamento del bilancio «nel rendiconto 2022 ha evidenziato con estrema chiarezza la presenza di un disavanzo di oltre 1,3 milioni di euro». Sulla municipalizzata invece finita nel mirino dell’opposizione rivendicano «l’assunzione di 25 dipendenti e non 36, come artatamente e gravemente asserito da un consigliere di minoranza. L’Acm a regime, al netto delle entrate per i servizi svolti dal personale assunto, avrà un costo complessivo residuale non superiore a 150.000 euro annui».
Infine alle accuse mosse dall’ex sindaco Gerardo Capaldo replicano così «il deficit strutturale fa riferimento alle sentenze relative alle vicende Impregilo, De Caprariis e Gengaro «tutte di condanna che hanno pesato e pesano per alcuni milioni di euro sui bilanci comunali».
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