Varo del Ponte delle Filande, l’ex primo cittadino replica alle stoccate del sindaco: “non riconosce il lavoro fatto da altri”
Pubblicato in data: 1/7/2024 alle ore:09:04 • Categoria: Attualità, Politica •«Siamo molto contenti che l’intervento stia procedendo e che si arriverà a breve alla riapertura con l’importante messa in sicurezza dell’area. Dispiace la posizione del sindaco che non perde occasione di mostrarsi smemorato e di non voler riconoscere il lavoro fatto da altri». Non si fa attendere la replica stizzita dell’ex primo cittadino, oggi consigliere d’opposizione, Giuseppe Spagnuolo alle stoccate lanciate dal sindaco Paolo Spagnuolo durante la cerimonia del varo del nuovo ponte delle Filande.
La fascia tricolore aveva tenuto a sottolineare nelle dichiarazioni rese alla stampa che al momento della sua elezione aveva trovato «un lavoro ormai archiviato, abbandonato. Nessuno lo aveva sollecitato. Dopo l’ennesima esondazione portai sul posto il presidente Buonopane, che voglio ringraziare, perché intervenne in maniera celere. E’ stata poi fatta pressione sulla Provincia perché questi lavori andassero avanti».
Tutto falso secondo Geppino Spagnuolo che difende e rivendica il lavoro fatto negli anni passati: «Non è assolutamente vero quello che ha detto – ribatte -. Non c’era nulla di abbandonato. Era stato fatto in precedenza un lavoro con la Provincia dell’allora presidente Biancardi per il finanziamento, per realizzare il progetto e per svolgere le conferenze dei servizi a cui ha preso parte anche il Comune, per ottenere tutti i pareri necessari. Non è stato semplice un lavoro di quel tipo, visto che parliamo dell’alveo di un fiume».
Giuseppe Spagnuolo ricorda che la gara d’appalto è stata assegnata durante la precedente amministrazione provinciale e comunale «e quindi bisognava procedere solo all’inizio dei lavori e allo spostamento di alcune interferenze di impianti come Telecom ed Enel. Mancava solo quest’ultimo passaggio ma tutto il lavoro principale era stato fatto. Furono tenute anche due riunioni in Prefettura per sollecitare la provincia e gli altri enti. Perciò dispiace che il sindaco non manchi occasione per non riconoscere il lavoro fatto in precedenza e per ascriversi meriti che probabilmente non ha».
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